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FPS, Hz e ms: perché sono importanti e che cosa significano?

Mentre su Console arrivano il VRR e i 120FPS, su PC i 360Hz portano un esperienza di gioco fluida come mai prima. Ma cosa cambia?

Con l’avvento della nuova generazione di console il gaming a 120FPS sta diventando sempre più comune e sfruttato da tutti i giocatori del mondo, ma cosa cambia davvero fra 60, 120, 144, 240, e 360 HZ? è legato agli FPS? quanto è veloce la risposta del mio monitor in “ms?”

Qual è la differenza fra Hz e FPS?

Per cominciare, come molti di voi sapranno, FPS è un acronimo che sta per “Frames Per Second” e anche se esiste una comunanza di fondo, non bisogna confondere i FPS con gli Hertz (Hz) del Refresh Rate.

I Frame Per Secondo dipendono esclusivamente dalla potenza della macchina, e stanno ad indicare banalmente quante immagini in 1 secondo la vostra console o computer riescono a renderizzare. Per i PC Gamer sarà facile pensare a giochi molto anziani che, su configurazioni recenti, sfondano il muro dei 300 FPS anche su un comune monitor a 60Hz. Al contrario invece gli Hertz (Hz) dipendono dal display che si sta utilizzando, e questi stanno ad indicare la frequenza con cui il pannello cambia immagine in 1 Secondo

Quindi, in soldoni, la differenza fra Hz e FPS è semplice: il primo indica quante volte in 1 secondo il nostro monitor si aggiorna, mentre l’altro indica quante immagini la nostra macchina riesce a ‘produrre‘ al secondo.

fps hz ms

Se notate, nei benchmark o confronti che appaiono in rete, c’è sempre la voce “FPS/HZ” accanto al valore, che indica la completa ed esatta sincronizzazione delle due parti per produrre un esperienza di gioco più o meno fluida. 

Le due cose sono collegate?

La risposta breve è dunque:.

È sempre una buona idea avere i due elementi perfettamente sincronizzati. Avere FPS più alti rispetto al refresh rate del proprio monitor non è esattamente inutile, in quanto può aiutare a mitigare l’input lag in determinate situazioni ma, come controindicazione, potrebbe dare luogo all’insorgenza di spiacevoli episodi di tearing.

Se invece gli FPS sono ‘inferiori’ rispetto al massimo indice di refresh del nostro schermo e senza un corretto uso del V-Sync, potrebbe verificarsi sia il tearing che il così detto ‘Stuttering’ ( la situazione di gioco quando il software sembra andare banalmente a scatti, senza bloccarsi completamente in freeze).

fps tearing

esempio di Tearing in Portal

Avere un monitor in grado di ‘generare’ più Hz significa fare più Kill a prescindere?

Assolutamente no, un refresh rate più alto aiuta a poter prevedere le mosse dell’avversario più velocemente e poter colpire il bersaglio con più velocità e fluidità, ma non necessariamente con più facilità.

I monitor a 240Hz o addirittura a 360Hz permettono di avere una risposta brevissima agli input e aiutano negli eSport a contrattaccare con più rapidità e precisione, in quanto viene ridotto l’effetto scia mostrato a schermo nelle fasi concitate. 

Questo non significa che diventeremo automaticamente Shroud spendendo 500€ di monitor, ma semplicemente che in situazioni estreme che necessitano di riflessi fulminei e precisione millimetrica, un alto refresh può di certo dare una mano.

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Non è finita qui: Hertz e ms

Oltre alla frequenza di aggiornamento, un elemento “importante” è il fattore Millisecondi (ms). Molti monitor sono pubblicizzati come a “bassa latenza” con 4, 3, 2 o addirittura 1 ms di risposta, ma in questo caso, anche se conscio di scatenare su di me le ire degli utenti, vi posso dire che questo elemento è importante “il giusto”.

I “ms” stanno ad indicare quanto tempo passa dalla pressione del tasto all’azione su schermo, e questo si traduce in un minore o maggiore input-lag. I millisecondi sono un elemento cruciale che spesso può fare la differenza fra una vittoria e una sconfitta nel Gaming Competitivo, ma non bisogna stare troppo dietro agli specchietti per le allodole.

Se non siete pro gamer (nel senso professionale del termine) dai riflessi degni di Flash e la necessità di stare dietro ad ogni minimo particolare che possa influire sulla vostra performance, difficilmente potrete trarre vantaggio da questa feature. Lo sapevate che in media un normale televisore ha tempi di risposta ben oltre i 10ms? ve n’eravate mai accorti durante le vostre sessioni di gioco? 

La risposta alla domanda iniziale quindi è:

  1. Hertz (Refresh Rate)
  2. FPS
  3. ms (Response time)

Avere un alto tasso di refresh è il primo passo verso un esperienza di gioco competitivo completa e non frustrante, in cui possiamo dire di non trovarci svantaggiati rispetto agli avversari (infatti nelle nostre Live utilizziamo un monitor a 144hz).

“Perchè solo a 144hz e non a 360Hz?” direte voi. E qui scatta il secondo classificato: i Frame per Secondo. bisogna sempre puntare ad un monitor che sia allineato con le prestazioni della nostra macchina, senza sparare troppo in alto, o si rischia non solo di non avere alcun beneficio, ma anche di cadere in qualche controindicazione.

Ultimo ma non ultimo il Response time, che “meno è e meglio è”, ma se non vi chiamate Ninja, probabilmente sarà quasi impossibile per voi accorgervi ad occhio nudo della differenza fra il vostro monitor da gaming e la TV che tenete in salotto dal 2015.

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Rino Lazzizzera

Rino Lazzizzera

Nato (quasi) con la prima xbox in mano. il mio primo videogame è stato The Getaway per PS2 ed è stato letteralmente amore a prima vista (mai vista una alfa romeo in un videogioco prima di allora). Appassionato di videogiochi ma anche di Informatica, Tecnologia e Meccanica. Mi trovate praticamente ovunque e su qualunque piattaforma con il nick "Nevarnost"

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