A Donald Trump non va a genio la Cina, lo si è capito. È uno stato che può diventare economicamente più forte degli Stati Uniti, e il Presidente non vuole essere surclassato così facilmente. La “guerra” tra Huawei e USA ne è la manifestazione, ma questa politica finisce anche per colpire altri settori come quello dell’intrattenimento. In particolare, di recente, la celebre serie TV Game of Thrones.
Nessun season finale in Cina
Tutto il mondo ha potuto assistere pochi giorni fa all’ultima puntata dell’ultima stagione di GOT, nei suoi pregi e nei suoi difetti. Tranne i cinesi, che per vederla hanno dovuto fare affidamento a canali pirata. Tencent Video, la piattaforma streaming asiatica con i diritti di GOT, ha visto i propri diritti revocati dal governo cinese a causa della recente “trade war” con gli USA.
Un conflitto economico che si ripercuote non solo sugli utenti Huawei/ZTE/etc., ma anche sui fan di una delle serie TV più seguite al mondo. In Cina, i dati mostrano come soltanto l’ultima stagione di GOT sia stata vista più di 550 milioni di volte su Tencent Video. Una puntata singola come il season finale è decisamente grande perdita per la piattaforma.
Ma al Ministro degli Esteri cinese non sembra interessare tutto ciò, poiché prima va risolta la disputa tra i due paesi. Gli accordi commerciali servono, ma secondo lui gli Stati Uniti stanno spingendo per ottenere vantaggi immensi tramite una pressione estrema. Dall’altra parte, Trump ribatte con gli stessi toni affermando che è colpa dei cinesi se gli accordi falliscono.
In effetti non poter guardare Game of Thrones non è il problema principale, attualmente, per i cinesi. Rimane comunque un esempio dell’impatto dei conflitti economici sulla vita quotidiana, oltre i confini della politica e della tecnologia.
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