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AGCOM approva le regole per un nuovo sistema di verifica dell’età: le aziende dovranno adeguarsi entro sei mesi

In Italia sta per cambiare radicalmente il modo in cui gli utenti accedono ai contenuti sensibili sul web. L’AGCOM ha infatti approvato con la delibera 96/25/CONS le nuove modalità operative per la verifica della maggiore età online, nell’ambito del Decreto Caivano, ovvero la legge 159 del novembre 2023. L’obiettivo è quello di tutelare concretamente i minori dai rischi legati alla fruizione di contenuti inappropriati, in particolare quelli a sfondo pornografico o violento che oggi sono spesso accessibili con un semplice click sul classico “Confermo di avere più di 18 anni”.

Il nuovo sistema di verifica dell’età

Il nuovo sistema non renderà questi contenuti facilmente accessibili, in quanto strutturato in modo molto più rigoroso con l’introduzione di un modello in due fasi: identificazione e autenticazione. Questi saranno effettuati attraverso dei soggetti terzi indipendenti, autorizzati e certificati, che avranno il compito di fornire la “prova dell’età” senza però raccogliere o condividere dati personali dell’utente, che saranno tutelati da un meccanismo di doppio anonimato. Chi accede al contenuto non sarà dunque associato all’identità anagrafica.

AGCOM

Tra le soluzioni pratiche previste, c’è l’utilizzo di app dedicate già presenti su molti dispositivi (ad esempio i digital wallet o le applicazioni di identità digitale), tramite le quali si potrà generare un token o certificato digitale che attesta il superamento della soglia di età richiesta, senza dover fornire nome, cognome o data di nascita. Oltre ai siti con contenuti sensibili, questo meccanismo potrà essere usato anche in altri contesti che richiedono verifica anagrafica, ma il rischio che esso possa essere aggirato anche da strumenti come le VPN c’è.

AGCOM ha impostato il provvedimento seguendo criteri di neutralità tecnologica, proporzionalità, inclusività e rispetto dei diritti individuali, prevedendo anche la formazione degli utenti e un sistema efficace di gestione dei reclami. Il testo non solo ha ricevuto il parere favorevole del Garante Privacy e il contributo della Commissione europea, ma è anche stato protagonista di una consultazione pubblica che ha coinvolto istituzioni, associazioni di categoria e piattaforme digitali.

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Le piattaforme e i siti avranno sei mesi di tempo per adeguarsi alle nuove regole, e in caso di evoluzioni normative europee, l’AGCOM potrà aggiornare il provvedimento per garantire coerenza con il possibile nuovo quadro normativo.

Leggi anche La pirateria prolifera sulle piattaforme di e-commerce: l’allarme di Agcom.

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Yoel Carlos Schincaglia

Yoel Carlos Schincaglia

Nato il 14 febbraio 1997 a Bentivoglio, in provincia di Bologna. Grande appassionato principalmente di anime, poi anche di videogiochi e manga. Credo nella canzone che ho nel cuore!

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