Cosa significa il disegno finale dell’intero manga de L’Attacco dei Giganti? (SPOILER ALERT)
L’Attacco dei Giganti finirà il 9 aprile. Tra la fine ormai più che vicina e una quarta stagione ancora in onda, l’opera di Hajime Isayama è ora più che mai al centro di un’attenzione mediatica enorme e le speculazioni sul suo finale sono tantissime. La cosa incredibile? A soli due capitoli e circa 90 pagine dalla conclusione, nessuno sa ancora cosa aspettarsi. Ancora più incredibile è che siamo in possesso della tavola finale dell’opera (confermata da Isayama stesso) ormai da anni, ma non abbiamo la sicurezza di nulla. Proviamo quindi a speculare un po’!
Ovviamente l’articolo conterrà spoiler del manga quindi la lettura è sconsigliata a chi ha solo visto l’anime!
La tavola finale e il suo significato
L’ultimo disegno che vedremo in Shingeki No Kyojin è quello di due persone, precisamente un adulto che abbraccia un bambino. Nel mentre, viene detta una frase, ovvero “Tu sei libero/libera”. Ecco di seguito il disegno, ovviamente solo abbozzato:
Il tema della libertà è forse il cardine principale dell’opera. Tutto inizia con Eren che vuole andare oltre le mura sentendosi come un animale chiuso in gabbia, salvo scoprire che anche al di fuori delle mura la sua razza è trattata allo stesso modo, se non peggio. La decisione finale di Eren è quella di porre fine all’umanità e a tutto ciò che c’è sulla terra, secondo lui questo lo renderà libero, ma a quale costo?
Le parole che l’adulto (o adulta!) dice al bambino, “Tu sei libero”, le ritroviamo in altri due momenti del manga.
La prima volta è Gross a dirlo nel capitolo 87 “Frontiera”. Il soldato Marleyano, assassino di Faye, la sorella di Grisha, pronuncia quelle esatte parole quando getta giù dal muro del porto di Paradis Grice, membro del moto per la restaurazione di Eldia. Gross non trasforma Grice in gigante, bensì lo “rende libero” di correre verso il Wall Maria e di cercare salvezza lì; il poverino però verrà divorato dai suoi stessi compagni, trasformati nelle temibili creature poco dopo.
La seconda volta invece la ritroviamo nel capitolo 122, “Da te, 2000 anni fa”. Il Re di Eldia pronuncia quelle parole quando “libera” Ymir la progenitrice dopo aver scoperto che è stata lei a liberare i maiali dal recinto. Anche qui la libertà è abbastanza relativa: la bambina è libera di fuggire e scappare sì, ma viene subito intercettata e ferita a morte dagli altri abitanti, che la colpiranno con dardi e frecce.
È ovvio che in queste due occasioni quelle parole hanno quasi un che di ironico e sarcastico. I due personaggi, Grice e Ymir, vengono sì liberati, ma è una libertà che porterà alla loro morte (salvo poi per Ymir salvarsi grazie al parassita, che le darà il potere dei giganti).
Potremmo ancora discutere del significato che ha la parola libertà in Shingeki no Kyojin, ma non è questa la sede adatta e bisognerebbe anche aspettare la fine del manga per capire, per bene, cosa il nostro Isayama voglia intendere con quella parola e tutte le sfaccettature che ad essa sono legate. Ma possiamo pensare a due cose da cui quel bambino, o bambina, potrà essere liberato alla fine della storia: il potere dei giganti o l’odio dell’umanità.
Effettivamente il motivo che ha spinto Eren ad attivare la Jinarashi – o Boato o Marcia dei Colossali in italiano – è proprio questo odio secolare del mondo nei confronti degli Eldiani, e in particolare degli Eldiani dell’isola, come chiarito da Wily nel capitolo 100 e nel flashback del capitolo 123. Eren sa che, a livello di vittime, un piano come quello di Zeke – cioè l’estinzione – avrebbe portato meno vittime, ma lui non accetta quello scenario. Perché dover sacrificare la parte ingiustamente accusata? Eren non accetta questo scenario, e decide di uccidere il resto del mondo, che ha reso gli Eldiani schiavi per oltre cento anni. Solo la fine dell’umanità potrà mettere fine all’odio, non c’è altra arma o altro modo per riconciliare il tutto.
D’altra parte, liberare il popolo Eldiano dal potere del gigante potrebbe sicuramente portare ad alcuni spunti interessanti dal punto di vista narrativo e simbolico: senza quel potere, gli Eldiani rimarrebbero tali e quali ai Marleyani e al resto del mondo, mettendo la “scomoda” verità sotto gli occhi di tutti. Gli Eldiani sono sì dei mostri, ma solo quando questo loro potere viene attivato; sono dei mostri solo quando tutto il mondo vuole che lo siano. Che l’eliminazione del potere possa portare, finalmente, a capire che in realtà siamo davvero tutti uguali finché non vediamo negli altri qualcosa di sbagliato e temibile a causa dei pregiudizi e convinzioni personali?
Vedremo come si riusciranno a coniugare questi due elementi.
Chi sono i due nell’ultima tavola?
Le speculazioni su questa domanda, inutile a dirlo, son tantissime. A primo impatto sembrerebbe comunque un uomo a reggere il bambino, a causa conformazione fisica, soprattutto delle spalle. Ma queste supposizioni credo siano abbastanza inutili: trattandosi di una bozza, e soprattutto dell’ultima tavola, il disegno è fatto di proposito in modo approssimativo, quindi vagliamo le varie opzioni per grado.
Innanzitutto, logica vuole che quella sia Historia che abbraccia suo figlio dato alla luce nel capitolo 134. Mentre nel mondo incombe l’apocalisse, nasce quello che, con tutta probabilità, è l’ultimo nascituro eldiano. E qui ancora, via di teorie: se la maledizione fosse vera e se Eren morisse, il bimbo (o bimba) otterrebbe il potere del progenitore con tanto di sangue reale… e chissà che possa succedere?
Ancora, non sappiamo chi sia il padre del piccolo. A stringerlo infatti potrebbe essere il padre, sia esso il contadinotto o, come molti sospettano, Eren stesso. Il potere del gigante d’attacco (o gigante che avanza, letteralmente), potrebbe proiettarci in un qualche futuro in cui Eren stringe il proprio piccolo.
O ancora, secondo molti altri è lo stesso Grisha a tenere tra le braccia un piccolo Eren che, per qualche motivo, in un’altra linea temporale è liberato dal fardello della Marcia dei Colossali e può essere, appunto, libero.
Ultimo ma non meno importante, per alcuni potrebbe essere la piccola è Ymir stessa, che finalmente rinasce da libera e non da schiava, pronta a vivere per davvero.
Ovviamente queste sono solo le teorie più probabili, e chissà che una di queste non ci prenda. Effettivamente, grazie al potere dei giganti, dei paths e dei ricordi, quasi ogni scenario sembra possibile. E secondo voi chi sono i personaggi nell’ultima tavola e che significato ha quella frase?
Vi ricordiamo che cliccando qui potete leggere le recensioni sulla quarta e ultima stagione de L’Attacco dei Giganti.
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