Ogni volta che decido di continuare la rubrica sui 5 anime da guardare mi fermo a riflettere sulla vita e su vari aspetti di essa. “Su cosa?”, direte voi.
Magari sul tempo perso dietro i vari cartoni animati? No.
Magari rifletto sulla scelta dei titoli e non so mai cosa darvi in pasto? Neanche.
E allora?
Penso a come sia difficile fare appassionare al media anime una persona che fondamentalmente guarda poco e niente. Consigliare Naruto, Bleach ed i classici shonen, come già vi dissi al nostro primo appuntamento, non è l’obiettivo finale di questo spazio. Conformarci con i vari consigli di tutto internet non è certamente l’ambizione del sottoscritto. Ma siccome so che magari qualcuno di voi è alle prime armi lascerò qualche anime famoso, ma che magari ancora non sapete se iniziare e vi spiego perché ne vale la pena farlo. Gli altri 4 consigli saranno prodotti più particolari che, possibilmente, qualcuno di già navigato nel media conoscerà.
The Tatami Galaxy
Il primo dei 5 anime da guardare che vi consiglio è uno dei prodotti animati miei preferiti. Tratto da un romanzo Giapponese famosissimo e con alla regia uno dei migliori Masaaki Yuasa, che indubbiamente conoscerete per il Devilman di Netflix, la storia tratta della vita universitaria di un giovane che affascinato dalle attività di un club ne entra a far parte per poi scoprire come sta perdendo troppo tempo dietro cose frivole. L’incrociare la sua strada con un amico, Ozu, abbastanza losco e con Akashi, la ragazza di cui è innamorato, non farà che aumentare la disperazione del ragazzo che vedrà la sua vita andare in rovina.
Nonostante questa descrizione abbastanza corposa, queste son giusto le premesse di The Tatami Galaxy. Il resto è puro divertimento, follia, colpi di scena e vecchiette per strada. So che per voi non avrà molto senso ma anche i primi 3-4 episodi saranno abbastanza confusi. E non sarete certamente aiutati dall’anime a capire cosa sta succedendo. I personaggi parlano velocemente per tutto il tempo e le vicende si susseguono una dietro l’altra. Chi di noi però, facendo degli errori, non vorrebbe una prima, seconda o addirittura terza possibilità per ripercorrere meglio quella strada già affrontata con difficoltà? Ecco. Tatami galaxy parla di tutto questo. Di noi giovani universitari alle prese con una nuova vita o con gli innamorati che affrontano le loro problematiche o delle amicizie che, spesso, se non coltiviamo possono essere deleterie.
Disponibilità: VVVID
Paranoia Agent
Questo anime potrei descriverlo con una canzone. Una canzone molto famosa dei Queen: Under Pressure. Anzi, se avete la possibilità riproducetela mentre leggete queste righe, male non fa!
Paranoia Agent è uno degli anime più particolari che abbia mai visto. Dal leggendario regista Satoshi Kon, famoso per film animati come “Perfect Blue” o “Paprika”, vi presento qualcosa che non può mancare nel vostro bagaglio culturale “animoso“.
Tsukiko Sagi è una famosa disegnatrice pubblicitaria che ha inventato una mascotte: Moromi. Questa viene aggredita da un ragazzetto in pattini d’oro, cappello e mazza da baseball. Questa vicenda fa si che la polizia cominci le sue indagini per scoprire l’identità dell’aggressore che, dopo la prima vittima, comincia a bastonare innocenti dopo innocenti.
Per quanto possa sembrare un semplice thriller poliziesco come serie animata ha molti lati adatti al pubblico videogiocatore. Le citazioni sono varie ma l’episodio 5 è letteralmente Dragon Quest (Warrior). L’animazione lascia spazio al videogioco che rende l’episodio diverso, strano e molto affascinante. Senza contare poi la vita sotto pressione di tutti i personaggi che influirà, non poco, sulle varie vicende fino al punto di non ritorno dove il sogno supera la realtà e, allora, sarà lo spettatore a tirare le somme. Ma niente è lasciato al caso. Tutto viene spiegato.
Disponibilità: TimVision, ma al momento non disponibile
Gungrave
Come potevo non mettere tra i 5 anime da guardare il miglior prodotto tratto da un videogioco? Parliamoci chiaramente, Cartoni e Videogames non vanno molto d’accordo insieme. I due media sono troppo diversi per, effettivamente, creare qualcosa che vada bene per entrambi. Basta ricordare la serie animata di Devil May Cry. Una delle peggiori cose che abbia mai visto. Ovviamente con le visual novel il tutto è più semplice visto la componente “fumettistica” intrinseca. Mi spiego meglio: la visual novel è un video gioco dove il personaggio effettua delle scelte narrative e per il resto del tempo si leggono i dialoghi ed i testi del gioco. Questa componente favorisce la produzione di un anime dove viene a mancare la componente personale tipica del videogioco.
Nonostante queste premesse Gungrave è una delle pochissime eccezioni. Un prodotto veramente eccellente che prende spunto dal gioco per Play Station 2 ma che narra, nell’effettivo, le vicende precedenti all’arco del gioco. Brandon Heat e Harry MacDowell sono i due protagonisti di questa vicenda. Entrambi ambiscono al potere e per farlo dovranno fare cose che metteranno in gioco la loro amicizia. Un anime duro e senza pietà che racconta di tradimenti, di dolore e di sacrificio. Cosa saresti disposto a sacrificare per un amico? E per il tuo sogno?
Qualcosa di veramente unico: avvincente e scoppiettante in alcuni punti, doloroso ed emozionante in altri.
Disponibilità: Fansub
Shirobako
Durante l’idea di questo articolo ho cercato più volte di mantenere alcune regole fisse nella mia testa: serie avvincente e che ti faccia venir voglia di fare binge-watching. Però, è probabile, che se cercate una lista di 5 anime da guardare magari preferireste trovare anche qualcosa di leggero ma estremamente godibile. Ecco perché ho inserito Shirobako.
Cinque amiche che durante il liceo hanno partecipato alle attività di un club d’animazione, una volta diplomate entrano a lavorare nell’industria anime. Le difficoltà e le vicende che vengono poste durante la loro vita lavorativa, però, non sono quelle che hanno vissuto serenamente durante le giornate scolastiche. La creazione di due anime sarà lo sviluppo di questo bellissimo prodotto.
Come potete ben capire parliamo di Meta anime. Lo sviluppo di tutto il prodotto sarà quello di mostrarvi come funziona l’industria d’animazione in Giappone. Lo fa con una leggerezza assurda senza però mai dimenticare le falle del sistema e i problemi legati a molti aspetti dell’animazione.
Il nostro Matteo, parlando di Black Cover, aveva mostrato i problemi legati alle aziende e alle terribili scadenze a cui vanno incontro. Shirobako utilizza ben 24 episodi per sviscerare, abbastanza egregiamente, l’industria e la vita di un produttore, di un animatore ed anche di un regista.
Una serie veramente molto carina anche donata da un character design pieno di moekko!
Disponibilità: Yamato Video
Black Cover
Quando parlavo all’inizio di un anime da guardare famoso ma che, magari, qui in Italia ancora non ha avuto il giusto risalto, pensavo proprio a Black Cover. Erroneamente pensato come l’erede e la copia di Naruto, Black Cover è un manga/anime del tutto particolare. Riesce a riassumere e concentrare molti concetti e stereotipi tipici del battle shonen e li ripropone in maniera del tutto unica in un anime che tiene incollato allo schermo e fa passare velocemente il tempo. Vi avevamo già parlato, qui, di come la parte animata avesse avuto molti problemi a livello tecnico, ma la spettacolarità e l’ingegno del regista hanno reso questo prodotto particolare. Black Cover tratta di magie e gilde, ma meglio di Fairy Tail. Non perde tempo con le presentazioni e va velocemente al punto. Black Cover tratta di orfani, famiglie allargate e persone che hanno dentro di sè poteri assopiti, ma non è Naruto. Non viene evidenziato solo quell’aspetto. Banalmente viene mostrata più da vicino la vita di un ragazzo senza poteri che vuole a tutti i costi diventare il numero uno. Non è debole, non è forte. Hasta cresce a step precisi e non propriamente evolutivi: potrebbe scontrarsi con personaggi molto più forti o molto più deboli, ma ognuno di essi gli permette di crescere tramite ogni singola esperienza.
Ovviamente presenta anche dei difetti che voglio sappiate prima di cominciare la visione: Hasta urla sempre. Dopo i primi 20 episodi ci fate l’abitudine, ma davvero… URLA TROPPO. I personaggi principali hanno una caratterizzazione molto banale, al contrario dei secondari che avranno ottimi approfondimenti.
Disponibilità: Crunchyroll
E voi, che anime ci consigliate da guardare?
Parliamone!
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