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Revolut: multa salata da 3,5 milioni di euro dalla Banca di Lituania, riflettori sui controlli interni

Una sanzione da 3,5 milioni di euro scuote Revolut e rilancia il dibattito sulla solidità dei controlli interni delle grandi fintech. A infliggerla è stata la Banca di Lituania, autorità regolatrice europea per l’azienda britannica, che ha evidenziato una serie di gravi mancanze nel monitoraggio delle relazioni commerciali e delle transazioni effettuate dai clienti. Una sanzione storica, la più alta mai imposta a Revolut, che riporta sotto i riflettori una realtà da tempo al centro di attenzioni contrastanti tra innovazione e opacità operativa.

Stando a quanto riportato da flagright, nel mirino degli ispettori lituani ci sono in particolare le falle nei sistemi antiriciclaggio, che avrebbero portato a una mancata identificazione di operazioni sospette. La banca centrale ha parlato esplicitamente di “violazioni” che hanno minato la capacità dell’azienda di rilevare in modo efficace comportamenti anomali da parte dei suoi utenti. Una carenza non da poco per una realtà che, con la licenza bancaria europea ottenuta nel 2021, è autorizzata a operare come una vera banca in tutta l’UE.

Revolut

Reputazione sotto pressione per Revolut

Non è la prima volta che Revolut finisce nel mirino delle autorità. Già nel 2022 era stata colpita da una sanzione da 70 mila euro, sempre dalla Banca di Lituania, per non aver depositato i bilanci nei termini stabiliti. Ma il vero colpo alla credibilità arriva nel marzo 2023, quando la società di revisione BDO solleva dubbi importanti sulla veridicità delle entrate di Revolut per l’anno 2021. Secondo quanto dichiarato, ben tre quarti dei ricavi, per un valore di quasi 550 milioni di euro, non potevano essere verificati con certezza, a causa di criticità legate alla progettazione del sistema informatico.

Un campanello d’allarme che ha contribuito a rallentare anche il processo di approvazione della licenza bancaria nel Regno Unito, fermo da oltre tre anni. Nonostante una valutazione stellare da 45 miliardi di dollari, Revolut continua a faticare nel convincere le autorità britanniche della propria affidabilità strutturale, anche a causa di passaggi poco trasparenti e un percorso spesso segnato da improvvisazioni gestionali.

La risposta ufficiale dell’azienda, tuttavia, prova a contenere i danni. In un comunicato, Revolut ribadisce il proprio impegno a rispettare i più alti standard normativi, sottolineando di aver avviato azioni correttive e di aver collaborato con le autorità per risolvere le criticità riscontrate. La multa, infatti, è frutto anche di un accordo amichevole con la Banca di Lituania, segnale di una volontà, almeno formale, di voltare pagina. Ma in un settore in cui la fiducia degli utenti e dei mercati è tutto, il prezzo della trasparenza, o della sua mancanza, rischia di diventare ben più alto di una sanzione milionaria.

carta revolut

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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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