Star Comics ci ha deliziato, nell’ultimo periodo, con diversi manga davvero notevoli di cui avremo modo di parlare nelle prossime settimane. La collana Wasabi è una delle raccolte che ci accingeremo a recensire e che, spero, recuperiate. Se con la Umami collection si esplorava l’horror e l’assurdo, con questa rubrica invece il taglio sembra rivolto alla vita quotidiana, ai momenti sfuggenti e alle vicende che possono coinvolgerci. I due prodotti che oggi recensiremo verteranno proprio su questi punti ma li indagheranno in modo differente, complementare ma comunque esaustivo.
Lo Sfigatto- Nekonaughey
Yusuke Sakamoto, in arte Q-Rais, è l’autore di questo manga a strisce di successo. Il protagonista, come potrete ben intuire dal titolo, è un gattino. Non un semplice gattino che fa le fusa e si beffa dell’umano di turno, bensì un animaletto antropomorfo che è perseguitato dalla sfortuna.
Sapete cosa dice la legge di Murphy? Se qualcosa può andar male, andrà male. Un concetto semplice, molto famoso su internet, che fa da cardine per tutto il fumetto presentato. Il nostro gattino vivrà le sue avventura sapendo che la sfiga sarà sempre lì a rendergli la vita difficile: toast che si rompono quando ci si mette il burro, scatolette che non si aprono lasciandoti la linguetta in mano, delusioni tra immaginazione e realtà. Il povero gattino, però, non sarà solo perseguitato dalla gioia e, di tanto in tanto, avrà qualche successo che però potrebbe avere brutte ripercussioni nel futuro.
La filosofia del manga
L’essenza del manga è, evidentemente, ilare e semplicistica ad un primo livello di lettura, ma appena si elimina questo strato notiamo una filosofia solida e particolare. Lo sfigatto, nonostante le sue disavventure ed i problemi che vive, ha sempre reazioni estremamente pacate. Capita a tutti noi, spesso, di cercare di ripetere le azioni di un grande chef fallendo o di essere in giro senza ombrello in una bellissima giornata che cambia improvvisamente in una tempesta: quello che cambia è il come viviamo queste situazioni di stress. Questo manga ci invita a vivere la nostra quotidianità con più tranquillità e accettare, quando capitano, dei momenti no. Prima o poi avremo successo in ciò che desideriamo!
Un elemento che si coglie dietro la lettura è una profonda conoscenza di internet. L’autore usa molto spesso dei famosi meme o delle situazioni famose tramite video social per descrivere le vicende del gattino. Una tra tutte, che userò come esempio, è il famoso terrore dei gatti per i cetrioli.
Tra le varie strisce saranno presenti anche elementi tipici della cultura e tradizione giapponese. Un profondo complimento va alla scelta editoriale di mettere una pagina a fine fumetto con delle note per aiutare il lettore a capire bene elementi tipici dell’oriente. Assolutamente memorabile invece è la sigla iniziale che descrive perfettamente il mood con cui leggere questo fumetto imperdibile.
Specifiche tecniche
Autore: Q-rais
Editore: Star Comics
Collana: Wasabi
Data di pubblicazione: 06/02/2019
Formato e rilegatura: Brossurato 15 x 21 con cover con alette
Stampa: Interamente a colori.
Pagine: 136
Disponibilità: Amazon
Note dall’appartamento 107
Riuscire a descrivere in poche parole l’essenza di questo fumetto è difficile. Personalmente ho adorato leggere questo manga di Kashiwai perché mi ha letteralmente rapito il cuore. Note dall’appartamento 107 è una raccolta di storie che la protagonista vive. Delirio? fantasia? Vita vissuta? Non si percepisce molto bene cosa viviamo nel susseguirsi di questi racconti, capiamo solo una cosa: hanno un filo comune che avrà il suo culmine nella pagina finale. Interpretare quello che vediamo è fondamentale per estrapolare il messaggio che vuole essere mandato.
Tutto comincia con una porta chiusa. La prima pagina è proprio ciò che blocca il lettore perché sta accedendo in un’ abitazione altrui, simbolo proprio della quotidianità della protagonista. Una volta aperta, la prima storia presenta una doppia pagina piena di piante, di vento e di aeroplanini di carta. Mi soffermo semplicemente su questo per descrivere l’intera metafora che, in solo poche pagine, mi ha fermato dalla lettura per apprezzare la forza narrativa. Il lettore si intrufola nelle vite dei vari protagonisti, le cui caratterizzazioni sono volutamente accennate, con leggerezza. Una porta chiusa ferma lo spettatore, comunicandogli che per accedere deve volerlo e quel che troverà sarà inaspettato. Il vento, le piante, gli aeroplanini indicano lo scorrere del tempo e delle emozioni che si vivranno insieme a chi vivrà le varie vicende.
Punti di vista
Se da una parte il lettore diventa uno spettatore che riflette sulle situazioni vissute e narrate, dall’altra non si può non notare come il punto di vista di “Note dall’appartamento 107” sia completamente diverso da “Lo sfigatto” nonostante siano entrambi della collana Wasabi. Se quest’ultimo raccontava stralci di vita quotidiana del protagonista in relazione a sé stesso e alle sue sfortune, qui abbiamo una narrazione che coinvolge la protagonista in relazione a ciò che le sta attorno. Ci si fermerà più volte a riflettere su come l’ambiente cambi senza che ce ne rendiamo conto, su come una abitudine possa influire sulla nostra vita o, ancora, su come la percezione del dolore cambi da persona a persona. Emblematica è la storia dei telefoni temporali. Se tu avessi la possibilità, tramite un telefono, di parlare in un’epoca differente chi chiameresti? Come ti comporteresti? Cosa diresti? Questo manga pone domande difficili a cui dubito ci sia una risposta esatta.
Il percorso della protagonista non è lineare. Non esiste una linea fissa di narrazione: potenzialmente potremmo anche cominciare da un qualsiasi racconto e arrivare all’ultimo senza seguirne l’ordine. Questa mia visione del manga sembra quasi giustificata nella storia finale, che fa da raccordo a tutte le altre.
Specifiche tecniche
Autore: Kashiwai
Editore: Star Comics
Collana: Wasabi
Data di pubblicazione: 08/05/2019
Formato e rilegatura: Brossurato 15 x 21 con cover con alette
Stampa: Interamente a colori.
Pagine: 168
Disponibilità: Amazon
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