Final Fantasy VII, 23 anni dopo nel nuovo Remake di Square Enix
Sono passati esattamente 23 anni da quando l’originale Final Fantasy VII è arrivato nelle nostre case sconvolgendo per sempre il mondo videoludico. Nulla sarebbe stato più lo stesso da quando quei poligoni buffi apparvero nei nostri tubi catodici. Il nuovissimo remake di Square Enix ha sconvolto critica e pubblico ed anche noi di DrCommodore ve ne abbiamo parlato nella nostra recensione. Oggi però siamo qui non per parlarvi del titolo nel dettaglio, ma per fare un viaggio nel tempo, confrontando le due versioni del gioco, quella PS1 e quella PS4. Senza indugiare oltre, iniziamo proprio con il primo personaggio che incontriamo nel gioco, Aerith.
Aerith
Aerith è il primissimo personaggio che vediamo nell’iconica cutscene di apertura. La nostra musa gioca un ruolo fondamentale nel titolo e in questo remake mantiene tale importanza. In questi 23 anni non è per nulla invecchiata!
L’inizio di tutto
Questo invece è il momento in cui all’interno del titolo prendiamo il controllo del nostro protagonista, Cloud. In questa scena vediamo anche il meeting con Barret, Jessie e tutto il leggendario party. Senza dare un attimo di tregua poi, il gioco ci porta subito a combattere. Il combat system è uno dei principali cambiamenti di questo remake, non più a turni bensì in stile action come gli altri titoli di Square quali Kingdom Hearts 3 o Final Fantasy XV.
Il Grande Reattore
Uno dei momenti più iconici del gioco, semplicemente Cloud che alzando lo sguardo ammira la grandezza del Reattore Mako, mostrando al giocatore quanto le Fantasie di questo studio siano concrete. Questo momento rappresenta talmente tanto da essere la box art cover del gioco.
La prima Boss Fight
Passiamo adesso al primo boss del gioco, lo Scorpione Guardiano. Si tratta della prima sfida impegnativa all’interno del titolo originale, dove ci sarà bisogno di tutto ciò che avete imparato grazie ai tutorial. In questo remake invece, si tratta di una sfida ancor più ardua e preparatevi a mettere in gioco tutte le vostre abilità.
Cloud e Tifa
Una delle scene più toccanti, ancor di più in questo remake, è quella con Cloud e Tifa entrambi piccoli e spensierati. I due si interrogano sulla vita guardando le stelle e riescono a darci l’idea di quanto profondo sia questo dialogo, apparentemente banale e innocuo.
La chiesa di Aerith
La caduta all’interno della chiesa dove Aerith coltiva i suoi fiori rappresenta in questo remake, una delle dimostrazioni della potenza visiva di questo titolo. La zona è riprodotta più che fedelmente ed è resa al meglio, permettendo al giocatore di ammirare questo luogo che oscilla tra sacro e profano.
Il “tizio cattivo”
Concludiamo la nostra carrellata di paragoni tra la versione del 1997 e quella del 2020 con il nostro bad guy. Sephiroth è la figuria misteriosa che segna la svolta all’interno della trama di Final Fantasy VII. La sua storia e la sua relazione con Cloud viene spiegata con l’avanzare del gioco, anche se in questo Remake ci sarà solo il primo iconico incontro. Ma non temente: sarà più bello che mai.
E a voi, come è parso questo Remake di Final Fantasy VII? Vi ricordiamo inoltre di recuperare la nostra recensione , noi come sempre continueremo a tenervi aggiornati.
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