Le origini di Thanos, il titano con l’infinito nel palmo della mano
Endgame è ormai arrivato. Dopo il successo mondiale di Infinity War, l’attesissimo sequel, nonché penultimo film della Fase 3 del Marvel Cinematic Universe, iniziata con Capitan America: Civil War, è finalmente in tutte le sale italiane.
Come tutti ben sanno, Thanos è riuscito nel suo intento. Metà della popolazione è svanita dopo lo schiocco di dita del titano pazzo. Com’è giusto che sia, tutti i fan sono proiettati verso il futuro. Cosa succederà adesso? Come faranno gli Avengers, o ciò che ne è rimasto, a salvare l’Universo e a tornare a prima dello schiocco? Domande lecite, ma con questo articolo vogliamo lasciare da parte le speculazioni e guardare un po’ al passato. Chi è Thanos? Qual è stata la sua storia prima di diventare ciò che ora tutti conosciamo? Se volete scoprire questo e molto altro, restate sintonizzati e godetevi il viaggio alla scoperta delle origini di Thanos il Distruttore.
ATTENZIONE: tutto ciò che leggerete in questo articolo si basa sui fumetti, più precisamente su “L’Ascesa di Thanos” scritto da Jason Aaron e disegnato Simone Bianchi. Le origini e la storia in generale del Thanos del MCU non sono, giustamente, le stesse di quelle fumettistiche, quindi ciò che leggerete è solo per avere un’infarinatura del personaggio e magari per farvi appassionare, se già non lo siete, a ciò che dà vita ai film del MCU.
Ovviamente vi consigliamo caldamente la lettura dell’articolo se l’argomento vi interessa, ma la fruizione intera di un’opera è senza ombra di dubbio un’esperienza unica. Se foste interessati vi lasciamo quindi qui il link per acquistare il fumetto.
Storia editoriale
Prima di narrare le origini fumettistiche del titano pazzo, bisogna fare un breve riassunto sulla storia editoriale del personaggio. Esso infatti fu partorito dalla mente geniale di Jim Starlin che, durante una lezione di psicologia al college, trovò l’ispirazione per la sua creatura. Starlin usò Darkseid e Metron, due personaggi della DC Comics, come fonte di ispirazione per il fisico. Inizialmente Thanos doveva somigliare di più al secondo ma, dopo vari suggerimenti da parte di Roy Thomas, redattore della Marvel, al personaggio venne dato un fisico più massiccio e robusto, simile appunto al citato Darkseid.
Il nome stesso del titano ci fa già intuire che Starlin volesse trasmettere e far arrivare ai lettori quanto il legame passionale tra il titano pazzo e la morte fosse profondo. Infatti, Thanos deriva proprio da Thanatos, la personificazione della Morte nella mitologia Greca.
La prima volta che Thanos ebbe spazio tra le pagine di un fumetto, fu nel numero 55 di Iron Man scritto da Jim Starlin e Mike Friedrich nel lontano febbraio 1973.
Numerose sono state successivamente le apparizioni fumettistiche di Thanos, ma quella più famosa, che rese onore nel migliore dei modi al titano, fu nella Trilogia dell’Infinito, serie di fumetti scritta sempre da Starlin che racconta le gesta di Thanos e la sua ascesa al potere cosmico.
Le Origini di Thanos il Distruttore
Dopo aver parlato brevemente della storia editoriale di Thanos, è giunto il momento di narrare le sue origini.
Figlio di A’lars, alias Mentore, e Sui-San, i primi Eterni a colonizzare Titano, la luna di Saturno, Thanos nacque deforme a causa di una malattia nota come “Sindrome Deviante”. Tale malattia fornì al titano una carnagione di color violaceo con una pelle spessa e robusta, una costituzione molto più massiccia e muscolosa dei suoi conterranei ma soprattutto un’intelligenza senza eguali.
Proprio a causa di questo suo aspetto, sua madre Sui-San, poco dopo il parto, cercò di uccidere l’allora indifeso Thanos, percependo l’immenso potere che avesse tra le mani, ma egli fu salvato dal padre che invece vedeva in lui del bene.
Nonostante la deformazione fisica, il piccolo Thanos riuscì nel migliore dei modi ad integrarsi in una società comunque parecchio pacifica e comprensiva. Egli visse i primi anni della sua vita come ogni normale bambino e si trovava abbastanza in sintonia con il resto degli Eterni, vivendo nel modo migliore i rapporti umani.
Il bambino cresceva e con lui la sua intelligenza. Nonostante il suo aspetto, la gente del suo popolo non aveva motivo di denigrarlo; anzi, era proprio la sua diversità a renderlo interessante agli occhi degli altri bambini in un mondo così tanto monotono, quasi noioso.
Insomma, Thanos viveva la sua vita senza troppe complicazioni, o quasi. Se fino ad allora egli non aveva mai avuto problemi con gli abitanti di Titano, dopo un triste evento la sua vita sarebbe stata ribaltata del tutto.
Il rovescio della medaglia
Durante quegli anni, infatti, Thanos aveva fatto amicizia con una ragazza che, a seguito di una discussione, gli parlò di una grotta dove lei stessa spesso si rifugiava per starsene un po’ da sola e riflettere e dove si vociferava ci fossero pietre preziosissime.
Il titano quindi, insieme ad altri 3 bambini, si recò presso il posto sopracitato per della sana esplorazione scaturita dalla curiosità che ogni bambino conserva dentro di sé. Dopo una breve esplorazione però, il povero Thanos cadde in un burrone e si ritrovò bloccato all’interno della grotta. Dopo tre giorni interi di scavi riuscì a riemergere scoprendo però un’orribile verità: i suoi amici furono divorati da alcuni mostri che vivevano nelle profondità di Titano.
La notizia fece parecchio scalpore tra gli abitanti del pianeta dato che da secoli non si registravano morti di bambini. I pregiudizi verso Thanos non tardarono a venire dato che fu l’unico sopravvissuto, portando la gente a credere che fosse stato lui ad uccidere gli amici scesi con lui.
Mosso dal rancore e dalla rabbia, Thanos si recò ancora una volta nella grotta, ma questa volta non per pura esplorazione, questa volta andò in cerca di vendetta. Uccise ogni mostro che risiedeva là sotto, senza lasciargli vie di scampo, con l’amica che gli aveva parlato della grotta che si godeva il macabro spettacolo.
Quello fu solo l’inizio purtroppo, da lì in poi Thanos non si sarebbe fermato e avrebbe ucciso senza alcun timore. Come dice egli stesso però, non si sarebbe mai più comportato come durante il massacro della grotta dato che egli non agisce irragionevolmente ma con la mente di uno scienziato.
La ricerca infinita della verità
Durante molti anni della sua giovane età, Thanos cercò nelle creature le risposte alle domande che da sempre lo attanagliavano, risposte che non potevano essere date dalle semplici lezioni scolastiche della civiltà in cui viveva. Le cercava nelle urla strazianti delle vittime, nelle fessure della carne, nel loro sangue, ma tutto ciò che otteneva era solamente un corpo ormai deceduto e lacerato dalle ferite causate dal titano che nulla potevano dargli se non un’incessante sensazione di vuoto.
Deluso dalle persone che gli stavano vicine, dalla scienza a cui si era dedicato da sempre, dalla civiltà circostante, Thanos era semplicemente in cerca di risposte che non arrivavano.
Durante la ricerca della verità, l’amica che aveva conosciuto e che gli aveva parlato della grotta stava sempre al suo fianco dandogli consigli, come se sapesse per certo dove cercare ciò che Thanos voleva. Così, la ragazza disse al titano di iniziare a cercare altrove. Non aveva nemmeno iniziato, ciò che desiderava sapere non si trovava lì.
Così, Thanos pedinò due suoi compagni, due innamorati, e li portò sulla sua nave, desideroso di verità che sperava di trovare in essi, come aveva fatto con i corpi degli animali uccisi precedentemente. Leggenda narra che per eoni gli eterni, vissuti in pace, non ebbero conosciuto nemmeno la parola omicidio, finché Thanos non la inventò.
Diciassette furono gli Eterni uccisi, diciassette vittime, principalmente bambini e ragazzi, ma ancora non arrivava nessuna risposta. Thanos capì che non stava realmente cercando delle risposte; no, egli cercava l’amore che non ricevette mai. Non uccideva per trovare risposte, uccideva perché, durante l’atto, riusciva a non sentirsi solo: aveva amore nel cuore e non sapeva a chi darlo. E dove poteva cercare questo amore, se non proprio in sua madre? Così, Sui-San, moglie del Mentore, si ritrovò lì dove periodicamente Thanos portava le sue vittime. Fu lì che perì. La donna non fu più trovata dagli abitanti di Titano, i quali iniziavano a insospettirsi.
L’esilio
Negli anni successivi Thanos scappò da Titano e accettò un umile lavoro sulla nave pirata Horkos, viaggiando per innumerevoli galassie, esplorando pianeti sconosciuti a molti e vedendo l’equipaggio uccidere chi abitava in essi. Thanos non si unì mai ai suoi compagni assassini, lui preferì creare la vita invece di toglierla. Lasciò così dietro di sé numerosi bambini in mano a donne che avrebbe abbandonato dopo poco.
Dopo aver razziato numerosi pianeti, il capitano della Horkos si stancò dell’atteggiamento menefreghista del Titano e lo sfidò in un duello. Dopo aver colpito e ferito il figlio di Mentore però, il capitano venne sconfitto. Fu così eletto Thanos come nuovo capitano della nave.
Successivamente il titano si recò nel suo pianeta natale dove incontrò la sua famosa amica della grotta. Thanos era ancora legato a lei, la desiderava come un uomo desidera il suo vero amore. Egli finì per promettere di esaudire ogni sua richiesta pur di averla come sposa.
La donna richiese di uccidere ogni donna e ogni figlio che il titano avesse lasciato alle spalle durante la sua assenza. Ma non finì lì, la donna voleva sempre di più. Nessuno sa quanti popoli Thanos sterminò, quante vite si prese, solo per amore, solo per speranza di appagare la sua amata.
Ma dove portò tutto ciò? La ragazza gli chiese un ultimo tributo: voleva arrivare a Titano e avere il sacrificio più grande che il titano pazzo potesse fare.
Il tributo
Successe una cosa che però fece entrare quasi in crisi Thanos. Egli scoprì che in realtà il suo equipaggio non poteva vedere la ragazza che gli tenne compagnia sin dalla giovinezza, credendo che il titano fosse semplicemente pazzo e che il più delle volte parlava semplicemente a qualcosa creato dalla sua mente perversa. La donna in realtà non era altro che Lady Morte, entità dotata di poteri inimmaginabili, la quale conosceva già a cosa fosse destinato Thanos prima ancora che nascesse e fu il motivo per cui stese insieme a lui per tutto questo tempo.
Il titano, preso dall’ira e dalla sensazione di essere stato schernito, dirige la Horkos verso il suo pianeta natale, pronto per bombardare ed eliminare ogni essere vivente, e così fu. Migliaia di persone persero la vita durante il primo bombardamento, senza preavviso, senza possibilità di comprensione. Chi non morì subito, invece, capí cosa stava accadendo; capirono che Thanos, figlio di Titano, era tornato a casa.
Così Thanos scese dalla sua nave, portando con sé solo l’odio verso il suo popolo e la sua amata, sempre pronta per spronarlo a non lasciare nemmeno un abitante in vita.
Fu lì che il titano si trovò faccia a faccia con suo padre, faccia a faccia con il suo passato, con ciò che era prima di diventare così, pronto ad uccidere quella piccola parte di sé che forse ancora giaceva in lui e che lo teneva ancorato al suo popolo, ma che scelse di abbandonare per amore.
I due si trovarono nel laboratorio di A’lars dove Thanos decise di sposare Lady Morte. Il padre cercò in ogni modo di far capire al figlio che non esisteva nessuna donna, se non quella creata dalla sua immaginazione. Utilizzò strumenti sofisticatissimi, analizzando la stanza e mostrando al figlio che lì dentro si trovavano solamente un padre ormai rassegnato e un figlio divorato dalla follia e da un amore morboso per una donna creata dalla sua mente malata. Ma Thanos non ne volle sapere nulla e continuò per la sua strada, lasciando dietro di sé una scia di morte e distruzione.
Così, ogni ciclo solare, Thanos il distruttore, figlio di Mentore, fa visita al suo pianeta natale per rimembrare i tempi in cui un giovane ragazzo riusciva ancora ad amare. Numerose sono state successivamente le conquiste di Thanos il Titano Pazzo e nessuno sa quante vite si prese, ma una cosa è certa: ogni sua avventura, ogni sua azione, l’ha fatta da solo, senza nessuno accanto.
Questa, signori e signore, era la storia di un titano pazzo, pronto a far qualsiasi cosa per amore, anche eliminare metà universo, solo per appagare i desideri della sua amata. E voi cosa ne pensate del personaggio ideato da Starlin? Conoscevate le sue origini? Fatecelo sapere con un commento!
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