Dr Commodore
LIVE

Meta: come opporsi alla decisione di raccolta e utilizzo dei dati europei per l’addestramento AI

Nuovi passi nell’universo dell’intelligenza artificiale generativa stanno venendo mossi da Meta in questo momento, con l’azienda che si appresta a toccare da vicino il vissuto digitale di milioni di utenti europei. L’azienda, infatti, ha avviato un processo di raccolta e utilizzo dei contenuti pubblici condivisi dagli adulti sulle sue piattaforme per addestrare i suoi modelli linguistici.

La direzione è chiara: un’intelligenza artificiale capace di decifrare il sarcasmo francese, comprendere le inflessioni dialettali italiane, cogliere l’umorismo britannico e interpretare l’ironia scandinava, come primi esempi di comprensione. Questo significa un salto qualitativo non solo nel linguaggio, ma anche nelle modalità con cui l’AI potrà generare risposte più umane e localizzate nei testi, nei video e perfino nell’elaborazione delle immagini.

Per raggiungere questo livello di accuratezza, Meta ritiene indispensabile far dialogare i suoi modelli con il linguaggio reale usato ogni giorno dagli europei, nei luoghi digitali dove vivono, commentano, scherzano e si confrontano. Ma questo approccio, pur rispettando formalmente le regole, ha inevitabilmente sollevato interrogativi sul piano etico e sulla protezione dei dati personali.

meta ai europea

Obiettare è possibile: Meta offre una soluzione per tutelarsi

Meta, consapevole della delicatezza dell’operazione, ha predisposto un sistema di avvisi personalizzati destinati agli utenti dell’UE. A partire da questa settimana, le persone cominceranno a ricevere notifiche all’interno delle app e via email, in cui si spiega chiaramente quali dati saranno raccolti, perché verranno utilizzati e in che modo questo potrà migliorare l’esperienza d’uso complessiva. Il fulcro di questa comunicazione è la possibilità di opporsi: ogni utente ha il diritto di negare l’uso dei propri contenuti pubblici per scopi di addestramento AI, attraverso un modulo dedicato facilmente accessibile e compilabile disponibile a questo indirizzo. Meta garantisce che tutte le opposizioni, passate e future, verranno rispettate.

Importante sottolineare che i messaggi privati tra amici e familiari, così come ogni contenuto proveniente da account di minorenni, sono esclusi da questa raccolta. L’azienda ha messo in pausa il progetto fino a quando non ha ricevuto il via libera del Comitato europeo per la protezione dei dati (EDPB), ottenuto lo scorso dicembre. Da quel momento è stato riattivato il dialogo con l’autorità irlandese per la protezione dei dati (IDPC), per garantire che ogni passaggio fosse pienamente conforme alle normative europee.

Meta non è sola in questo approccio, con Google e OpenAI che hanno già integrato dati europei nei rispettivi sistemi, ma con meno trasparenza a detta della multinazionale di Menlo Park. In un panorama tecnologico che si muove sempre più velocemente verso una dimensione guidata da AI generativa, la possibilità di esercitare un controllo attivo sui propri dati pubblici rappresenta una leva fondamentale per ridefinire i confini tra innovazione e autodeterminazione digitale.

opporsi meta ai

Leggi anche: Il Fisco italiano avanza maxi richieste IVA a Meta, X e LinkedIn a fine di un’indagine per frode

Articoli correlati

Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

Condividi