A volte la qualità dei prodotti viene testata involontariamente e nei modi più disparati, spesso sorprendenti. Anni fa era diventato famoso su Youtube lo spot della Lenovo per i suoi ThinkPad, testati con crash test molto divertenti. Oggi invece, o meglio cinque giorni fa, un taiwanese ha mostrato come le Apple AirPods possono sopravvivere ai succhi gastrici, non recare danno agli organi e funzionare dopo la defecazione.
Un ottimo test accidentale
Cos’è successo, esattamente? Una notte, Ben Hsu si è addormentato con le AirPods ancora nelle orecchie. Al risveglio, però, una di esse era misteriosamente scomparsa; qui la tracking feature dell’iPhone si è rivelata estremamente utile, per quanto in grado di confondere il giovane taiwanese. Difatti, il beep lo seguiva ovunque, in qualsiasi stanza della casa. E qui la scoperta finale: l’AirPod mancante era nel suo stomaco.
Ovviamente la prima cosa che ha fatto è stata andare in ospedale per dei raggi, i quali hanno poi confermato la presenza dell’AirPod nel suo corpo. Dolori? Zero. Pericolo per il corpo? A quanto pare no, grazie alla guaina di plastica protettiva. Il dottore che lo ha visitato, Chen Chieh-fan, ha spiegato:
“Grazie della protezione di plastica attorno all’AirPod, il rischio di danneggiare gli organi è molto basso. Una diretta esposizione alla batteria avrebbe invece causato la rottura del suo intestino. Essendo già nel tratto digestivo, l’intervento chirurgico è assolutamente da escludere. Lasceremo il dispositivo al corso naturale.”
L’unico rimedio consigliato (e dato) dai medici è stato un lassativo. E dopo una semplice visita al bagno – del porto in cui lavora – Ben Hsu ha esaminato le feci e trovato con successo l’AirPod mancante. Ancora funzionante e con il 41% di batteria! Una bella pulizia, infine, e Ben Hsu ha potuto riprendere l’utilizzo in coppia delle Apple AirPods.
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