Blizzard torna all’attacco con un’aggiunta che promette di riscrivere le regole dell’esperienza competitiva di Overwatch 2: Stadium. Non è solo una modalità, è un nuovo campo di battaglia permanente che mescola tensione, strategia e costruzione del personaggio in un formato al meglio dei 7 dove ogni round conta davvero. A partire dal 22 aprile 2025, con il lancio della Stagione 16, i giocatori si troveranno immersi in scontri intensi tra squadre da cinque, in un contesto dove ogni dettaglio fa la differenza: dalla scelta iniziale del proprio eroe, alle modifiche radicali del proprio stile di gioco tramite potenziamenti e modificatori.
Stadium rompe gli schemi classici della formula competitiva introducendo la prospettiva in terza persona come default, presentata abbondantemente nel trailer gameplay dedicato e nel post sul blog ufficiale. Una mossa azzardata, ma studiata per dare ai player una maggiore consapevolezza della battaglia in tempo reale, soprattutto in presenza di eventi visivamente caotici come ondate di lava, raggi orbitanti e abilità clonate. Tuttavia, resta sempre disponibile il ritorno alla visuale tradizionale in prima persona.
Si gioca con composizione fissa (1 Tank, 2 DPS, 2 Supporti), ma rispetto a Overwatch 2 tradizionale, la modalità Stadium si apre con 17 eroi selezionabili rispetto ai 42 totali attualmente giocabili, ma la promessa di Blizzard è quella di avere un roster in continua espansione, con le nuove stagioni che, idealmente, introdurranno gli eroi conosciuti con i rispettivi set di abilità innovativi e caratteristici di questo nuovo sistema. Per cominciare, gli eroi saranno:
- Tank: D.Va, Regina dei Junker, Orisa, Reinhardt e Zarya
- DPS: Ashe, Cassidy, Genji, Mei, Reaper e Soldato 76
- Supporti: Ana, Kiriko, Juno, Lucio, Mercy e Moira
Ogni round è un’occasione per guadagnare Stadium Cash, la valuta interna da investire in potenziamenti. Questi si dividono in due categorie: gli Item, divisi per rarità e applicabili universalmente o in modo esclusivo; e i Power, modificatori unici e permanenti che trasformano radicalmente l’approccio al gameplay, tra semplici potenziamenti alle statistiche, a vere e proprie modifiche alle abilità. Esempi iconici? Reinhardt che vola con la sua carica o con il suo Dardo di Fuoco che lascia ondate di lava a terra, Kiriko che si sdoppia in battaglia, Ana che lancia un micro nano-boost sull’intero team.

Strategia, potenziamenti e ranking: grosse novità su Overwatch 2
Nei Round 1, 3, 5 e 7 è prevista una fase strategica nella Armory, dove si possono equipaggiare fino a sei item e scegliere con attenzione i Power. Sfruttare le proprie risorse guadagnate durante la partita, come suggerito da Aaron Keller, è un must-do, in quanto è inutile tenersi da parte le monete ed è possibile sfruttarle ogni round, dato che esettare o vendere gli oggetti equipaggiati restituisce in completezza il loro valore in Stadium Cash. A supporto dei nuovi arrivati, il sistema propone build predefinite per ogni eroe, così da offrire punti di partenza ispirati a stili di gioco specifici, ma anche libertà totale di personalizzazione per i veterani.



L’economia interna, basata sullo Stadium Cash, premia non solo le performance individuali, ma anche le eliminazioni di nemici “taggati” come minacce attraverso un sistema di taglie. Questi bonus extra rappresentano una chiave importante per ribaltare una partita in bilico. A livello di ambientazioni, Stadium parte con nove mappe che reinterpretano le modalità Control, Push e Clash con regole personalizzate. Tra le mappe troviamo Gibilterra, Hanaoka e Colosseo, ma ognuna di esse, seppur conosciute, potrebbe vantare o di novità estetiche, oppure di una zona completamente nuova, adattata per esempio per la modalità Push. La varietà è assicurata, e nuove arene verranno introdotte regolarmente per mantenere alta la freschezza.

Non manca, infine, un sistema di ranking competitivo indipendente. Ogni stagione ricomincia da zero, portando tutti nella Rookie League e spingendo alla scalata verso l’ambita All-Star League. A ogni progresso corrispondono ricompense esclusive, tra cui skin epiche stagionali e varianti di armi. Per chi riuscirà a distinguersi sin da subito, Blizzard ha riservato la skin “All-Stars Juno”, disponibile solo durante la prima stagione di Stadium. Con un mix di tensione adrenalinica, personalizzazione avanzata e premi esclusivi, Stadium non è solo un’aggiunta, ma un cambio di rotta per Overwatch 2, che cerca così di riscoprire la sua anima competitiva attraverso una formula fresca e coraggiosa.

Il debutto di Stadium si inserisce in un momento cruciale per il titolo, il cui sviluppo recente ha suggerito una graduale transizione verso una piattaforma live service più flessibile e meno vincolata al concetto di sequel. Rimuovere il “2” dal titolo, come ipotizzato recentemente, diventerebbe un gesto simbolico che trova concretezza proprio in iniziative come questa: modalità sempre attive, contenuti stagionali ricorrenti, e un ecosistema competitivo più profondo e autonomo.
Stadium infatti si presenta come un ambiente competitivo a sé stante, con le sue regole e i suoi eroi potenziati, che va a ridefinire l’identità stessa di Overwatch nel 2025. Tutto questo si unisce all’introduzione della nuova eroina Freja, svelata di recente in un trailer di gameplay, a ulteriore dimostrazione dell’impegno di Blizzard nel voler mantenere vivo e stimolante il proprio universo. L’obiettivo? Offrire ai giocatori un campo di battaglia dove l’evoluzione dell’eroe si intreccia con l’evoluzione del gioco stesso.
