Nelle ultime settimane Belle Delphine ha avuto l’ennesimo colpo di genio e, dopo aver aperto l’account PornHub (ovviamente senza contenuti NSFW), ha deciso di vendere l’acqua con cui si fa il bagno ai suoi “gamer boys” più assetati. Per la modica cifra di 30.00 $, le piccole confezioni contenenti la preziosa acqua sono andate soldout. Ma la gente dubita della loro autenticità, e parla addirittura di analizzare il contenuto per trovare il suo DNA.
È davvero fattibile?
L’utente Reddit u/watevzzzzzzz ha condiviso un post otto giorni fa su r/casualiama “spacciandosi” per un biologo molecolare che ha condotto un test del DNA sulla presunta acqua usata da Belle Delphine per lavarsi. La notizia è stata sfatata velocemente con del buon debunking dopo aver ricevuto migliaia di upvotes (e poi downvotes), ma il dubbio è rimasto nella mente di tutti. È davvero possibile trovare il DNA di Belle?
La biologa forense Helen Page, docente universitaria alla Teesside University negli UK, ha confermato questa possibilità. Recuperare il DNA da vasche da bagno, spugne, e così via, è una pratica ricorrente durante le indagini riguardanti abusi sessuali. In particolare, la Page ha affermato che nel caso dell’acqua venduta da Belle Delphine si potrebbe trovare qualche cellula proveniente dalla cute.
I problemi però sono due: se nel processo di riempimento dei barattolini Belle si è lavata come nel video postato su Instagram, allora tendenzialmente si troveranno poche cellule; inoltre, il DNA di quelle cellule non durerebbe molto dentro la confezione essendo che esso si rompe facilmente con alte temperature, umidità, batteri, e magari del sapone o altri prodotti per pulirsi. Come ha detto la Page:
“Dubito fortemente che ci siano grandi quantità di DNA in un barattolino come quello. Anche con tantissima acqua, non si potrebbe capire se il DNA è quello di Belle dato che servirebbe un campione autentico per confrontarlo con quello trovato nella confezione.”
Ha senso analizzare l’acqua per trovare il DNA di Belle Delphine?
Se, secondo Helen Page, comprare quei barattolini non ha assolutamente senso, cercare tracce di DNA in quell’acqua avrebbe invece molto senso, perché autenticherebbe l’acquisto:
“Se stessi pagando quella cifra per comprare l’acqua con cui la persona X s’è fatta il bagno, allora gradirei anche sapere se effettivamente la persona X s’è lavata con quell’acqua.”
Tutto ciò, ovviamente, se si possiedono gli strumenti necessari da laboratorio, un campione di DNA effettivo di Belle Delphine, la fortuna di avere una confezione di “GamerGirl Bathwater” con tante cellule, e tanto tempo (e soldi) da perdere.
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