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Kingdom Come: Deliverance 2 spinge sul realismo: debutta la Hardcore Mode

Nel secondo capitolo della saga medievale firmata Warhorse Studios, la parola d’ordine sembra essere “immersione totale”. Kingdom Come: Deliverance 2 ha infatti appena accolto una modalità Hardcore che riscrive le regole dell’esperienza di gioco, togliendo ogni comfort moderno e gettando il giocatore in un medioevo sporco, affamato e spietatamente realistico. Una modalità che non si limita a rendere tutto “più difficile”, ma che modifica radicalmente il modo di affrontare la partita.

Dimenticare la propria posizione sulla mappa sarà solo l’inizio. Nella modalità Hardcore, il giocatore non avrà accesso a viaggio rapido, bussola o indicatori salvavita. Per orientarsi nel mondo di gioco, bisognerà fare ciò che farebbe un uomo qualunque nel quindicesimo secolo: chiedere indicazioni. Gli NPC diventano dunque una fonte essenziale di informazione, e sarà possibile imbattersi in viandanti o contadini lungo la strada per sapere dove ci si trova.

Karel Kolmann, senior game designer di Warhorse, ha spiegato che il team non si è limitato a riprendere le sfide viste nel primo capitolo. “Abbiamo mantenuto solo un paio dei vecchi tratti negativi e poi ne abbiamo creati di nuovi per proporre una sfida completamente diversa.” L’obiettivo non è solo spingere i giocatori ai limiti, ma calarli con maggiore fedeltà nella vita medievale. “È una questione di immersione,” afferma Kolmann.

kingdom come deliverance 2 hardcore mode

Tratti negativi nella modalità di Kingdom Come Deliverance 2: il mondo brutale di Henry

Nella modalità Hardcore, il giocatore non inizia la partita come un eroe, ma come un uomo già afflitto da menomazioni o disturbi: i tratti negativi scelti a inizio partita plasmeranno l’intero approccio al gameplay. C’è Bad Back, che limita il peso trasportabile; Somnambulant, che provoca episodi di sonnambulismo con risvegli in luoghi sconosciuti; oppure Hangry Henry, una versione ancor più affamata del protagonista, ossessionata dal cibo.

Queste condizioni vanno a interferire con ogni aspetto del gioco, dalla gestione dell’inventario al ciclo giorno-notte, passando per l’approvvigionamento di risorse, i viaggi e i combattimenti. Warhorse vuole obbligare il giocatore a entrare nella mente e nel corpo di Henry, un uomo non perfetto in un mondo imperfetto. Nessuna concessione, nessuna scorciatoia, solo sopravvivenza e ingegno. A margine di questa importante aggiunta, è stato anche reso disponibile come DLC il Gallant Huntsman Kit, precedentemente incluso nell’edizione Gold del gioco. Un’aggiunta cosmetica, certo, ma che ben si sposa con l’estetica cruda e artigianale del mondo creato da Warhorse.

Kingdom Come: Deliverance 2, accolto con entusiasmo da critica e pubblico, viene descritto da molti come un titolo sporco, duro e intransigente, ma anche brillante nella sua capacità di rimanere fedele alla visione originale, con un realismo invidiabile, sottolineato anche nella nostra recensione. La modalità Hardcore sembra proseguire esattamente su questa linea, spingendo i limiti del realismo e dell’immedesimazione. Una sfida per pochi, ma un’esperienza che può trasformare una semplice partita in una vera odissea medievale.

kingdom come deliverance 2 soldato

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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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