Addentriamoci nel mondo delle edizioni italiane di Lady Oscar
Sottiletta, d/Visual, Goen… Quante edizioni di Lady Oscar ci sono in Italia?!
È innegabile, la storia editoriale di questo titolo è complessa quasi quanto la ricostruzione dei fatti che portano alla Rivoluzione Francese, e che Ryoko Ikeda nel suo capolavoro ci descrive perfettamente.
Forse è a causa della sua fama, ma in quarant’anni numerosi editori hanno cercato di proporci questo titolo e, soprattutto negli ultimi anni, abbiamo visto diverse edizioni che sembravano essere quella “definitiva”.
Ma allora… Quante ce ne sono? E, soprattutto, qual è la migliore tra tutte?
Le prime edizioni
Le prime edizioni dell’opera sono tutte composte da quel tipo di volumi che oggi definiamo “sottiletta”. Non erano particolarmente pregiate o curate, ma gli adattamenti erano comunque buoni.
Il primo editore in assoluto a occuparsi della pubblicazione di Lady Oscar è la Fabbri Editore che, tra il 1982 e il 1984, pubblica ben due edizioni. La prima conta di 106 volumi totali contenenti 16 pagine, la seconda invece di 21 volumi con 64 pagine ciascuno. Purtroppo questa tra le edizioni peggiori, per quanto abbia contribuito a portare Lady Oscar in Italia per la prima volta.
Le copertine non sono quelle originali: sono semplicemente immagini tratte dall’anime. E non è l’unico difetto, purtroppo. L’edizione ha anche un finale anticipato e numerose censure al suo interno.
L’editore che per la prima volta porta Lady Oscar con un’edizione fedele a quella originale è Granata Press. L’edizione è integrale, la traduzione rivista e le copertine sono quelle originali dell’edizione giapponese. La pubblicazione inizia nel 1993. Unico difetto: l’edizione sottiletta, infatti il manga si compone di 20 volumi totali con un centinaio di pagine ciascuno.
È poi la volta di Planet Manga, che si occupa di Lady Oscar tra il 2001 e il 2003. L’adattamento di questa edizione è meno fedele rispetto alle precedenti e con parecchie sviste, tuttavia grazie a Planet Manga sono arrivate per la prima volta in Italia le “Storie Gotiche”, racconti extra dell’autrice che vennero pubblicati in quattro volumi aggiuntivi alla fine della serie. Inoltre a circa metà serie viene aggiunto per la prima volta il sottotitolo “Le Rose di Versailles”, titolo originale del manga.
Tutte queste rivisitazioni e aggiunte hanno poi portato alla pubblicazione delle edizioni migliori della serie.
Le edizioni “definitive”
L’edizione di Lady Oscar della D/visual è stata considerata quella definitiva per oltre dieci anni. Pubblicata nel 2008, ha praticamente tutto ciò che potreste desiderare: fedele in tutto alla controparte giapponese (si basa su una riedizione del manga di Fairbell), traduzione ottima e, ciliegina sulla torta, alla fine di ogni volume ha diverse pagine di intervista all’autrice, note storiche su personaggi e avvenimenti e altre curiosità.
L’edizione d/visual è completa in sei volumi, ai quali se ne aggiungono due per le Storie Gotiche. È stata a lungo considerata la migliore, come ho detto, e anche esteticamente è splendida. Pagine a colori estremamente pregiate e con una sovraccoperta piena di rilievi e delle rose disegnate ai margini e sul retro del volume.
C’è un problema: è diventata introvabile nel giro di pochi anni, per il resto è una delle due migliori edizioni in assoluto di Lady Oscar – Le Rose di Versailles, il capolavoro di Ryoko Ikeda.
È poi la volta di Goen che nel 2015, dopo anni di assenza dai mercati italiani, si occupa di ripubblicare Lady Oscar. Si tratta di una doppia edizione al costo di di 4.50 e 4.95. Tra le due cambia poco: la più cara ha la sovraccoperta, l’altra no. Nessuna delle due edizioni ha pagine a colori e il formato è quello di un tankobon tradizionale.
Quello Goen è praticamente un caso editoriale. Esce a cadenza estremamente irregolare, la traduzione è inferiore a quella della d/visual e inoltre mancano le note e le curiosità. L’edizione è inoltre interrotta con 12 volumi (su 14 previsti in totale) perché la Ryoko Ikeda Productions nel 2020 revoca i diritti all’editore italiano.
L’esperienza Goen è una parentesi non proprio splendida per Lady Oscar in Italia.
J-Pop non si è lasciata sfuggire l’occasione della perdita dei diritti di Goen e ha subito annunciato una nuova riedizione all’interno di una collana di nome Lady Oscar Collection. L’edizione J-Pop è uscita il 9 dicembre di quest’anno ed è perfetta, al pari di quella d/visual.
Traduzione ottima, sovraccoperta e pagine a colori esattamente come la d/visual, con la differenza che le pagine a colori J-Pop sono su carta patinata e che il formato di questa è molto più grande di quello d/visual.
Unica mancanza di quest’edizione sono le interviste all’autrice e delle note al termine del volume, assenti anche qui, ma visto quanto è pregiata e di qualità questa edizione non è un grande problema.
Il 9 Dicembre è uscito il box con tutti e cinque i volumi, nei quali troviamo la serie principale. I volumi saranno poi pubblicati anche singolarmente, mentre le Storie Gotiche saranno edite in futuro. Il box è da collezione con all’interno un volumetto contenente tutti i frontespizi originali, una raffigurazione del cancello di Versailles e all’interno un piccolo cartonato di Oscar.
Insomma, quella J-Pop è l’edizione definitiva di Lady Oscar per collezionisti e quella che vi consiglio caldamente tra tutte.
E voi che edizione possedete? O, se volete acquistarlo, che intenzione avete intenzione di recuperare?
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