Sappiamo bene come il sistema sanitario nazionale sia particolarmente sotto sforzo in questo periodo. Con il numero crescente di contagi e malati, le risorse disponibili faticano a bastare. In particolare se pensiamo alle dinamiche della Lombardia e di Bergamo, dove la situazione risulta più critica. Oltre al bisogno di operatori sanitari e medici, l’Italia necessita anche delle attrezzature adeguate per fronteggiare un’emergenza di questo tipo. Molti cittadini, società e persone dello spettacolo si sono già adoperate per dare una mano attraverso le donazioni. Per far fronte alla problematica delle risorse che scarseggiano, però, Ferrari e Tesla si sono dimostrate disponibili a utilizzare i propri stabilimenti per accelerare la produzione dei respiratori tanto necessari agli ospedali.
Respiratori a Maranello
Le complicazioni da Coronavirus riguardano soprattutto le vie respiratorie e gli ospedali non possono avere abbastanza respiratori per compensare un aumento così improvviso del loro bisogno. Nei prossimi giorni, allora, un aiuto decisivo potrebbe arrivare da Ferrari e FCA, con il contributo di Magneti Marelli e Siare, specializzata nella produzione di ventilatori e respiratori. La tecnologia disponibile a Maranello andrebbe così a supportare la produzione delle componenti dei respiratori e, nel caso, anche il loro assemblaggio. Le case automobilistiche, infatti, avrebbero a disposizione le strumentazioni (e gli spazi) adatti per rendere realizzabile questa iniziativa. L’obiettivo sarà quello di raddoppiare la produzione settimanale, così da dare un po’ di respiro a chi è incaricato di gestire queste risorse. Le diverse parti in questione sembrano essere a buon punto nella valutazione della fattibilità del processo.
Anche Tesla è pronta
Forte di un’azienda all’avanguardia, Elon Musk ha comunicato la propria disponibilità ad aiutare nella produzione di respiratori in caso di necessità. Ricorda, infatti, che non si tratta di un processo difficile, ma relativamente lungo. Ne consegue che l’aiuto nella produzione da parte di stabilimenti di un certo spessore può essere davvero significativo. I tweet di Musk, poi, generano discussioni che fanno il giro del mondo. Non solo Tesla, ma anche aziende come Ford e Jaguar Land Rover hanno dato la loro disponibilità.
Se questi progetti risulteranno realizzabili, ci si può aspettare una catena di adesioni da altre aziende. Reggere il colpo dell’emergenza Coronavirus non è poi così scontato, specialmente per strutture ospedaliere impreparate a una situazione tanto atipica. In Italia soprattutto, le preoccupazioni a riguardo sono parecchie. In questo momento, poi, il mercato internazionale di prodotti sanitari non è così semplice. Diventa allora difficile per una nazione contare solamente sulle proprie forze. C’è quindi il bisogno di idee simili, sperando sempre che le iniziative di solidarietà si diffondano comunque più veloci del virus stesso.
FONTE 1: HDMOTORI.it
FONTE 2: la Repubblica
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