Dr. Stone Reboot: Byakuya arriva in Italia grazie a Star Comics. Ecco cosa ne pensiamo:
Ambientata inizialmente nel Giappone contemporaneo, Dr. Stone ci parla di un evento catastrofico: l’improvvisa e inspiegabile pietrificazione dell’umanità, causata da una misteriosa luce verde. L’avventura principale, che vede come protagonista il personaggio di Senku, inizia con il risveglio di quest’ultimo dopo quasi 4000 anni di pietrificazione. Il mondo è ormai tornato completamente verde, ed ogni traccia dell’impronta umana è andata completamente distrutta, eccetto per gli umani stessi, che giacciono sotto forma di statue lungo tutto il suo territorio.
Dr. Stone Reboot: Byakuya, invece, ci riporta indietro ai fatidici eventi della premessa, ma lo fa dalla prospettiva di un gruppo di astronauti, che, miracolosamente, durante la catastrofe si trovava nello spazio. Tra di questi c’è Byakuya, il padre del nostro Senku e co-protagonista di questo spin-off. Il gruppo di astronauti tenterà di tornare sulla terra e salvare l’umanità.
In quanto spin-off, Dr. Stone Reboot: Byakuya preserva immacolate tutte le caratteristiche che rendono interessante e avvincente la serie principale, pur rinunciando al contributo in fase di scrittura di Riichiro Inagaki, autore di quest’ultima, che viene sostituito dal suo collega e mangaka Boichi. La positività e l’amore verso la scienza, nonché la vena divulgativa del fumetto, rimangono perno principale della storia dalla prima all’ultima pagina.
Ad incuriosire e a lasciare il segno è proprio la maniera in cui questo spin-off riesce a conservare un messaggio di speranza pur trasportandoci a pieno nel dramma della pietrificazione, come mai fatto prima dalla serie principale.
Il peso della consapevolezza di essere tra gli ultimi 6 membri dell’umanità, l’inestimabile quantità di informazioni e sviluppo che andranno persi, la spaventosa realizzazione che la vita umana, così complessa quanto rara e stupefacente, potrebbe essere stata falciata via in un batter baleno. È proprio questo il pensiero che emerge, vivido come non mai, dallo sfogliare le pagine di questo Reboot: l’incommensurabile valore dell’umanità, racchiuso nel suo sconfinato pensiero, nelle sue brillanti idee e straordinarie conquiste.
Ancor più di Dr. Stone, questo spin-off su Byakuya è un vero e proprio inno all’umanità e a ciò che questa è riuscita a creare servendosi del suo intelletto. La fortuita presenza nello spazio di un gruppo di astronauti durante la pietrificazione potrebbe sembrare soltanto un intelligente espediente narrativo per non far pietrificare del tutto la razza umana, ma al contempo rappresenta la più grande dimostrazione delle sue immense capacità. Senza la gigantesca conquista dello spazio nessuno si sarebbe salvato.
L’assenza di un personaggio carismatico come Senku potrebbe far preoccupare i più, ma Byakuya si rivela immediatamente un personaggio altrettanto affascinante e misterioso. Anch’egli, proprio come il figlio, si dimostra pian piano una persona con forti ideali e che cerca sempre e comunque di trovare la soluzione migliore, per quanto possa sembrare impossibile raggiungerla.
Tuttavia, la coesistenza tra il sentito dovere di salvare il mondo e il suo amore da padre sarà un altro elemento presente all’interno della storia, che vedrà quindi Byakuya mettere da parte i grandi discorsi sull’importanza di preservare la razza umana in favore della genuina intenzione di incontrare nuovamente suo figlio. Un grande boccone amaro è sicuramente la brevità del racconto, che impedisce maggiore sviluppo del personaggio, specialmente dopo alcuni importanti sviluppi narrativi.
“In fin dei conti questa è solo una scusa. La verità… la verità è che io voglio vedere mio figlio. Lo voglio da morire…”
Il vero protagonista dello spin-off, tuttavia, è il robottino Rei. Dopo un certo avvenimento che separerà i personaggi, lasciando Rei da solo, le vicende prenderanno con lui una piega fantascientifica. È proprio sua la storia più affascinante di questo volume unico, ancor più di quella “principale” di Byakuya.
Rei ha i giorni contati. La sua vita, insieme a quella dell’astronave in cui risiede, non potrà andare oltre una determinata scadenza. Eppure, nonostante questo, il piccolo robot si ingegnerà e proverà di tutto pur di riuscire a superare questo limite. Con questa sua storia breve, che evitiamo di illustrarvi nel dettaglio, si chiama in causa l’essenza stessa del racconto di Inagaki e Boichi: l’amore verso la scienza in quanto tecnica precisa, ma anche l’esaltazione dell’uomo che l’ha creata in quanto essere capace di superare il freddo limite dei numeri e della probabilità.
Il viaggio di Rei racchiude al suo interno anche la dose più concentrata di positività e speranza, che lo vede fino alla fine sperare in un ritorno del gruppo, e lottare instancabilmente per far avverare questo desiderio.
La conclusione della sua storia, che coincide con quella del volume unico, infine, porta una rivelazione non solo emozionante e coinvolgente, ma anche importantissima e profondamente collegata con la serie principale, che potrebbe avere importanti ripercussioni future sul viaggio di Senku e dei suoi nuovi compagni.
Grandissimo punto di forza dello spin-off sono i disegni di Boichi. Chi lo conosce sa bene di trovarsi davanti ad un artista di grande talento, capace di sfornare veri e propri ritratti affascinanti, puliti e dettagliati, ma anche di semplificare e strizzare le forme nei momenti atti a sdrammatizzare la forte tensione. Data l’ambientazione nello spazio, suggestive sono anche le tavole volte ad ammirarlo in tutta la sua maestosità e sconfinatezza. Un grande plauso va anche ai complessi design meccanici e tecnologici impiegati dall’artista, dai quali traspare tutto lo studio effettuato dietro le quinte.
Sul Manga
Data di pubblicazione: 03/03/2021
Formato: 11.5×17.5 , b/n
Pagine: 192
Brossurato: si
Cartonato: no
Sovraccoperta: si
Copertina con alette: no
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