Altra super multa per le compagnie telefoniche: questa volta dovranno pagare quasi 700mila euro ciascuno.
A seguito delle numerose lamentele degli utenti, l’AGCOM ha deciso di intervenire tentando di mettere un freno alle rimodulazioni libertine. Si parla dei costi per continuare a navigare: allo scadere dell’offerta se manca il credito si può continuare a navigare per 48 ore alla modica cifra di 0,90 cent al giorno per la Tim e di 0.99 per Vodafone e Wind3, costo che verrà scalato dalla successiva ricarica. Molti hanno percepito questo costo come una “tassa” per la mancata ricarica tempestiva. D’altronde il rischio di non poter chiamare per un paio di ore, avendo a disposizione il wi-fi non rendeva di certo così pressante la necessità. Ma i big delle telecomunicazioni non l’hanno pensata così. E senza notificarlo, hanno introdotto il “nuovo servizio“.
La reazione non si è fatta attendere. L’autorità ha richiamato una sentenza del Consiglio di Stato che limitava lo ius variandi dell’operatore, in quel caso i contratti Tim voce. Qui invece si vuole punire la prepotenza degli operatori, che introducono servizi a pagamento andando oltre le loro libertà di modifica dei contratti già in essere. Un mese fa l’AGCOM aveva preso provvedimenti verso le ricariche+, che aggiungevano minuti o gigabyte per 24ore in cambio di un 1€ sui tagli da 5 o 10euro.
Siete clienti di questi operatori? Ve ne eravate accorti oppure l’avete scoperto ora?
Fonte: Macitynet, Repubblica
Per rimanere informati sul mondo nerd, continuate a seguirci sul nostro sito DrCommodore.it e su Facebook, Instagram, Telegram, YouTube, Discord e Twitch.