The North Face e Patagonia interromperanno le loro pubblicità su Facebook per aderire alla campagna “Stop Hate for Profits”
The North Face e Patagonia boicotteranno Facebook e ritireranno i loro investimenti pubblicitari sul social. La decisione è dovuta all’intento delle aziende di fare un gesto simbolico.
Diversi gruppi no profit e associazioni che si occupano in America di diritti civili e uguaglianza hanno lanciato la campagna Stop Hate For Profits. L’obbiettivo è quello di chiedere alle big digitali più impegno e più responsabilità contro hate speech e contenuti razzisti che circolano liberamente sulle piattaforme.
La nota di The North Face è la seguente:
“The North Face sta interrompendo tutte le attività e la pubblicità pagata dagli Stati Uniti a Facebook fino a quando non verranno messe in atto politiche più severe per impedire a contenuti razzisti, violenti o carichi d’odio e disinformazione di circolare sulla piattaforma”.
A seguirla è stata Patagonia con un Tweet:
Patagonia is proud to join the Stop Hate for Profit campaign. We will pull all ads on Facebook and Instagram, effective immediately, through at least the end of July, pending meaningful action from the social media giant.
— Patagonia (@patagonia) June 21, 2020
Le aziende fanno parte del gruppo VF Corp che posside brand come Vans, Dickies e Timberland, quindi non è escluso che vengano interrotte anche le campagne Facebook di queste aziende.
Facebook, da canto suo, ha cercato di rispondere con un post che dice:
“Stiamo prendendo provvedimenti per rivedere le nostre politiche, garantire la diversità e la trasparenza nel prendere decisioni su come applicare le nostre politiche e far avanzare la giustizia razziale e l’impegno degli elettori sulla nostra piattaforma”.
Commodoriani che ne pensate della decisione di The North Face e Patagonia? Credete che azioni del genere possano portare Facebook ad introdurre controlli più serrati su razzismo e discriminazioni? Fatecelo sapere nei commenti.
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