Darksiders Genesis, ultima fatica di THQ Nordic. Uno stile tutto nuovo, ma anche classico e ben strutturato
Sviluppato dai “padri originali della serie” ( Airship Syndicate, è composto in gran parte dai ragazzi di Vigil Games), Darksiders Genesis è un action RPG, che strizza l’occhio ai giochi della saga, ma che rinnova lo stile impostando il gameplay diversamente dal solito, restando comunque piacevole. Il gioco è previsto per il 5 dicembre 2019 per Stadia e Windows e il 14 febbraio 2020 per tutte le altre console, ma andiamo ad analizzarlo nel dettaglio.
Ri-partiamo dall’inizio
Il gioco è ambientato anni prima del capitolo originale, con Guerra e Conflitto richiamati dall’Arso Consiglio dopo la battaglia contro i nephilim nell’eden. La guerra contro i loro simili è stata cruenta, Morte e Furia sono scomparsi. Lucifero, il signore di tutti gli inferni vuole distruggere l’umanità e Samael è probabilmente in combutta con lui. Il compito dei cavalieri sarà quello di impedire l’apocalisse e mostrare il prezzo da pagare a coloro che si mettono contro il consiglio. Il piano è perfetto ma non tutto è come sembra, Guerra e Conflitto dovranno scegliere a chi credere sul loro cammino.
La trama è piacevole e scorrevole,con punti di riflessione su ciò che sia davvero giusto e con qualche colpo di scena ma, fa da preludio a Darksiders 1, quindi sappiamo già più o meno dove vuole andare a parare. È accompagnata da intermezzi dallo stile fumettistico disegnati magistralmente e dialoghi da mandare avanti a mano (come pokemon per intenderci). Il gioco è diviso in 17 Capitoli caratterizzati da un altissima rigiocabilità (ci sono molti segreti nascosti, tant’é che ho trovato solo 16 livelli su 17) ed è presente una modalità arena ad orde.
Guerra e Conflitto fratelli nel tempo
Darksiders Genesis presenta una visuale isometrica dall’alto, è possibile switchare i due personaggi fin da subito con la pressione di due tasti (il gioco stesso consiglia l’uso di un gamepad) e presentano entrambi caratteristiche uniche.
Conflitto
Ultimo arrivato dei 4 cavalieri ha uno spiccato senso dell’umorismo ed è improntato alla velocità e allo shooting frenetico. Una battaglia con conflitto può trasformarsi facilmente in un Bullet Hell, specialmente contro quei nemici che sparano a loro volta. Le abilità di conflitto puntano alla distrazione dei nemici più che al danno (fin da subito è disponibile un clone che quando attivato fa da esca ai nemici). È inoltre possibile cambiare il tipo di munizioni che le sue pistole utilizzeranno, dal fuoco all’elettrico fino al raggio laser. Compiendo una “Serie vincente” gli attacchi subiranno un notevole aumento del danno. Con Conflitto è possibile attaccare corpo a corpo ma i danni non sono estremi.
Guerra
È letteralmente una macchina da guerra che punta tutto sulla forza bruta, con abilità che fanno fuori più di un nemico alla volta, come il sempreverde Getto di lame. Guerra ha più punti vita di Conflitto ed è capace di parare gli attacchi nemici. La Divoracaos si conferma sempre come l’arma perfetta per spazzare via orde di nemici in un colpo solo. Il cavaliere scarlatto è capace di prendere oggetti e nemici a distanza per portarli a se e completare combo belle da vedere e divertenti da compiere. Anche Guerra, come Conflitto ha la possibilità di modificare l’effetto della sua arma con dei potenziamenti elementali che cambiano non solo l’effetto ma anche la mossa speciale del personaggio (tenendo premuto il tasto Y/Triangolo).
Entrambi i cavalieri hanno, come nei giochi precedenti, la possibilità di trasformarsi in Demoni con la loro forma Entropica/Caotica, potenziando tutte le loro caratteristiche. Inoltre c’è a disposizione una cavalcatura evocabile in qualsiasi momento per entrambi e un set di oggetti utilizzabili unici (come la lama incrociata che ritorna dal primo Darksiders).
Isometria portami via: la telecamera è un po scomoda ma LA MAPPA…
A tutto questo si aggiunge la componente RPG, che consiste nell’utilizzare le anime dei nemici e dei boss sconfitti per potenziare i due protagonisti. Ogni anima ha un elemento che può essere fatto combaciare con l’elemento nella tabella dei potenziamenti, per aumentarne l’effetto. Ogni potenziamento inoltre può essere fatto salire di livello raccogliendo globi uguali dai nemici, fino ad un massimo di 3 livelli per potenziamento. I potenziamenti vanno dal semplice aumentare la vita o l’attacco a veri e propri modificatori (come scie di lava durante le schivate e così via).
Il Gameplay è simile a quello di Diablo (o a Dungeon Hunter per i blasfemi) ma con molto platforming ed enigmi da risolvere. Per certi versi mi ha ricordato i giochi di 2 generazioni fa (in particolare Prince of Persia) data l’enorme presenza di pareti da scalare, colonne da salire e balzi da compiere. Tutto questo è un enorme punto a favore, in un mondo videoludico che non pensa più al divertimento puro e crudo di una volta. Ho gradito molto questa formula, trovandola divertente e leggera. Unita al fatto che uscendo dal gioco la partita rimanga sempre salvata, mi fa presagire che questo capitolo della serie sarà un must per i possessori di Switch.
No, non da solo
Si, arriverà su Switch e implementa già una delle features più agognate ormai da noi videogiocatori: Il Multiplayer Locale. È infatti possibile, interagendo con una pietra dell’evocazione, giocare insieme ad un amico con lo schermo condiviso in locale. Davvero una aggiunta gradevole, che mi fa pensare sempre di più a quei giochi dei primi anni 2000 con cui tutti noi ci siamo divertiti. È inoltre disponibile una modalità online a coppie che può essere sia privata che pubblica (per giocare col mondo o con i propri amici).
Non tutto rose e fiori
Un enorme problema però che affligge il gameplay di Darksiders Genesis è proprio quell’elemento che dovrebbe salvarci da ore di esplorazione inconcludente: La mappa. Le nostra fide cartine topografiche saranno sì utili ma illeggibili dato che la nostra posizione non viene mostrata a schermo, in nessun caso. Bisognerà andare ad intuito per cercare di capire in quale luogo ci troviamo e questo, specialmente nei momenti in cui bisognerà risolvere enigmi lunghi, è abbastanza frustrante (anche se voluto).
La telecamera fortunatamente è gestita bene, con i personaggi che diventano di un azzurro fluo quando ci si mette dietro ad un oggetto, oppure gli elementi coprenti svaniscono per fare spazio alla visuale. Certo, non è come una camera in terza persona come i vecchi capitoli, ma per un gioco isometrico non possiamo che fare un plauso ad Airship per l’impegno.
Com’era quel detto? Impara l’arte….?
I ragazzi di THQ hanno fatto un ottimo lavoro con il comparto artistico di Darksiders Genesis, le musiche sono incalzanti e epiche al punto anche se purtroppo non hanno nulla a che vedere con la OST di Darksiders 2 (curata dal buon Jesper Kyd). La grafica è molto curata e gli effetti di luce/ombra sono ben calcolati e belli da vedere. Stiamo pursempre parlando di un isometrico ma spesso regala scorci interessanti e appaganti. Durante tutta la storia mi è capitato un solo glitch che si è risolto da solo dopo qualche secondo. Insomma è un gioco solido e programmato da persone che sanno bene ciò che fanno.
Conclusioni
Darksiders Genesis è un gioco solido, divertente e degno spin-off della serie. Ci ha regalato tante ore di divertimento e non lo abbiamo ancora completato al 100%! Crediamo sia un titolo valido per quello che offre. Acquisto consigliatissimo se amate gli action, meglio ancora se vi piacciono quelli vecchio stile con tanti enigmi. Se poi siete anche fan della serie, che cosa state aspettando? Correte a comprarne una copia e fate vedere a Lucifero di che pasta siete fatti!
VOTO 8.2/10
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