Fullmetal Alchemist, capolavoro di Hiromu Arakawa, torna nelle librerie con una nuova edizione grazie a Planet Manga. Parliamo del titolo e del perché è fondamentale leggerlo, ancora oggi.
Dopo tanta attesa finalmente è arrivata la nuova edizione di Fullmetal Alchemist. Già oltre un mese fa, quando la Planet l’aveva presentata, numerosi fan avevano espresso pareri entusiasti a riguardo e ora che è uscita non vedono già l’ora di mettere le mani sul prossimo volume.
Fullmetal Alchemist, nonostante sia un’opera dello scorso decennio, non ha niente da invidiare a tanti altri shonen usciti più recentemente, anzi si erge ancora a dieci anni dalla sua conclusione come uno dei titoli migliori del target.
Se non lo avete mai letto, la Ultimate Deluxe Edition è un ottimo modo per recuperare questo piccolo gioiello del fumetto giapponese. Se invece conoscete già il titolo, vale la pena sfruttare l’occasione per rileggere le avventure di Edward e Alphonse Elric.
La trama
Fullmetal Alchemist narra le vicende dei fratelli Edward ed Alphonse Elric, alla ricerca della Pietra Filosofale.
Il maggiore dei due, Edward, è un giovanissimo Alchimista di Stato che ha preso la licenza a soli dodici anni e per questo viene considerato un genio. Il ragazzo non ha studiato l’alchimia casualmente, ma si è interessato a quell’arte considerata da molti proibita per trovare un modo per riportare in vita la madre morta a causa di una malattia.
I fratelli, giovani e inesperti, proveranno ad eseguire una trasmutazione umana e impareranno a loro spese la punizione che spetta agli uomini che osano troppo: esattamente come Icaro che precipitò per essersi avvicinato troppo al sole con le proprie ali di cera, i due pagheranno con la loro carne e il loro sangue il tentativo di riportare in vita una persona.
Edward perderà una gamba e un braccio e ciò gli varrà il soprannome di “Alchimista d’Acciaio”, mentre Alphonse perderà l’intero corpo e la sua anima finirà legata ad un’armatura.
La storia dei due inizia in tragedia ed è questa l’atmosfera che possiamo respirare in numerosi punti del manga: Edward soprattutto è un ragazzo troppo cresciuto per la sua età, nonostante l’altezza, che porta sulle proprie spalle il senso di colpa per il destino del fratello. Tuttavia non si ferma e continua ad andare avanti, portando con sé il desiderio di restituire ad Alphonse il suo corpo.
Uno degli aspetti che subito spiccano all’occhio di Fullmetal Alchemist è proprio l’atmosfera: a tratti divertente, e il tutto viene accentuato dal tratto ancora un po’ acerbo di Hiromu Arakawa nei primi volumi, ma in altri momenti così seria da mettere quasi i brividi.
Vengono affrontati, già in questo primo volume, temi come il peccato, l’osare troppo dell’essere umano e le sue conseguenze. Tutti temi che, andando avanti, verranno affrontati sempre meglio e ai quali si aggiungeranno altri elementi.
Due parole sull’edizione
Alla storia assolutamente meritevole si affianca un’edizione molto pregiata da Planet Manga.
L’edizione si presenta con un formato più grande rispetto ai volumi standard, più pagine (sono oltre 250 pagine) di cui le prime a colori, esattamente come nel formato giapponese. La carta è bianca e priva di trasparenza.
La sovraccoperta possiede in rilievo il titolo della serie, il numero, il nome dell’autrice e un meraviglioso sigillo alchemico presente su entrambi i lati del volume. La copertina normale del volume, invece, raffigura degli schizzi dell’autrice del protagonista, Edward.
Purtroppo il volume ha un piccolo difetto: la costina è troppo fragile e si piega facilmente dopo le prime letture del volume. Per il resto, si tratta di un’ottima edizione.
Perché dovreste ancora leggere Fullmetal Alchemist?
A questo punto, il perché dovreste ancora leggere Fullmetal Alchemist dopo dieci anni dalla sua conclusione sembra quasi ovvio.
Quello di Horimu Arakawa è uno shonen che va incontro alle esigenze di tutti e che riesce in alcuni momenti ad essere leggero e divertente, in altri ad affrontare argomenti seri che vanno dal peccato alla morte stessa. Fullmetal Alchemist è, più di ogni altra cosa, uno stupendo viaggio di formazione al termine del quale i due protagonisti (e non solo loro) usciranno profondamente cambiati ma con una luce diversa nei loro occhi.
Oltre alle tematiche un pregio enorme della serie sono infatti i personaggi: tutti peculiari e minuziosamente tratteggiati dal talento di Hiromu Arakawa, che riesce a farci affezionare a ciascuno di loro nel giro di pochi capitoli, come Hughes nei primi volumi o Nina, addirittura in meno di un volume.
Senza sacrificio e dolore l’uomo non può ottenere nulla: il manga della Arakawa cerca di comunicare, volume dopo volume, proprio questo. Ogni azione ha delle conseguenze e nel corso della nostra vita saremo costretti ad affrontarle, volenti o nolenti. E i fratelli Elric dimostreranno fin dal primo volume di Fullmetal Alchemist di essere disposti a farlo.