Non è servito molto tempo perché Devil May Cry, la nuova serie animata targata Netflix, confermasse tutto il suo potenziale. A soli sette giorni dal debutto della prima stagione, composta da otto episodi rilasciati in blocco, è già ufficiale il rinnovo per una seconda stagione, grazie a un post sui profili ufficiali. Una notizia che, seppur arrivata in tempi record, non sorprende più di tanto, considerando l’accoglienza e soprattutto l’interesse da parte del pubblico e le premesse dichiarate in fase di produzione: quella di dar vita a una saga animata con più stagioni.
Lo show ha infatti fatto subito breccia tra i fan della storica saga videoludica di Devil May Cry, trasportando lo stile graffiante, l’azione frenetica e l’iconico sarcasmo di Dante in un formato che non tradisce le atmosfere originali. Le recensioni parlano chiaro: su piattaforme come IMDb ha già raccolto oltre 10.000 valutazioni, attestandosi su una media di 7.6 su 10. Molti utenti hanno assegnato punteggi tra l’8 e il 10, sottolineando come l’adattamento riesca a restituire in modo fedele tanto l’universo narrativo quanto la personalità tagliente del protagonista, ai quali si aggiunge una trama che, tutto sommato, è piaciuta.

La serie di Devil May Cry ha margini per crescere
L’ottimo esordio di Devil May Cry su Netflix non solo dimostra l’efficacia della trasposizione animata, ma apre anche nuove strade per l’ampliamento del franchise in una chiave più narrativa. La prima stagione funge infatti da punto d’ingresso in un mondo che ha ancora molto da raccontare, e il finale aperto lascia intuire che la prossima stagione riprenderà da lì, continuando l’arco narrativo senza soluzione di continuità. La struttura seriale si presta perfettamente a sviscerare aspetti secondari della lore, approfondire la psicologia dei personaggi e ampliare il pantheon di demoni e antagonisti.
È interessante notare come la serie riesca a mantenere l’equilibrio tra la componente action, l’ironia nera tipica della saga e una cura visiva che non rinuncia a momenti di pura esaltazione visiva. Il tutto orchestrato con una regia dinamica e uno stile grafico capace di richiamare le suggestioni gotiche e metropolitane che hanno reso celebre la serie originale, nonché una colonna sonora stellare che include brani di gruppi e artisti come Evanescence.
La seconda stagione, dunque, rappresenta una conferma e anche un’opportunità: quella di consolidare la serie come punto di riferimento nel panorama delle trasposizioni anime dei videogiochi, un ambito che negli ultimi anni ha visto prodotti di qualità crescente. Se le prossime stagioni riusciranno a mantenere, e magari superare, il livello raggiunto dal primo blocco di episodi, Devil May Cry potrebbe imporsi come una delle serie animate di punta di Netflix.
