Uno dei legami più rappresentati negli anime è il rapporto tra padri e figli. Si potrebbero fare decine, centinaia di esempi di serie nelle quali viene rappresentato, ma non sempre è tutto rose e fiori.
Numerosi sono i casi in cui quelle genitoriali sono descritte come figure estremamente negative. Ma quali sono i peggiori in assoluto nella storia degli anime?
- Gendo Ikari (Neon Genesis Evangelion)
Gendo Ikari è il nome che più di tutti forse vi aspettavate di vedere in questa classifica, quindi iniziamo da lui. Come si dice, via il dente via il dolore.
Gendo Ikari è uno dei personaggi più incompresi di Evangelion, ma a prescindere dalla comprensione del personaggio in sé è innegabile che come padre sia pessimo.
È fuggito da Shinji e non ci sono giustificazioni che tengano: lo ha abbandonato, si è sempre chiuso a riccio (come un porcospino) perché aveva paura di ferirlo e di venire ferito a sua volta. E il risultato di questo atteggiamento è un figlio che soffre, chiuso nel suo guscio tanto quanto lui.
Uno degli esempi di padri peggiori che gli anime ci mettono di fronte, insomma.
- Shouichi Makise (Steins;Gate) [Spoiler]
In questo articolo di padri pessimi ne troverete a bizzeffe, ma pochi possono davvero essere ritenuti responsabili di qualcosa di tanto orribile come questo personaggio.
Shouichi Makise, alias Dr. Nakabachi, padre di Kurisu Makise, non è solo un pessimo padre: è pieno di odio, rancore e rabbia contro la figlia che tanto lo ammirava da piccola.
“Se soltanto tu non esistessi”, le dice una volta, proprio il giorno del suo compleanno e per poi scompare dalla vita di Kurisu. L’unico errore della nostra adorata KURISUTINA? Avere risolto problemi di fisica in cui il padre non riusciva, sperando ingenuamente di ricevere le sue lodi e la sua attenzione.
Difficile parlarne senza fare spoiler della prima serie dell’anime, ma fidatevi: in molte delle linee di universo di Steins;Gate è impossibile non detestarlo.
- Minato Namikaze (Naruto)
Lo so, lo so, inserire Minato in una classifica dei padri peggiori nella storia degli anime può essere una mossa pericolosa vista la popolarità del personaggio, ma siamo onesti e ammettiamolo una volta per tutte: Minato è stato (anche se per pochi minuti) un padre orribile.
E no, il fatto che è morto pochissimo dopo la nascita di Naruto non lo giustifica. Minato si è sacrificato, ha dato la sua vita come Hokage proteggendo il villaggio. Onorevole, certo, è quello che ci si aspetterebbe da un Hokage. Ma è proprio questo a renderlo un pessimo padre, perché riuscendo nel suo incarico di proteggere Konoha Minato ha fallito come padre.
Minato ha reso orfano suo figlio, anzi lo ha reso forza portante di un demone codato odiato da tutti nel villaggio solo per adempiere al suo compito di Hokage. Ha anteposto, cioè, il suo dovere di guida a quello di padre, ed è proprio per questo che nonostante i pochi minuti a disposizione conquista di diritto un posto in questa classifica dei padri peggiori mai rappresentati dagli anime.
- Zai Vessalius (Pandora Hearts)
“Quel bambino… Sarebbe meglio se non fosse mai venuto al mondo.”
Con queste simpatiche parole Zai Vessalius, padre di Oz (protagonista di Pandora Hearts) traumatizza il figlio a neanche dieci anni.
Anche Zai, un po’ come Gendo, è un personaggio incompreso. E anche in questo caso è comunque ingiustificabile.
Zai si lascia accecare dall’odio che prova per il mondo, dal dolore per la perdita della moglie e gli inganni subiti in vita e rigetta tutto quel rancore sulle piccole spalle del figlio. È un padre assente, che quasi si diverte del dolore del figlio e che lo getterebbe all’inferno senza farsi troppi problemi se gli venisse chiesto. Anzi, nel primo episodio dell’anime lo fa!
- François Augustin Reynier de Jarjayes (Le Rose di Versailles)
I casi di figure genitoriali negative non si limitano a quei padri disinteressati ed egoisti. Altrettanto negativi sono infatti i casi in cui i genitori impongono qualcosa ai figli senza tenere conto dei reali desideri dei bambini, facendoli soffrire inevitabilmente sotto il peso di una aspettativa, di qualcosa che debba essere realizzato per forza.
All’interno di questa categoria potremo inserire François de Jarjayes, padre di Oscar ne Le Rose di Versailles. È un padre che, col passare del tempo, si redime e inizia ad amare sinceramente la figlia e a desiderare nient’altro che la sua felicità, tuttavia questo non cancella le sue azioni: impone alla figlia una vita da uomo solo perché non era ancora riuscito ad ottenere un figlio maschio.
Un esempio di egoismo da non seguire assolutamente.
- Endeavor (My Hero Academia)
Endeavor è un altro esempio, al pari del generale Jarjayes, di come un padre può rovinare la vita al figlio imponendogli le proprie ambizioni e desideri. Anche in questo caso infatti ci ritroviamo di fronte a un genitore profondamente frustrato, che riversa sul figlio traguardi e ambizioni che non riesce a soddisfare da solo.
Endeavor è un padre abusivo nei confronti di Shoto Todoroki, lo cresce solo e unicamente allo scopo di superare All Might e lo sottopone fin da piccolissimo ad allenamenti durissimi e assurdi. E a subire le conseguenze di questo suo atteggiamento non è solo Shoto, ma anche gli altri due figli, che crescono ignorati dalla figura paterna e nella solitudine, dal momento che anche la madre era vittima delle violenze di Endeavor.
Col solo risultato, ovviamente, di farsi detestare e di di conseguenza far crescere i figli nell’odio della figura paterna.
- Grisha Yeager (L’Attacco dei Giganti) [Spoiler]
Spoiler Alert fino alla 3^ stagione dell’anime, se vuoi evitarlo vai al prossimo punto
E a proposito di padri che fanno soffrire i figli per i loro desideri come non menzionare Grisha Yeager?
Tralasciando Eren, è con il suo primogenito, Zeke, che Grisha si dimostra un pessimo genitore. Cresce infatti il figlio come una sorta di prescelto e lo tratta non come un bambino, ma come colui che porterà alla restaurazione dell’impero di Eldia.
Lo manipola quasi facendogli il lavaggio del cervello, tutto per imporgli la propria ideologia e fare in modo così che il piccolo Zeke realizzi ciò che lui non avrebbe mai potuto fare. Questo, però, ignorando totalmente i desideri di un bambino che passava le giornate a chiedersi come mai i suoi genitori non gli volessero bene o non giocassero con lui.
- Ging Freecss (HunterxHunter)
Ging Freecss, come un altro dei nomi illustri tra i padri degli anime che troveremo più avanti in questo articolo, è un altro pessimo esempio di genitore più interessato all’avventura, al brivido dello scontro o della scoperta che non all’effettivo bene dei figli.
Padre del protagonista di HunterxHunter, Ging è un padre totalmente assente che abbandona il figlio appena nato e tale abbandono sarà proprio la motivazione che spingerà Gon a diventare un Hunter: lui vuole ritrovare suo padre.
Certo, si può dire che abbia fatto di tutto per aiutarlo a diventare più forte e capace, ma… Davvero queste cose valgono più del benessere del proprio figlio?
Ging ignora totalmente Gon anche nelle situazioni più gravi ed è evidente a tutti che il cacciatore non sia in grado di fare da padre al ragazzo. È sicuramente uno dei padri più sbarazzini e superficiali degli anime.
- Shou Tucker (FullMetal Alchemist) [Spoiler]
Spoiler Alert se vuoi saltarlo vai al prossimo punto.
Shou Tucker, personaggio di FullMetal Alchemist, è il protagonista di uno dei traumi peggiori che tutti gli appassionati di manga e anime possiedono.
Disturbante, sadico e senza scrupoli, Tucker è un padre (e prima ancora un marito) che non si è mai fatto scrupoli nel sfruttare e poi calpestare i membri della sua famiglia per i propri esperimenti.
Prima distrugge la moglie, poi fa lo stesso con la figlia utilizzando l’alchimia. E la cosa peggiore, in questo caso, è che la bambina non si rende conto di quello in cui il padre l’ha trasformata e continua a volergli bene lo stesso – a riprova del fatto che i bambini hanno una purezza che spesso gli adulti non riescono neppure a comprendere.
- Goku (Dragon Ball)
Goku è uno dei padri peggiori mai rappresentati nella storia degli anime e del fumetto giapponese. E la cosa peggiore è che non se ne rende conto, perché anche quando forza i figli agli scontri più difficili e mortali o ad estenuanti allenamenti pensa sempre di farlo per il loro bene.
In realtà Goku è un guerriero che mette la forza e il combattimento persino di fronte al bene dei suoi figli, e il fatto che praticamente costringa un giovane Gohan a scontrarsi con Cell solo perché credeva che lui avesse il potenziale per sconfiggerlo ne è una delle tante conferme.
Ha sempre anteposto il bene della terra, lo scontro col nemico, la sconfitta di un avversario più forte di lui al benessere della sua famiglia. È per il suo egoismo che Gohan è costretto a vedere il padre sparire, portandosi dentro un enorme senso di colpa perché, pensa che se fosse riuscito a sconfiggere Cell senza fare lo sbruffone, Goku non sarebbe stato costretto a morire. Ed è sempre per il suo egoismo che il piccolo Goten nascerà e crescerà senza un padre.
Goku è un personaggio simpatico e positivo, uno dei grandi eroi della nostra infanzia. Come guerriero è uno dei più grandi, ma non possiamo dire lo stesso che come padre.
E voi Commodoriani che ne pensate? Quali sono le figure genitoriali degli anime che meno avete apprezzato?
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