L’anteprima di Dirt 5, dai fiordi norvegesi alla giungla amazzonica
Dr Commodore ha avuto la possibilità di toccare con mano una versione in anteprima di Dirt 5, in uscita per questo ottobre, il capitolo più squisitamente rally cross ed arcade della saga di Dirt!
La versione provata, per quanto ancora in fase embrionale, lascia provare le nuove piste che ospitano veicoli con modalità di guida talvolta diametralmente opposte. Le modalità proposte, a partire dall’Ultracross fino ad arrivare allo Sprint, possono puntare su caratteristiche uniche, con veicoli adatti per domare il manto fangoso offerto dal paese di turno.
La modalità Ultracross, difatti, ci porta in un piccolo villaggio arroccato sui fiordi norvegesi e sfrutta uno stile di guida più nella norma, con veicoli prettamente adatti ad affrontare le tappe rallistiche più tradizionali. In questo caso il modello di guida non stupisce molto e risponde molto bene alle esigenze arcade del titolo. Nonostante lo stato di pre-alpha, questa tappa ci ha tutto sommato stupito con dettagli di sfondo che arricchivano notevolmente l’esperienza di guida.
Anche le modalità Land Rush e Stampede non variano molto, ma possono contare ovviamente su layout delle piste molto differenti con salti o altri tipi di variazioni più o meno tradizionali. Anche in questo caso le piste, rispettivamente cinese e brasiliana, puntano particolarmente su uno stile visivo estremamente stereotipato e che lasciano subito intuire al giocatore l’ambientazione in cui si trova.
La modalità Sprint è probabilmente quella più folle della demo provata, consistendo in un semplice ovale nel deserto americano all’ombra delle iconiche formazioni rocciose, ma da affrontare con dei veicoli oltremodo particolari. Tali vetture, con un rapporto cavallatura/peso a dir poco imbarazzante, devono infatti essere domate adeguatamente dal giocatore per affrontare al meglio le poche curve, cercando anche di evitare gli altri avversari.
La pre-alpha che abbiamo potuto provare poteva anche contare su un sistema meteo e di ciclo giorno/notte che poteva donare alle varie piste un fascino unico ad ogni gara. Per il momento bufere di neve o tempeste elettriche, per quanto visivamente appaganti, non hanno un impatto pesante sul feeling del gioco, ma presumiamo che ciò venga risolto nelle versioni finali.
In conclusione: Dirt 5 non rivoluziona certamente la categoria dei titoli di corsa rallistici arcade, ma la rinnova piacevolmente con un titolo che, per quanto riguarda queste poche ore di demo, convince particolarmente. Aspettiamo ovviamente di metter le mani sulla versione completa del gioco, con tanto di carriera e modalità aggiuntive!
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