Il Giappone è da sempre conosciuto per aver una popolazione con una forte cultura civica, che spesso impressiona le persone negli altri paesi del mondo. Essa è tornata ancora una volta al centro dei riflettori a seguito di uno sfortunato incidente che ha reso caselli autostradali praticamente fuori uso per circa un giorno e mezzo.
Nel paese del Sol Levante i guasti ai caselli autostradali sono rari, e di recente ne è stato vittima il sistema di pedaggio nazionale del paese, che ha lasciato i guidatori impossibilitati a pagare i pedaggi. I funzionari si sono ritrovati a rimuovere le barriere per permettere agli automobilisti di passare in maniera completamente gratuita in assenza di altre soluzioni, e hanno chiesto agli interessati di pagare il pedaggio in un secondo momento online, credendo nella loro buona volontà.

24 mila giapponesi hanno pagato il pedaggio online: un’altra dimostrazione del senso civico del paese
Alcuni si sarebbero potuti aspettare che gli automobilisti si sarebbero approfittati del guasto ai caselli per non pagare, dimostrando un menefreghismo che avrebbero portato a perdite di milioni di yen per le autostrade, e invece non è andata così. Il caso ha infatti riportato a galla il grande senso civico che spesso contraddistingue il popolo giapponese, in quanto 24.000 persone hanno deciso di soddisfare le richieste dei funzionari pagare il pedaggio online senza fare storie.
Questo episodio è diventato in pochi giorni un simbolo della cultura civica giapponese, dove il rispetto delle regole non è solo una questione di legalità, ma un riflesso dell’identità nazionale. Mentre il mondo discute di sicurezza digitale, automatismi e sorveglianza, in Giappone basta una richiesta gentile di alcuni funzionari per ottenere ciò che altrove richiederebbe imposizioni.
Il messaggio che arriva è chiaro: costruire una società basata sulla fiducia è possibile. Non si tratta solo di norme o infrastrutture, ma di persone che scelgono la correttezza anche quando nessuno le osserva o le premia. In tempi in cui la digitalizzazione accelera e la disumanizzazione dei servizi è dietro l’angolo, questo episodio ricorda che la più grande risorsa di un Paese resta sempre il suo capitale umano.
