Mastercard si prepara ad inserire le criptovalute per i pagamenti, ma i Bitcoin non saranno consentiti
Sembra che il 2020, con l’arrivo della pandemia, abbia completamente rivoluzionato il modo in cui gestire pagamenti e denaro, soprattutto da parte dei consumatori. Le nuove tendenze, ovviamente, non sono passate inosservate a banche e intermediari finanziari, che sono pronte ad assecondare questa ondata di innovatività secondo i nuovi trend.
Per quanto riguarda le modalità di pagamento, gli espedienti che si stanno creando e cercando, oltre al contactless, sono i più disparati, tra i quali troviamo il Qr code e la biometria; per le valute invece, si pensa anche di inserire le criptovalute tra i metodi di pagamento, ma solo quelle emesse dalle banche centrali: di fatti quella del Bitcoin è una valuta il cui valore è troppo fluttuante e poco stabile, dato che dipende troppo dalla domanda e dall’offerta e da circostanze poco controllabili, come l’allontanamento dalla stessa da parte di Elon Musk e la sua Tesla.
Stando alle parole di Michele Centemero, country manager della sezione italiana di Mastercard, verebbero appunto prese in considerazione le criptovalute sicure, quale ad esempio quella da poco creata dalla banca centrale delle Bahamas o gli stablecoin, emessi dal settore privato e coperti da depositi siti in banche commerciali. Insomma, criptovalute sì, ma solo se sicure e controllabili, cosa che al momento i Bitcoin non sono.
L’interesse di Mastercard verso questo tipo di iniziativa è scaturita da alcuni sondaggi sottoposti recentemente ai propri clienti e consumatori. Il 93% degli intervistati ha infatti risposto che sperimenterebbe subito un metodo di pagamento alternativo rispetto al contante e al contactless, mentre il 63% ha risposto che durante la pandemia ha pagato con un metodo che prima della stessa non avrebbe mai considerato.
Ancora, soprattutto i millenial si sono considerati positivi al pagamento tramite criptovalute in futuro: il 77% vorrebbe conoscerla meglio mentre 4 intervistati su 10 hanno risposto che la userebbero già a partire dall’anno prossimo.
Durante l’ultimo anno il pagamento col contante è diminuito del 4%, arrivando a quota 68% e ci si dichiara sicuri degli investimenti fatti nel campo della digitalizzazione dei pagamenti; i prossimi passi sembrano essere quelli di utilizzare -e far diffondere- tecnologie quali carta, accesso al conto, NFC e blockhain per consentire a tutti di scegliere il metodo di pagamento più sicuro e opportuno.
Fonte: Corriere della Sera.