Secondo Twitch usare il termine “blind run” era un termine abilista.
Le polemiche sulla piattaforma di Amazon di questi giorni sembrano non cessare, visto che recentemente Twitch ha deciso di rimuovere il termine “blind run“, partite alla cieca in italiano, dai tag degli stream.
Il motivo? Pare sia un linguaggio abilista e quindi offensivo verso i non-vedenti. Per chi non conoscesse il termine, è un termine utilizzato quando si parla di uno streamer alle prese per la primissima volta in un gioco, senza sapere nulla. Questa decisione è nata in seguito a svariate segnalazioni in seguito ai suddetti motivi.
Erin Wayne, community e marketing director di Twitch, ha confermato la decisione su Twitter, aggiungendo il fatto che la piattaforma vuole migliorare con l’utilizzo di un linguaggio più inclusivo.
Happy to see Twitch has listened to everyone who shared feedback and removed the “Blind Playthrough” tag to encourage more inclusive language for our community.
You can still use “First Playthrough” or opt to use it in combination with "No Spoilers" for the same sentiment. 💜
— Aureylian (@aureylian) December 4, 2020
“Sono felice di vedere che Twitch ha ascoltato tutti coloro che ci hanno dato il loro feedback, rimuovendo il tag ‘Blind Playthrough’ per incoraggiare un linguaggio più inclusivo nella nostra community.
Potrete ancora usare Primo Playthrough o combinarlo a No Spoiler per trasmettere lo stesso messaggio.”
Il Chief Operating Officer di AbleGamers, organizzazione di beneficienza a favore delle persone disabili, Steven Spohn ha commentato la vicenda così:
I'm happy to see Twitch following through on promises to address and resolving issues and concerns from the disability community. It's just the beginning.
For those who will ask what's wrong with "blind playthrough" this the thread that started thishttps://t.co/c3uN9LtRQb https://t.co/1y7DGqcFZ0
— Steven Spohn (Spawn) (@stevenspohn) December 4, 2020
“Sono felice di vedere che Twitch sta seguendo le promesse di affrontare e risolvere i problemi e le preoccupazioni della comunità disabile. È solo l’inizio
Per chi si stesse chiedendo cosa c’è di sbagliato nel termine “blind playthrough”, questo è il thread che ha fatto iniziare questo movimento.”
Il tweet poi integra un link che riporta all’inizio di un thread dove lo stesso Steven fa una disamina sul linguaggio abilista e sul fatto che si può cambiare linguaggio usando un’analogia:
“Esattamente come usavamo la parola ‘gay’ per indicare qualcosa di negativo, utilizzare termini legati a una disabilità come parole alternative per situazioni o sentimenti negativi è comune, nel linguaggio odierno. Ma, così come abbiamo smesso di dire ‘gay’ per intendere qualcosa di brutto, allora possiamo smettere di usare anche queste parole. Pensate alle parole che scegliete.
Commodoriani, cosa ne pensate di questa notizia? Scrivetecelo in un commento.
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