Al mondo ci sono diverse tribù che vivono in maniera isolata dal resto del mondo, e forse la più pericolosa è quella che vive sull’isola di North Sentinel. Battezzati “Sentinellesi“, gli abitanti della piccola isola del Mar Indiano sono da millenni isolati dal resto del mondo e ci tengono a rimarcare il loro status ogni qualvolta che qualche sventurato finisce volente o nolente sull’isola a suon di frecce e asce.
Negli anni diverse persone sono rimaste uccise dagli assalti dei Sentinellesi, tra cui anche il missionario americano Josh Allen Chau. Persino le autorità indiane considerano illegale avvicinarsi all’isola a meno che non si svolgano ricerche antropologiche, per evitare che qualcuno non autorizzato decida di attraccare su di essa rischiando di venire ucciso o di scatenare delle epidemie sull’isola, considerato che a causa dell’isolamento, gli isolani non posseggono gli anticorpi che li proteggano da malattie infettive che noi consideriamo comuni.
Uno youtuber ha messo piede sull’isola di North Sentinel, ma per fortuna non è stato attaccato dai sentinellesi
Purtroppo diverse persone hanno comunque tentato la pazza impresa di mettere piede sull’isola, con il tentativo più recente compiuto dallo youtuber ucraino-americani Mykhailo Viktorovych Polyakov di 24 anni. Il ragazzo non solo ha attraccato sull’isola, ma ha tentato ripetutamente di attirare l’attenzione dei sentinellesi con un fischietto, una mossa davvero incauta anche se per fortuna non ha generato alcuna risposta.
Polyakov è rimasto su Noth Sentinel per circa un’ora e ha ripreso le sue azioni con una GoPro. Prima di lasciare le coste dell’isola, ha lasciato sulla spiaggia come regali od “offerte” una noce di cocco e una Diet Coke, che a quanto pare sono state ampiamente ignorate.
Lo youtuber è stato successivamente fermato dalle autorità indiane, alle quali ha dichiarato di essersi recato sull’isola perché attratto dalle sfide estreme e la passione per le avventure, che in passato l’hanno spinto ad andare nell’Afghanistan governato dai talebani e a fotografare la tribù dei Jarawa, anch’essa protetta come i Sentinellesi. L’udienza in tribunale è attesa per il 17 aprile, dove si saprà se Polyakov potrà tornare a casa o dovrà scontare una pena di 5 anni in un carcere indiano.
