Per pochi minuti, lo stato Vaticano era estinto.
La Santa Sede si è ritrovata, per pochi minuti, come principale focolaio mondiale di Covid-19. Evidentemente un contagio nella Basilica di San Pietro e dintorni ha causato una reazione a catena che ha colpito tutti gli abitanti del piccolo stato pontificio.
E proprio nelle mura vaticane si è consumata l’ecatombe dove ci sono state, secondo il sito worldometers.info, un contatore di statistiche, circa 892,045 morti. Decisamente molti di più di quelli che effettivamente risiedono nel piccolo enclave. È successo, in pratica, quello che non è riuscito al film di Dan Brown “Angeli e Demoni“: la morte del clero vaticano…ma solo per poco tempo.
Il sito è infatti utilizzatissimo per controllare il numero dei contagi per il Coronavirus, diviso per stati e nazioni del mondo e questo cambiamento non è passato inosservato: il sito è stato immediatamente corretto.
Com’è stato possibile?
Evidentemente la noia per qualche hacker era dura da abbattere, i flash mob con le torce o cantando le canzoni della tradizione erano troppo comuni. Magari era pure un ciclista che, annoiato e frustrato, ha deciso di passare il suo tempo su un sito di statistiche rendendo l’innocente stato pontificio un lazzaretto.
O forse era una persona che si è ritrovata a prendere come pasta le penne lisce al supermercato perché erano finiti gli altri tagli, quindi ha sfogato la sua rabbia sul sito e sulla piccola nazione.
O magari una persona anti-clericale a cui non bastava fare una partita a Plague Inc. per vedere gli stati cadere per via delle malattie.
Oppure semplicemente è stato un errore del sito che ha indicato la popolazione dello stato come deceduta per qualche bug imprevisto.
Qualunque sia la ragione o il movente dell’eventuale hacking, questo piccolo avvenimento ha portato un po’ di ilarità sulla pandemia.
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