In questi giorni fioccano su internet un sacco di liste con serie consigliate per questo periodo di inattività forzata, ma se ho notato una cosa è che in molte di queste manca Hunters.
Piccola introduzione per quelli che non sanno di cosa stia parlando: Hunters è una serie Amazon Prime Original, uscita ormai da un mesetto, di genere thriller/action (circa) ed è FOTTUTAMENTE GENIALE.
Sarò onesto, per quanto mi riguarda il tutto si potrebbe concludere con un semplice VEDETEVELA, ma se così fosse non starei scrivendo questo articolo.
Ora torniamo al motivo per cui sto scrivendo queste righe. La serie non è esattamente passata in sordina (anche se a mio modesto parere avrebbe meritato molto più successo), ma, per vari motivi assolutamente stupidi o ignoranti, è stata da molti classificata come spazzatura.
Perché sì, visto che tanto sono bloccato a casa da solo a non far nulla (o forse perché sono maledettamente masochista, a voi la scelta) mi sono andato a leggere un po’ di post e commenti alla serie… e da lì ho deciso di buttare nel cesso la mia carriera da blogger e diventare un serial killer. Peccato che appena uscito di casa mi han beccato i pulotti e mi sono preso 200 euro di multa perché a quanto pare “epurare il mondo dai finti cinefili con una cultura e/o una capacità critica pari a quella della muffa che cresce vicino alla finestra del mio cesso” non è valida come autocertificazione.
Quindi ho riposto il mio coltello a farfalla, mi sono messo in tuta, fatto un caffè per aumentare il mio nervosismo e deciso di smontare punto per punto le argomentazioni di questa gente. Ah, ci saranno spoiler minimi e del tutto decontestualizzati, quindi magari convincerò pure qualcuno a guardarla. Non si sa mai.
Diamo inizio al massacro.
“Hanno copiato Tarantino!”
Questa frase mi urta per più motivi: per prima cosa denota una totale assenza di cultura cinematografica all’infuori del panorama mainstream, cosa che ci sta, finché non ti metti a vomitare le tue opinioni sui social spacciandole per verità oggettiva; seconda cosa, io amo visceralmente Quentin, mi ha introdotto ad un sottobosco di generi cinematografici che hanno cambiato la mia vita, se quell’uomo mi chiedesse di fargli le cosacce coi miei piedi lancerei scarpe e calzini fuori dalla finestra, e dicendo così voi date solo sfoggio del fatto che dei suoi film avete solo visto la superficie senza cogliere il suo sempiterno messaggio ergo di scoprire e conoscere le pellicole da cui lui ha tratto ispirazione; terza cosa, nell’arte si ruba, non si copia, e lo si fa da sempre, quindi questa non è una critica valida.
Detto questo ora cercherò di esprimere il concetto nel modo più semplice possibile: la serie non “copia” i film di Tarantino, prende ispirazione dagli stessi filoni e generi cinematografici da cui lui ha sempre attinto.
Ora vi vedo, lì, a grattarvi la testa chiedendovi quali siano questi generi. Tranquilli, sono un essere misericordioso ergo ora vi renderò edotti.
Hunters altro non è che una grande lettera d’amore al cinema exploitation, un filone (che a sua volta aveva vari sottogeneri tipo il blacksploitation, il nazisploitation, eccetera) molto in voga nel cinema da drive-in degli anni ’70,’80, caratterizzato principalmente da tre cose: violenza, sesso e totale anarchia visiva.
Volete qualche esempio? Per il nazisploitation potrei dirvi “Ilsa, la belva delle SS”, per il blacksploitation la serie di film “Shaft”, se invece volete andare alle radici del macrogenere c’è sempre il bellissimo “Fater Pussycat! Kill! Kill!”. Ne volete altri? Google è vostro amico.
A tutto ciò aggiunge dei siparietti tipici da B-Movie (finte pubblicità/talk show) che se avete visto anche solo un film di Verhoeven faticherete a non ricollegare a quella tipologia di film satirici e low budget tanto di moda ai tempi.
“La serie è fatta male!”
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH NO.
Puntata 8, la scena con “Paint It Black” dei Rolling Stones di sottofondo, non serve che aggiunga altro.
“Se volevano mostrare gli orrori dell’olocausto potevano essere più accurati storicamente!”
Questa critica si riferisce ad alcuni flashback sparsi all’interno della serie che mostrano presunte torture subite dagli ebrei nei campi di concentramento (la partita a scacchi e la gara di canto, per quelli che hanno già visto la serie).
Peccato che qui il ragionamento sia sbagliato alla base, Hunters è una serie di puro intrattenimento, con zero pretese di accuratezza storica. Cacchio, ma l’avete vista sul serio prima di scrivere ste boiate? Si prende tante di quelle libertà che a momenti si sfiora l’ucronia!
“È immorale strumentalizzare un tema come l’Olocausto per fare del puro intrattenimento!”
Certo! Allora cancelliamo tutto il genere nazisploitation, Bastardi senza gloria, Wolfenstein, tutti i videogiochi, i film, i fumetti e i libri che usano come sfondo o incipit l’epoca del Terzo Reich o in generale l’Olocausto per produrre un qualcosa che non sia un prodotto educativo o un documentario. Anzi, già che ci siamo, cancelliamo tutti quelli che si collocano nella seconda guerra mondiale! Facciamo un repulisti di massa e teniamo solo ciò che tratta l’argomento in modo serio e tragico perché sia mai che qualcuno osi anche solo usare un avvenimento storico orribile per creare un’opera di fantasia che tenti solo di intrattenere un pubblico!
Questo, bambini, è moralismo da quattro soldi.
Insomma?
Insomma mi pare di aver detto tutto, ripeto che questa serie DOVETE VEDERLA e basta. Niente domande sulle vostre opinioni. Se dovete insultare qualcuno perché vi sentite offesi in qualche modo prendetevela con me, non col sito, questo è un editoriale ed in quanto tale esprime solo le mie personalissime idee. Ah, qui trovate le nostre 5 serie da vedere in quarantena, Hunters non c’è ma farò finta di nulla.
Per rimanere informati sul mondo nerd, continuate a seguirci sul nostro sito DrCommodore.it e su Facebook, Instagram, Telegram, YouTube, Discord, Steam e Twitch.