Come fanno gli sceneggiatori a prevedere quello che succede ne I Simpson?
Matt Groening non è un indovino come molti credono, non prevede il futuro e non è neanche Philip J. Fry che viene dall’ anno tremila. Matt Groening è solo il produttore, assieme ad Alfred E. Jean, della serie animata più amata del mondo da ormai trenta lunghi anni: I Simpson.
Negli ultimi anni però le puntate dei Simpson hanno scaturito una curiosità parecchio irrefrenabile nel pubblico, a partire dalla Presidenza di Trump, l’acquisizione della Fox da parte della Disney, l’11 Settembre, fino al Covid-19.
Ma come fa Matt Groening assieme ai suoi sceneggiatori, a prevedere questi noti avvenimenti?
“Lo spettacolo è il prodotto di menti brillanti, molte delle quali hanno studiato ad Harvard”, ha detto William Irwin, il cui libro “I Simpson e la filosofia” è stato insegnato per anni nei corsi universitari dell’Università della California, a Berkeley e in altre scuole. Il risultato è uno spettacolo ricco di riferimenti all’arte, alla letteratura, alla cultura pop, alla politica e alla scienza.
“Quando tante persone intelligenti producono uno spettacolo televisivo, è inevitabile che facciano delle ‘previsioni’ sorprendenti”.
La previsione sulla Presidenza di Donald Trump è quella che potrebbe sembrare la più sorprendente, ma in realtà una delle prognosi più logiche dello spettacolo, ha detto il signor Jean:
“C’è una categoria che definirei previsioni plausibili, in cui Trump rientrerebbe. La gente ha in qualche modo dimenticato, ma allora parlava di candidarsi alla presidenza già nel 1999. Quindi non è stato qualcosa del tutto inaspettato. Era un ragazzo che aveva aspirazioni presidenziali, tutto qui”.
Un’altra che ha scosso il pubblico è la previsione dell’attentato alle Torri Gemelle l’11 settembre 2001
In “La città di New York contro Homer Simpson”, c’è stato un momento che alludeva agli attacchi dell’11 settembre al World Trade Center di New York City, e nemmeno il Signor Jean è riuscito a spiegarlo.
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“C’è una cornice in cui c’è un opuscolo che dice New York a $ 9 al giorno, e dietro i nove ci sono le torri gemelle. Quindi sembrano un 11, e sembra un 11 settembre. Quella è una cosa completamente bizzarra e strana”.
Ma nel 2010, Bill Oakley , all’epoca produttore esecutivo dello show, disse al New York Observer: “I 9$ furono scelti come una tariffa comicamente economica. E concedo che è inquietante, dato che è l’unico episodio di una serie in assoluto che ha avuto un intero atto di battute sul World Trade Center”.
La fusione tra Fox e Disney è stata l’ennesima “previsione” da parte dei produttori de I Simpson, ma qui c’è un spiegazione che Al Jean ha voluto dare: “L’accordo era solo uno dei tanti”, ha detto. “Succede. Ci sono sempre fusioni. Sembrava logico, sai? “
Le previsioni dei Simpson quindi hanno tutte spiegazioni logiche date da trent’anni di eventi accaduti e messi in pratica mescolando un po’ le carte di ciò che potrebbe accadere in una giornata apparentemente tranquilla nella cittadina di Springfield ad una famiglia comune che è quella che ci tiene compagnia da ormai trenta lunghi anni.
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