Dopo 12 anni dalla sua uscita giapponese, Shinko ghiribizzo e la magia millenaria fa il suo debutto in Italia grazie a Yamato Video e Anime Factory. Ecco cosa ne pensiamo.
Da poche settimane è finalmente disponibile in Italia Shinko ghiribizzo e la magia millenaria, film del 2009 diretto da Sunao Katabuchi (In questo angolo di mondo).
Il film sarebbe dovuto uscire nei cinema italiani nel giugno 2016, ma per vari motivi fu rinviato per svariati anni. Nel 2010, però, fu proiettato nelle sale del Cinema Lumière di Bologna durante il Future Film Festival.
Al momento il film è disponibile solo in formato home video, ma si spera che presto arrivi anche su alcune piattaforme streaming come Netflix o Amazon Prime Video.
Una storia tra realtà e immaginazione
La storia del film è ambientata a metà degli anni ’50 in un paesino di campagna del Giappone, dove la giovanissime Shinko Aoki passa le giornate nei campi sognando ad occhi aperti la millenaria storia del suo paesino, raccontatale spesso dal nonno. Nel paese si trasferisce con il padre la piccola Kiiko, dal viso triste per un recente lutto famigliare.
L’incontro tra le due farà nascere una bellissima amicizia, e Kiiko si ritroverà anch’essa coinvolta in questi sogni.
Il piano reale e il piano immaginario si intersecano per tutto il film, e in certi momenti si vanno a creare dei veri e propri punti d’incontro tra le due realtà. Il primo è, per certi versi, quello più drammatico e duro, mentre il secondo è quello più solare e leggero. Entrambi sono però fondamentali per la crescita dei personaggi durante il corso del film.
Visivamente il film gode di un fascino e di una grazia tutta sua. Molto apprezzabili sono le scene in cui il mondo del passato si plasma inizialmente sotto la forma di disegni di bambini. La musiche accompagnano in maniera efficace e sapiente le immagini a schermo, e tra queste spicca sicuramente l’ending “Kodomo no Sekai” cantata da kotringo.
Il doppiaggio italiano
Sul cast italiano di Shinko ghiribizzo e la magia millenaria c’è poco di cui lamentarsi. Chiara Fabiano e Vittoria Bartolomei (conosciute magari ai più per i rispettivi ruoli di Gabi nella quarta stagione de L’attacco dei Giganti e Chihiro nel ridoppiaggio de La città incantata) ci regalano delle buonissime interpretazioni delle due protagoniste Shinko e Kiiko. Una sorpresa è stata l’interpretazione di Carolina Gusev su Nagiko.
Senza alcuna sorpresa, ad appiattire il doppiaggio è l’adattamento italiano curato da Gualtiero Cannarsi. Rispetto ad altri suoi adattamenti non è totalmente difficile da capire, nonostante qualche frase appaia comlicata forzatamente. Come in altri suoi lavori vengono mantenuti gli onorifici, il ché può risultare fuori contesto.
Discutibile è anche l’aggiunta “ghiribizzo” nel mezzo del logo italiano del film. Seppur sia una scelta basata sull’intenzione di dare risalto al ghiribizzo di Shinko, che è uno degli elementi importanti del film, c’è il rischio che possa generare delle incomprensioni.
L’edizione di Anime Factory
L’edizione di Shinko è ottima e in linea con quanto fatto finora da Anime Factory. Il digipack in cartone è sottile e al suo interno presenta un piccolo dettaglio felice: le decorazioni simili alla scatola dei colori che Kiiko usa nel film.
Il booklet e le card, già menzionate dall’editore nei dettagli dell’edizione, sono molto carini e rappresentano un degno contenuto extra. Nessun testo è contenuto all’interno del booklet, a parte i nomi dei personaggi. Le due card si ispirano alle due locandine originali, le quali risultanto essere sorprendentemente curate, con tanto di logo e slogan in giapponese.
Conclusioni
Shinko ghiribizzo e la magia millenaria è un buon film che porta anche a qualche riflessione sull’infanzia, sull’amicizia e anche sulla vita in generale. Le tematiche non vengono trattate in maniera troppo pesante, e i 95 minuti di durata scorrono perfettamente, anche se forse ad alcuni potrebbe sembrare più lungo. Peccato per l’adattamento italiano.
Avete intenzione di vedere Shinko ghiribizzo e la magia millenaria? Scrivetecelo nei commenti!