Satelliti con laser incorporati? Non stiamo parlando di un nuovo capitolo di Star Wars, ma dell’iniziativa annunciata dal presidente francese Emmanuel Macron.
Durante un incontro avvenuto lo scorso 25 luglio presso la base aerea 942 Lyon-Mont Verdun, infatti, Macron ha sottolineato la necessità di creare una forza spaziale in grado di proteggere i propri satelliti in orbita. E la soluzione sarebbe creare delle “pattuglie” di nano-satelliti armati di laser (e non solo).
La nuova “strategia spaziale basata sulla difesa personale” ha richiesto la ricollocazione di 700 milioni di euro dal budget militare, e si stima che entro il 2025 la Francia spenderà più di 4.3 miliardi per realizzare il progetto. Il lancio in orbita dovrebbe essere previsto per il 2030.
Lo scopo è quello di creare mezzi per monitorare, intercettare e neutralizzare possibili minacce, come il tentativo della Russia di intercettare le comunicazioni del satellite franco-italiano Athena-Fidus nel 2017.
“Se i nostri satelliti saranno minacciati, considereremo l’oscurazione di quelli dei nostri avversari” ha dichiarato Florence Parly, Ministro della Difesa francese. “Ciò potrebbe includere l’utilizzo di laser schierati dai nostri satelliti o dalle nostre pattuglie di nano-satelliti”.
Solo per difesa personale
Oltre ai laser, i satelliti francesi saranno dotati di videocamere e di mitragliatrici “in grado di distruggere i pannelli solari degli avversari”. Ma nonostante l’armamentario aggressivo, la Francia sottolinea che si tratta puramente di misure di difesa personale.
“La difesa attiva non è una strategia offensiva; è difesa personale. All’interno dei confini delle leggi internazionali, quando un atto ostile è stato identificato come tale è accettabile poter rispondere in maniera appropriata e proporzionata. La legge non esclude la difesa personale, non proibisce la militarizzazione, né impedisce che i satelliti vengano trasformati in armi”.
Fonte: Task & Purpose
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