Il primo episodio di The Falcon and The Winter Soldier getta le basi per la serie, ma soffre di alcune criticità
Dopo la gita fuori porta nella ridente cittadina di Westview, i Marvel Studios ci portano un po’ in giro per il mondo, tra Libia, Tunisia, Stati Uniti d’America e Svizzera per seguire le avventure di un’altra coppia di supereroi. Niente sit-com questa volta, però. The Falcon and the Winter Soldier ci trasporta in un mondo di politica, spionaggio, dramma famigliare e problemi personali.
Non è difficile capire il perché di queste premesse se inquadriamo cronologicamente la nuova serie disponibile da venerdì su Disney+.
The Falcon and the Winter Soldier si colloca temporalmente poco dopo WandaVision. Dopo il Blip quindi. A 5 anni di distanza dallo schiocco di Thanos, in un mondo orfano di Iron Man e, soprattutto, di Captain America.
E proprio l’assenza di un Captain America gioca un ruolo fondamentale in questi primi minuti della nuova serie dei Marvel Studios.
Sam Wilson e Bucky Barnes, nonostante le evidenti differenze che li contraddistinguono, hanno una cosa in comune: l’amicizia che li lega a Steve Rogers. Entrambi hanno subito le conseguenze della lotta contro il Titano Pazzo ed entrambi stanno cercando il loro posto in questo nuovo mondo.
Sam sente su di sé il peso dell’America, ora che è venuto a mancare il simbolo ed eroe della nazione; è stato a lui che Steve ha voluto donare il suo scudo alla fine di Avengers: Endgame, in quella che è stata a tutti gli effetti una cerimonia di passaggio delle consegne.
Bucky invece ha problemi in scala più microscopica, ma non per questo meno importanti: attanagliato dagli incubi, non riesce a liberarsi dalle ombre del suo passato.
I due continuano a portare avanti le loro missioni, chi alla luce del sole, chi sfruttando il favore delle tenebre, ma devono fare entrambi i conti con un mondo che, nel frattempo, è andato avanti senza di loro.
I loro problemi personali e famigliari, che fungono anche da accesa critica sociale nei confronti di alcune dinamiche ingiuste della società odierna, non devono però distogliere l’attenzione dal focus della serie. In apertura parlavamo di politica e spionaggio, e non potrebbe essere altrimenti visti i personaggi coinvolti.
Il primo episodio di The Falcon and the Winter Soldier ci offre alcune sequenze cinematiche d’azione di pregevole fattura che ci permettono di apprezzare la bravura e la tecnica degli attori coinvolti. Certo, la disillusione è sempre dietro l’angolo: sapere che si tratta di computer graphic, green screen e controfigure toglie un po’ di magia al tutto, ma in certi momenti la sensazione di volare accanto a Falcon sfiora la realtà. Merito di una qualità realizzativa ben sopra la media, come già abbiamo potuto constatare nei prodotti (Marvel e non) recentemente approdati su Disney+.
Anthony Mackie e Sebastian Stan sul set con le loro controfigure
The Falcon and the Winter Soldier, si può considerare come appendice e proseguo naturale di quel filone “spy movie” del MCU iniziato con Captain America: The Winter Soldier e che ha poi avuto il suo apice in Captain America: Civil War. Riprendere le difficili tematiche di quei film e adattarle per un prodotto seriale da distribuire su una piattaforma family-friendly non sarà affatto facile e il primo episodio dei sei che compongono questa stagione non ci è d’aiuto in questo senso.
La carne sul fuoco c’è ma è poca e confusionaria, dovendo lasciare spazio all’introduzione e alla caratterizzazione dei personaggi e del mondo in cui vivono. Non che sia una cosa negativa. Avere la possibilità di conoscere meglio alcuni personaggi “secondari” che fino ad ora hanno avuto solo il ruolo di comprimari nei film del Marvel Cinematic Universe è forse il regalo più grande fatto dalla Disney in questa Fase 4, caratterizzata da un diffuso senso di incertezza dopo la conclusione dell’Infinity Saga.
E in un mondo orfano dei suoi due principali eroi, è giusto che gli altri abbiano la loro parte. La formazione degli Avengers, in fondo, sta già iniziando a cambiare e siamo sicuri che le conseguenze di questa serie, come già appurato per WandaVision, faranno da apripista ad altri prodotti del MCU con i relativi stravolgimenti.
E fa niente se per ora non abbiamo avuto accenni consistenti di trama o rivelazioni sugli antagonisti della serie. Le difficoltà famigliari di Sam o le tribolazioni personali di Bucky valgono assolutamente il prezzo del biglietto, permettendoci di vedere il loro lato umano. Da questo punto di vista dispiace però aver visto solo alcuni dei personaggi che saranno presenti nella serie. Il primo episodio si è infatti concentrato su Sam, Bucky e pochi altri, relegando ai prossimi episodi la conoscenza degli altri protagonisti della serie.
Cosa va e cosa non va nel primo episodio di The Falcon and the Winter Soldier?
Volendo tirare le somme di questo primo episodio, ci troviamo in una situazione particolare: è decisamente troppo presto per gridare al capolavoro, ma il primo episodio di The Falcon and the Winter Soldier getta le basi per una storia profonda e che siamo sicuri avrà ripercussioni su tutto il MCU.
Ci sarebbe piaciuto vedere qualcosa di più dal punto di vista della trama, considerando il numero esiguo di episodi. È vero che la durata totale della serie sarà pressoché uguale a quella di WandaVision, ma bisogna anche considerare che in quel caso il format in stile sit-com ha consentito di spalmare il minutaggio complessivo su più episodi di durata minore per gestire meglio le scelte narrative.
In una serie che dovrebbe fare della narrazione e della suspense il proprio punto forte, utilizzare un intero episodio su sei per introdurre solo alcuni dei personaggi che sappiamo compariranno nella serie può essere controproducente. Si rischia di arrivare a fine stagione col fiato alla gola e con poco tempo per risolvere ogni situazione.
In questo senso il prossimo episodio sarà fondamentale per capire la direzione che vuole prendere la serie. Fino ad allora, giudizio sospeso, ma con ampi margini di miglioramento.
Il primo episodio di The Falcon and the Winter Soldier debutterà su Disney+ venerdì 19 marzo.
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