King Arthur Knight’s Tale è una reinterpretazione fantasy della mitologia arturiana, un ibrido fra GDR e Strategico isometrico
Abbiamo avuto la possibilità di provare in anteprima una Early Access di King Arthur Knight’s Tale, ultima fatica di Neocore Games. Nell’ultimo capitolo della saga King Arthur viaggeremo in una Camelot fantasy piena di demoni e mostri.
Il progetto, nato su kickstarter, punta ad essere un originale “GDR ibrido” che unisce le meccaniche classiche del gioco di ruolo “Personaggio-centrico” a quelle del combattimento a turni. Scoprite insieme a noi se riesce nel suo intento.
Il Re è morto, lunga vita al Re
Noi siamo Mordred, arcinemico di re Artù, il famoso cavaliere nero dei di cui tanto si parla nei racconti. dopo una estenuante battaglia, abbiamo ucciso il sovrano, ma egli, con il suo ultimo respiro, ci ha colpito. “Siete morti entrambi – eppure, vivete entrambi.“
La “Signora del Lago”, il sovrano della mistica isola di Avalon, ci riporta in vita per porre fine ad un vero incubo che si è abbattuto sul regno. Artù è vivo, e ha creato un’armata di non morti che minacciano l’esistenza dell’isola.
La storia può sembrare banale a primo impatto, ma nella nostra anteprima abbiamo potuto constatare che esiste un intero “albero della moralità”, che determinerà che tipo di sovrano saremo ( usando le testuali parole del titolo ndr.).
Essere o non essere? Essere un po’?
Le scelte però in King Arthur Knight’s Tale impatteranno non solo sulle nostre skill, ma anche sull’andamento della trama e /o sui finali della storia, che avrà una durata di circa 20/25 ore, a fronte delle 3 ore di contenuti presenti nella copia fornitaci in prova da Neocore Games.
La nostra moralità può variare in 4 modi diversi, in uno schema che può variare da Tiranno a Giusto, e da Cristiano a “Antico-Credo” con una serie diversa di skill e abilità sbloccabili in base al ‘colore’ della nostra anima.
La componente GDR del gioco si fa sentire proprio in questo punto, dato che il gioco cambierà molto in base alle nostre scelte e ai nostri dialoghi, permettendoci di arruolare nuovi cavalieri, per far rinascere l’ordine della tavola rotonda.
Ibrido si, ma anche già visto
Nonostante il gameplay di King Arthur Knight’s Tale sia fluido e godibile, non ci sentiamo di definirlo originale, anzi, si rifà prepotentemente agli stilemi classici dello stesso genere. Da Baldur’s Gate mutua una visuale isometrica variabile, mentre il combattimento a turni delimitato da un numero di punti azione predefinito richiama, ad esempio, Gears Tactics.
A scanso di equivoci però, nonostante sia un indie, il gioco è completamente godibile allo stesso livello dei Tactical RPG strategici che abbiamo imparato ad amare nel tempo.
La novità principale che però non abbiamo trovato negli strategici più blasonati è la possibilità di scegliere come e dove posizionare le proprie truppe prima della battaglia.
La differenza rende le battaglie leggermente più pianificabili rispetto alle controparti tripla A, anche se non si tratta di una Killer feature.
C’è un gran castello nella contea di Camelot, con mille e più scudieri…
Nella nostra anteprima c’è anche la possibilità di conquistare le zone del regno di Avalon in cui costruire e migliorare strutture, per ricostruire Camelot ed espandere la Roccaforte mistica con nuovi edifici che sbloccano vari potenziamenti e offrono anche diversi modi per curare e gestire gli eroi della Tavola Rotonda. Nella nostra versione ci sono già 7 Mappe, 5 Eroi e 3 tipi diversi di edifici da costruire
La versione completa del gioco arriverà nel prossimo futuro (la Early Access è disponibile già oggi) anche se non è stata annunciata una data definitiva, ma possiamo anticiparvi che nel gioco completo ci saranno 20 Missioni principali, con molte side quest, Più di 50 punti di interesse, Più di 30 eroi di 6 classi diverse, 7 edifici, 7 fazioni nemiche con più di 50 tipi di unità nemiche, 10 combattimenti tra boss e addirittura una Modalità PvP Multiplayer
La spada nella roccia verrà tirata fuori?
Tiriamo le somme: King Arthur Knight’s Tale è un gioco sviluppato con passione da dei ragazzi europei, che grazie ai fan e alla loro campagna Kickstarter sono riusciti a tirare su un titolo solido, che si lascia giocare senza intoppi, con dei comandi semplici, intuitivi e fruibili anche ai neofiti del genere Tattico.
Si vede che i talenti di casa Neocore abbiano fatto tesoro dell‘esperienza maturata con i giochi di Warhammer 40000 Inquisitor e Van Helsing, imbastendo un titolo moderno e curato, nonostante lo stile da RPG classico
La nostra impressione è perciò positiva, e non vediamo l’ora di recensire il gioco completo appena ce ne sarà la piena possibilità. King Arthur Knight’s Tale arriverà presto su Steam, Xbox Series X/S e Playstation 5