Carice Van Houten non è più d’accordo sulle scene di nudo girate in Game of Thrones.
L’attrice che nella serie dell’HBO interpreta Melisandre of Asshai ha girato molto scene di nudo, anche integrale e nell’ultimo periodo ha riflettuto molto sulla propria scelta di girare scene in cui si vedeva senza veli.
Quando il #MeToo è iniziato, è stato allora che ho iniziato a pensare che qualcosa non andasse in quelle scene. Ha cambiato il mio modo di pensare alla mia intera carriera, non solo a Game of Thrones. Guardando indietro penso ‘Perché in quella scena dovevo essere nuda? Perché mi dicevano che era giusto che la girassi così?’. Ho iniziato a chiedermi cose del genere e, anche se non incolpo nessuno per le scene che ho girato, in qualche modo sono maturata e in questo senso il movimento ha influito molto su di me.
La serie che tutti conosciamo, è famosa per la violenza, le scene di stupro e appunto, di nudo e grazie anche alle donne che hanno dato voce al movimento contro Weinstein (risultato positivo al Covid-19 ed è isolato in prigione), anche l’attrice di Game of Thrones ha sviluppato una consapevolezza molto importante.
Siamo convinti che sia attraverso la nudità che si renda l’idea di intimità, ma non è così: non c’è bisogno di mostrare dei seni per farlo. Ho sempre difeso la libertà del nudo, perché penso sia assurdo che si possa inquadrare una pistola e non un capezzolo, ma ciò non deve dipendere da quello che il pubblico vuole, solo dal fatto che ci sentiamo o meno a nostro agio con questo genere di scene.
Ma l’attrice non è l’unica che ha fatto un passo indietro su questo argomento, Emilia Clarke che nella prima stagione di Game of Thrones ha una scena di nudo integrale, ha fatto rimuovere quella parte perché non era più d’accordo con la sceneggiatura.
