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4chan: blackout totale del sito a seguito dell’attacco hacker più pesante della sua storia

La rete non dimentica, ma può essere messa in silenzio. È quanto sta accadendo a 4chan, uno degli imageboard più famigerati e discussi della storia di internet, che il 15 aprile 2025 è stato messo offline in seguito a un attacco hacker devastante. Non un semplice down momentaneo, ma un’infiltrazione profonda che ha messo a nudo l’infrastruttura tecnica del sito e, cosa ancor più grave, i dati personali di migliaia di utenti e membri dello staff.

Il cuore dell’attacco? Accesso diretto al server host tramite shell, una compromissione che ha permesso al responsabile di ottenere, e successivamente diffondere, non solo il codice sorgente della piattaforma, ma anche informazioni sensibili legate agli utenti registrati e al team di moderazione, con la prova di questa possibilità condivisa su Imgur. Secondo Engadget e The Daily Dot, tra le informazioni trapelate figurano indirizzi email appartenenti a domini .edu e .gov, un dettaglio che accende un faro inquietante sulla natura e la provenienza di parte dell’utenza del sito.

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Un’altra rivelazione che ha sollevato non poca indignazione è l’esistenza di strumenti interni riservati ai moderatori: questi tool, stando agli screenshot trapelati, permetterebbero di monitorare in tempo reale la posizione geografica, l’indirizzo IP e altri dati di navigazione degli utenti, notoriamente anonimi all’esterno.

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Oltre i meme: la crisi di 4chan

A confermare l’azione, apparsa prima come semplice malfunzionamento tecnico, è bastato un messaggio sbeffeggiante: “U GOT HACKED”, comparso su una pagina precedentemente disattivata del sito. Stando alle indiscrezioni dei social, l’attacco è stato rivendicato indirettamente da un gruppo noto come Soyjak Party, una comunità nata dalle ceneri del board /qa/ di 4chan, bannato nel 2020. Questo scisma interno ha dato il via a una rivalità tossica tra 4chan e Soyjak.st, culminata nel presunto attacco battezzato dai suoi autori “Operation Soyclipse”.

Soyjak Party non è un’entità casuale: è composta da ex utenti di 4chan, in particolare del board /qa/, che per anni ha vissuto ai margini della piattaforma prima di essere chiuso. Il sentimento comune era che 4chan avesse perso il suo spirito, trasformandosi in qualcosa di più simile a Reddit. Una degenerazione, a detta loro, causata dalla moderazione sempre più stringente e da una cultura che, paradossalmente, aveva cominciato a censurare sé stessa. Lo sfogo, quindi, è stato violento.

4chan è stato molto più di una semplice piattaforma anonima. Ha dato origine a fenomeni culturali globali, meme virali, movimenti politici e… una lunga lista di polemiche. In un contesto come quello attuale, in cui la sicurezza digitale e la privacy sono diventati terreni di scontro critico, questo attacco ha il sapore di un punto di rottura. Kevin Beaumont, ex analista senior per la threat intelligence di Microsoft, ha commentato la situazione descrivendola come un “comprehensive own”, ovvero una compromissione completa che coinvolge database SQL, codice sorgente e accesso shell.

Secondo lui, 4chan potrebbe rimanere offline per un periodo significativo, se non addirittura indefinito. E non è solo una questione tecnica: la perdita di credibilità, la fuga di dati e la violazione della presunta anonimicità potrebbero costituire un colpo troppo duro da assorbire anche per una piattaforma abituata a sopravvivere tra le fiamme del caos online. L’impatto dell’hack, per quanto non paragonabile al leak Rockstar del 2022 che rivelò dettagli su GTA 6, rappresenta un evento simbolico e strutturale.

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La diffusione dei nomi di chi ha acquistato abbonamenti premium, insieme a un elenco di 218 moderatori, scardina la retorica dell’anonimato radicale su cui si fondava l’identità di 4chan. E ora, nel silenzio digitale che ha inghiottito il sito, si apre una riflessione più ampia su cosa significa essere “liberi” nel cyberspazio e fino a che punto quella libertà fosse davvero garantita. Che questo rappresenti la fine di un’era o l’inizio di un nuovo ciclo resta da vedere. Ma se 4chan tornerà online, lo farà inevitabilmente trasformato.

4chan hacked

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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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