In Italia ultimamente ne succedono di vicende legate a persone o realtà cittadine piccole “rovinate” dalla tecnologia. Prima l’”attacco d’hacker” al nostro Giovanni Muciaccia, poi la confusione causata da Google Maps in Sardegna. E ora? Un video zozzo sul totem informativo di Santa Margherita Ligure, live durante la notte di sabato 30 novembre. Ma come è successo, e soprattutto chi è stato?
“Dure” anomalie liguri
In tarda serata, due info-totem cittadini hanno cominciato a trasmettere un video zozzo dal nulla. I belin digitali hanno fatto il giro della città in pochissimo tempo, e con altrettanta fretta sono stati rimossi oscurando gli schermi. Il Comune, successivamente, ha richiesto un intervento urgente all’azienda proprietaria dei dispositivi per evitare situazioni simili in futuro.
I Carabinieri hanno avviato in fretta un’indagine, risolta ieri dopo aver individuato il responsabile grazie a delle telecamere di sorveglianza: un ventenne della zona, che senza pensarci due volte ha ammesso le sue colpe. Egli apparentemente ha manomesso con facilità i due totem informativi, riuscendo così a compiere la sua impresa personale. Nonostante le sue scuse, verrà sanzionato dalla Polizia Locale di Santa Margherita Ligure.
Tale risultato in realtà è stato raggiunto in fretta grazie all’efficienza della collaborazione tra Polizia Locale e Carabinieri, oltre che alla quantità di telecamere presenti in città: ben una ogni settanta abitanti. Una cifra non indifferente, che permette ai cittadini di sentirsi anche al sicuro. E di capire chi combina queste marachelle.
O come direbbe il Gabibbo, una “papera” degna di nota.
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