Vi siete mai chiesto che cosa sarebbe successo, in Fate/Zero, se gli Einzbern non avessero ingaggiato un assassino per combattere la Guerra del Graal? Cosa sarebbe successo se gli Einzbern fossero stati al loro massimo potere, pronti per completare l’Heaven’s Feel?
Fate/Zero Accel Order risponderà a queste domande.
Fate/Zero Accel Order è un evento per il mobile Fate/Grand Order del quale è da poco terminata la rerun. Uno degli eventi più attesi, sicuramente, e uno dei più discussi per via dello scrittore. Accel Order infatti non è un evento qualsiasi: ad averlo scritto è proprio Gen Urobuchi, scrittore di Fate/Zero.
Siamo onesti. Solo il sapere questo basta per alzare le aspettative nei confronti di questo evento, dal momento che si tratta di una storia scritta da chi la storia della Quarta Guerra per il Graal la conosce quasi quanto Nasu stesso.
Ora, la domanda è: le aspettative sono state soddisfatte?
Assolutamente sì.
Un evento what-if?
La premessa fondamentale dell’evento è proprio questa: c’è un’anomalia, qualcosa che non dovrebbe essere lì durante la Quarta Guerra per il Graal a Fuyuki. Noi veniamo mandati da Chaldea a cercare il Graal che causa l’anomalia e risolvere il problema; il solito lavoro, insomma. Assieme a noi per tutta la durata dell’evento ci sarà Waver Velvet, forte della sua conoscenza degli eventi del periodo in quanto partecipante.
Sorvoliamo sulla possibilità di danni o paradossi che deriverebbero dall‘incontrare il se stesso più giovane: qui si tratta di una linea temporale alternativa. È come se non esistesse, infondo, e ciò che avviene in essa non influenzerà in alcun modo il nostro tempo.
Questo non significa, però, che i nostri protagonisti accetteranno lo scorrere degli eventi senza opporsi o far nulla per migliorare le cose, anzi lotteranno con le unghie e con i denti e persino contro lo stesso naturale scorrere degli eventi della Quarta Guerra, cambiando radicalmente anche quelli che sarebbero potuti rimanere invariati. Un esempio, ad esempio, è il salvataggio della piccola Sakura dalla residenza dei Matou ad opera di Iskandar, che nella Guerra da noi conosciuta non avviene.
Waver e lo scontro col suo passato
Waver è uno dei personaggi che spiccano di più, complice il suo essere protagonista assoluto su tutti gli altri di Fate/Zero.
I dialoghi che ha col se stesso del passato, ancora Master di Rider, sono divertenti e toccanti al tempo stesso e ci aiutano a comprendere quanto questo Waver sia maturato e di quanto rimpianga lo svolgimento della propria guerra.
Staranno tutto il tempo seduti a guardare la televisione e a mangiare, si rimprovera critico, e infondo questo sembra rispecchiare ciò che Waver inizia a pensare di se stesso già alla fine della Guerra: è un Master debole, inutile, addirittura un peso per Rider.
Tuttavia non si arrende e capisce che come suddito di Iskandar il suo dovere è vivere e portare avanti il sogno del suo re.
È esattamente così che ritroviamo Waver cresciuto. Nonostante siano passati anni non si sente ancora all’altezza di stare al fianco di Iskandar col suo pari, tant’è che quando il servant lo riconosce Waver viene quasi colto dalle lacrime, non perché è commosso dal rivederlo, ma perché sinceramente felice del fatto che Iskandar lo riconosca, finalmente, come un uomo che possiede e che persegue un’ambizione, sebbene questa non sia sua ma sia di un “fantasma” che Waver si ostina ad inseguire.
Dichiara di riconoscerlo, insomma, come suo pari, come qualcuno degno di stare accanto a lui, e non dietro di lui a guardarlo combattere.
Andare avanti è possibile e Waver finalmente riesce a rendersene conto e ad accettarlo pienamente. Potremo fallire oggi, ma non è detto che lo faremo anche domani: la gloria si trova oltre l’orizzonte. Inseguila, anche se non puoi vederla, prima o poi la raggiungerai.
Fate/Zero Accel Order ci conferma, insomma, ciò che abbiamo già avuto occasione di vedere in un contesto diverso, in Case Files.
Kiritsugu, il paladino della giustizia
Uno dei personaggi più interessanti dell’evento è sicuramente quello che ci viene presentato solo come Assassin e del quale solo alla fine scopriamo la vera identità: Emiya Kiritsugu.
È, però, un Kiritsugu profondamente diverso da quello che conosciamo noi. Non è un Master, non è neppure un essere umano definibile al 100% come tale. È uno Spirito Eroico, un Counter Guardian per la precisione. Un essere umano, cioè, che al termine della propria vita ha donato il proprio corpo e spirito alla Counter Force, mettendosi a disposizione per combattere le future minacce che si presenteranno nella storia umana.
Di conseguenza non possiamo classificarlo come partecipante alla Guerra. È un servant esterno evocato dalla Counter Force per combattere e distruggere l’anomalia, più o meno come noi.
Solo questo basta a farci capire quanto diverso sia dal Kiritsugu che conosciamo, Master di Saber e partecipante alla Guerra.
Nella timeline di Fate/Zero Accel Order Kiritsugu non ha mai rinunciato al suo sogno di diventare un paladino della giustizia nonostante in vita non abbia mai realizzato quel miracolo che insegue in Fate/Zero. Non viene mai ingaggiato dagli Einzbern per combattere la Guerra come mago, non ha mai neanche conosciuto Irisviel e di conseguenza non ha mai perso lei e Ilya. La sua intera vita, insomma, è completamente diversa da quella che conosciamo.
La scena finale dell’evento in cui si presenta come Kiritsugu Emiya e ci dice di avere sempre difeso questo mondo e che continuerà a farlo per sempre è l’opposto della conclusione alla quale arriva il nostro Kiritsugu. Proprio per questo è impossibile non emozionarsi nel sentirlo riaffermare il proprio sogno dopo che lo abbiamo visto abbandonarlo, disilluso, alla fine di Fate/Zero.
Il miglior evento di Fate/Grand Order?
Gli eventi di Fate/Grand Order sono sempre un enorme punto interrogativo, soprattutto le collaborazioni con altre serie del Nasuverse.
L’evento dedicato a Kara no Kyoukai, in questo senso, è indicativo. Pieno di citazioni, dai personaggi, alle ost, alla meravigliosa ambientazione che proviene direttamente dal quinto film, ciononostante la trama non convinceva completamente. Alla fine della storia ci siamo sentiti come se mancasse qualcosa, come se avessimo appena finito di mangiare un dolce che non ci ha lasciati del tutto soddisfatti.
Con l’evento di Fate/Zero questo non avviene, anzi.
Fate/Zero Accel Order è una di quelle storia fin troppo brevi ma capace di lasciare il lettore soddisfatto dall’inizio alla fine.
Non delude mai, ogni sezione è carica di domande, informazioni interessanti e citazioni che lasceranno soddisfatti quanti. Oltre a questi approfondisce ed impreziosisce ulteriormente personaggi già approfonditi molto bene in Fate/Zero, Waver e Iskandar tra tutti, assieme al loro rapporto, senza però dimenticare le interessanti aggiunte a personaggi come Kiritsugu e Kayneth (presente addirittura nello shop dell’evento).
Urobuchi ha saputo regalarci una versione alternativa della sua storia molto interessante, curiosa e che non si discosta troppo da ciò che già sappiamo di Fate/Zero e Fate/Stay Night.
Non possiamo che augurarci che in futuro avremo più eventi simili a questo.
Se siete interessati ad approfondire i misteri di Fate/Grand Order potete leggere qui la nostra analisi della seconda opening, rilasciata in occasione dell’anniversario.
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