Dopo il successo di Disney+, il colosso americano prova a ridisegnare il proprio futuro.
Dopo il grande successo riscontrato da Disney+ durante la pandemia causata dal COVID-19, il colosso americano ha rivelato di volersi concentrare maggiormente sulla produzione e distribuzione di contenuti legati allo streaming, per questo motivo dividerà in tre gruppi le sue attività di contenuti multimediali e di intrattenimento, con il fine di incrementare il proprio catalogo streaming:
- Studios – Che includo gli studi Disney, Pixar, Marvel, Lucasfilm, contenuti televisivi e servizi di streaming
- General Entertainment – Studi che si occupano di gestire serie tv sui servizi di streaming e reti TV come Fox, ABC News e canali Disney
- Sport FLYNAP Store – Studi che si occupano di contenuti e programmi riguardanti lo sport come ESPN e ABC
Nel comunicato stampa emesso dalla compagnia statunitense che riguarda la divisione in tre gruppi viene poi detto che:
“Gestire la creazione di contenuti distinti dalla distribuzione ci consentirà di essere più efficaci e agili nel rendere disponibili i contenuti desiderati dai consumatori, consegnandoli nel modo in cui preferiscono consumarli. I nostri team creativi si concentreranno su ciò che sanno fare meglio, ovvero realizzare contenuti su franchising di livello mondiale, mentre il nostro team di distribuzione globale si concentrerà sulla distribuzione e sulla monetizzazione di tali contenuti nel modo più ottimale su tutte le piattaforme, tra cui Disney+, Hulu, ESPN+ e il prossimo servizio di streaming internazionale Star “
La decisioni di concentrarsi principalmente sulla piattaforma di streaming da parte di Walt Disney Co. è dovuta principalmente al fatto che la pandemia ha ritardato e annullato l’uscita di molti film. Un esempio possono essere Black Widow e Mulan, le quali uscite sono state “spostate” sui propri prodotti Disney+, come l’ultimo film Pixar “Soul” previsto questo inverno nei cinema e che arriverà esclusivamente per Disney+ a dicembre.
In un articolo di CNBC il CEO di Disney, Bob Chapek, ha spiegato la scelta di concentrarsi maggiormente sulle piattaforme streaming rispetto alle uscite al cinema a seguito della pandemia:
“Non lo definirei come una risposta a Covid. Direi che il Covid ha accelerato la velocità con cui abbiamo effettuato questa transizione, ma questa transizione sarebbe avvenuta comunque.”
Nonostante l’attenzione ora sia spostata su Disney+, che ha raggiunto ad agosto 60 milioni di abbonati, vorremmo comunque rassicurarvi sul fatto che Walt Disney Co. non abbandonerà le distribuzioni di film al cinema (per ora).
E voi cosa ne pensate? siete d’accordo con la decisione di distribuire esclusivamente su Disney+ i nuovi film o in generale preferite vederli al cinema? Fatecelo sapere nei commenti.
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