A differenza di tanti altri paesi del mondo, in Giappone la Nintendo Switch 2 è stata accolta con delle reazioni più che positive su X/Twitter. I giocatori occidentali si stanno lamentando dei prezzi altissimi scelti da Nintendo, in Giappone i fan sono contenti del fatto che l’azienda abbia realizzato una versione della console utilizzabile soltanto dagli utenti giapponesi, contraddistinta da un prezzo di listino di circa 50 mila yen (circa 300 euro), inferiore ai prezzi europei e statunitensi. Inoltre diversi negozi giapponesi stanno attuando delle vere e proprie operazioni anti-bagarini che in Occidente sarebbero forse criticate, o almeno questo è quello che pensa lo youtuber giapponese Shuhei Kondo.
Uno youtuber giapponese ci spiega perché la console è così amata in Giappone
Poco dopo il Direct dedicato alla console, Shuhei ha realizzato un video intitolato “Why Japan Loves Swtich 2 (And The West Don’t)” dove illustra le reazioni degli utenti giapponesi alla console, tutte estremamente positive (cosa che l’ha stupito visto il recente clima nella community videoludica giapponese dovuto all’uscita di Assassin’s Creed Shadows).
Nella parte iniziale del video mostra un filmato preso in un negozio di elettronica, Yodobashi Camera, in cui un dipendente chiede a una persona in fila di rivelare il prodotto che vuole acquistare, per poi mandarla fuori dal negozio per mancata risposta. Shuhei ha spiegato che in Giappone c’è un problema serio con i bagarini, i quali sono soprattutto stranieri che vogliono approfittare dei prezzi ridotti di certi prodotti, e che i negozi chiedono ai clienti cosa vogliono acquistare proprio per scovare i potenziali disonesti.
I giapponesi apprezzano che i negozi proteggano in questo modo gli acquirenti nel paese, e che Nintendo abbia realizzato una console pensata soprattutto per loro. Infatti il ragazzo spiega poi che in un certo senso le decisioni del colosso di Kyoto sono un po’ da partiti politici di destra, ma rappresentano anche quello che le persone giapponesi vorrebbero dall’attuale governo guidato dal primo ministro Shigeru Ishiba, che è stato più volte criticato per essere troppo dolce nei confronti degli stranieri.
