È arrivata la stagione invernale, eccovi i nostri anime consigliati!
Il 2021 è finalmente arrivato. Alle nostre spalle si trova uno degli anni più catastrofici della storia contemporanea, e quale miglior modo per distrarsi ed iniziare con positività l’anno nuovo che guardare qualche bel cartone animato? Questa stagione come sempre ce ne sono tanti, quindi lasciatevi dare una mano. Eccovi gli anime consigliati dalla nostra redazione.
Mushoku Tensei: Jobless Reincarnation
Matteo: Per la tristezza di alcuni e la felicità di altri, gli isekai continuano a rimanere in circolazione nonostante il passare degli anni. Se il genere vi piace allora questa stagione preparatevi a fare i salti di gioia, perché oltre il ritorno di Re:Zero e Log Horizon troverete anche un’inaspettata sorpresa.
Mushoku Tensei: Jobless Reincarnation, attenzione, non parte con nessun tipo di vantaggio sugli spettatori rispetto ai suoi già acclamati concorrenti. Nessuna premessa innovativa, né tanto meno un materiale originale che faccia gridare al miracolo. E allora perché è qui?
La risposta non è così lontana da noi, e ci basta dare un’occhiata al trailer per rendercene conto velocemente. Dietro l’ironia sul fatto che gli anime non riescano quasi mai a fare trailer decenti si nascondono delle tempistiche di produzione asfissianti che, banalmente, non permettono al team di sviluppo di contare con il materiale necessario per presentare al meglio la propria storia in anticipo. Eppure guardate quanto è bello il trailer d’introduzione del nostro nuovo isekai.
Come avrete potuto intuire, quindi, il semplice fatto che questo trailer esista preannuncia delle buone condizioni produttive che dovrebbero farci ben sperare per il futuro, però non è soltanto questo. È anche una questione di cosa c’è nel trailer. Da un character design affascinante ad una minuziosa attenzione nella riproduzione dei movimenti, passando per degli effetti spettacolari e per degli shot evocativi e ispirati.
Che la storia si riveli all’altezza del reparto tecnico sfoderato dal nuovo Studio Bind non possiamo ancora saperlo, però quel che è certo è che dinanzi a quanto visto finora non dargli una possibilità sarebbe una scelta fuori di testa.
Disponibilità: Non licenziato.
Laid-Back Camp Season 2
Yoel: Tra i miei consigli per questa stagione invernale non poteva di certo mancare la seconda stagione di Laid-Back Camp. A mio avviso è un anime perfetto da vedere in inverno, perché riesce a trasmettere allo spettatore una grandissima sensazione di comfort e calore, oltre a far divertire e mostrare alcuni bei paesaggi, cosa che può tornare molto utile ora in semi-lockdown. Se non l’avete ancora fatto, vi consiglio anche di recuperare la prima stagione e lo spin-off Heya Camp.
Se siete amanti degli Slice of Life non ve ne pentirete!
Disponibilità: Crunchyroll.
Wonder Egg Priority
Matteo: Cloverworks non è certo estranea ad adattamenti di alto spessore, però Wonder Egg Priority ha tutte le carte in tavola per superarli tutti. Lo staff che ha lavorato alla serie è semplicemente stellare: Shin Wakabayashi, Yuuta Yamazaki, Keisuke Kobayashi e Yusuke Kawakami; tutti nomi purtroppo impossibili da presentare per bene in poche righe.
Questa volta dovrete quindi fidarvi di noi e del trailer, ma state certi che, almeno per quanto riguarda l’aspetto tecnico, Wonder Egg Priority saprà stupirvi.
Per quanto riguarda la storia, invece, non c’è molto da dire. Siamo di fronte ad un anime originale, quindi non c’è nessun manga o nessuna light novel su cui potersi basare per eventuali speculazioni. Se quindi da questo punto di vista siamo davanti ad un vero e proprio salto nel vuoto, almeno possiamo star sicuri che lo staff dietro la serie saprà ammortizzare la caduta per bene. Consigliatissimo!
Disponibilità: Non licenziato.
Tropical Rouge Pretty Cure
Yoel: Come ogni anno Toei ci delizia con la nuova serie di Precure. Dopo aver passato un anno con Healin’ Good (ironicamente capitata nell’anno di una pandemia globale, contando che i suoi temi sono la natura e la medicina), ci ritroveremo in una città marittima con una stagione incentrata sulle sirene e l’oceano e con il tema della “motivazione contro la procrastinazione” unito ai cosmetici.
La storia inizia quando Laura e Kururun, una sirena e una fata, scappano dalla loro casa Grand Ocean dopo l’attacco da parte della strega oscura. Laura si reca nel mondo umano in cerca delle leggendarie guerriere Pretty Cure, e si imbatte in Manatsu Natsumi, una ragazza appena trasferitasi a Aozora City. Quando la sirena viene attaccata da uno degli scagnozzi della strega, Manatsu la protegge e viene avvolta dal potere dell’oceano, che la fa diventare Cure Summer.
Il design dei personaggi di Yukiko Nakatani è molto gradevole alla vista e i costumi delle cure ricordano inoltre delle idol. Visto che si partirà con quattro Cure, spero che a lungo andare la coralità delle protagoniste non ne risenta troppo, com’è successo in alcune serie passate.
Se siete interessati ma avete paura di dover recuperare le serie precedenti, non preoccupatevi: ogni serie di Precure può essere usata come entry point del franchise, quindi se siete curiosi riguardo a Tropical Rouge, non avrete alcun tipo di problema di continuity (anche se dovreste giusto evitare i film crossover, che però al fine della trama non saranno importanti).
Disponibilità: Non licenziato, dal 28 febbraio.
Back Arrow
Yoel: Dopo BNA Kazuki Nakashima torna a scrivere una serie con elementi mecha, anche se non allo studio Trigger, ma bensì allo Studio VOLN. La serie è ambientata nel mondo fittizio di Ringarindo, pieno di muri che coprono, proteggono e nutrono la terra. Un giorno giunge al villaggio di Essha un ragazzo affetto di amnesia di nome Back Arrow, che ricorda solo di essere venuto da oltre le mura. Il ragazzo decide di superare le mura per recuperare i ricordi, ma si ritrova coinvolto in una grande battaglia.
Finora tutte le informazioni riguardanti la serie mi hanno incuriosito e preoccupato allo stesso tempo: da una parte ho intravisto lo spirito trash e scanzonato che ha caratterizzato altre opere di Nakashima come Gurren Lagann e Promare, dall’altro ho vari dubbi per il lato tecnico, in quanto le serie finora prodotte dalla stesso studio (sopratutto Karakuri Circus) non mi hanno mai soddisfatto troppo da quel punto di vista. Per questo sono molto curioso di vedere quale sarà il risultato finale.
Disponibilità: Non licenziato.
Horimiya
Yoel: Il regista di Shinsekai Yori e Persona 5 Masashi Ishihama dirige l’adattamento del manga di HERO. La storia racconta di Kyōko Hori e Izumi Miyamura, due ragazzi che nascondono i rispettivi segreti dai loro compagni di scuola. Hori si occupa infatti del fratello minore e si occupa anche delle faccende domestiche, cosa che non le lascia molto tempo per vivere come una normale adolescente, mentre Miyamura da l’aria di essere un secchione e solitario, ma in realtà gli piace indossare piercing ed è molto socievole. Un giorno, quasi per caso, i due vengono a conoscenza dei rispettivi segreti, e da allora diventano prima amici e poi qualcosa di più.
Matteo: Quello di Masashi Ishihama è decisamente un nome tanto sconosciuto ai più quanto meritevole d’attenzione. Eppure i suoi lavori capitano frequentemente sotto gli occhi del grande pubblico: la sigla d’introduzione de L’Attacco dei Giganti e quella di Bleach, ma anche quella Psycho-Pass e Saekano; tutti lavori accomunati da una forte personalità registica i cui tratti distintivi rendono ovvio il motivo per cui si sia dedicato spesso alla realizzazione delle opening.
Ishihama è uno capace di rendere interessanti anche le scene concettualmente più banali, creando nel mentre delle composizioni evocative mettendo in contrasto diversi colori. Le sue opening si avvalgono di un forte senso di scorrevolezza generato da una telecamera quasi sempre in movimento e dalla sovrapposizione di vari layer su cui si svolgono avvenimenti diversi.
La domanda che dovremmo porci però è la seguente: riusciranno queste idee così particolari a trovare spazio all’interno di una romcom come questa? Difficile, ma non impossibile. Staremo a vedere.
Disponibilità: Non licenziato.
2.43: Seiin High School Boys Volleyball Team
Matteo: La spaventosa scioltezza con cui Haikyu!! riesce ad alzare sempre di più la sua asticella potrebbe avercelo fatto dimenticare, ma trasporre un match di pallavolo in formato anime non è assolutamente una cosa semplice.
Ad essere problematica, badate bene, non è soltanto la costante presenza di un alto numero di personaggi diversi da dover far muovere (spesso in contemporanea) ma anche e soprattutto il fatto che suddetti movimenti, affinché riescano a coinvolgere lo spettatore, devono essere ripresi con chiarezza e con creatività.
Nonostante la presenza di questo difficile obiettivo, però, il nostro nuovo anime sulla pallavolo sembra voler intraprendere una direzione leggermente diversa da quella del popolarissimo spokon di Haruichi Furudate. Seppur chi scrive non abbia letto il materiale originale, nel parlarne molti lo paragonano a Stars Align, ovvero una storia che parla innanzitutto di persone e poi di giocatori.
Questa piccola presentazione è esordita parlando di Haikyu!!, ma la verità è che durante la visione di quest’anime faremmo proprio bene a dimenticarcelo e ad evitare paragoni, soprattutto alla luce del diverso obiettivo che le due storie si sono imposte.
Se siete quindi interessati ad un racconto che non vi porterà solo sul campo da pallavolo ma anche nelle case e nelle vite dei protagonisti, 2.43: Seiin High School Boys Volleyball Team è la scelta giusta per voi.
Disponibilità: Non licenziato.
Avete apprezzato i nostri anime consigliati? Avreste inserito qualche altra opera? Fatecelo sapere nei commenti!