Dr Commodore
LIVE

Sony e le IP dimenticate: per il pubblico, la rinascita sta nel darle in licenza a terze parti

L’universo PlayStation è pieno di mondi abbandonati, giochi che un tempo avevano un seguito di fan accaniti e che oggi giacciono in letargo, intrappolati in cataloghi polverosi. Ma secondo una fetta sempre più ampia della community, il modo migliore per far tornare in vita queste IP Sony dimenticate non sarebbe un ritorno in grande stile da parte dell’azienda stessa, bensì una cessione strategica: dare queste IP in licenza a editori di terze parti, come Bandai Namco, per vederle rinascere con nuove forme e, magari, su più piattaforme.

A dirlo non è solo qualche utente nostalgico, ma un vero e proprio sondaggio organizzato da Push Square, che ha coinvolto oltre 1.200 giocatori. Il 72% di chi ha votato si è detto favorevole all’idea di vedere le IP “morte” di Sony passare in mano a team esterni, capaci di rilanciarle su PS5, ma anche su PC, Nintendo Switch e magari Xbox. Solo l’11% si è dichiarato contrario o indifferente, ritenendo che Sony dovrebbe gestire tutto internamente o che non valga nemmeno la pena rispolverare quei nomi dimenticati. Ecco i risultati precisi alla domanda “Vorreste che Sony desse in licenza alcune delle sue IP dimenticate?”:

  • Si, Sony non sta facendo nulla al momento con esse: 72%
  • Hmm, forse, dipende dal gioco e dalle circostanze: 17%
  • No, Sony dovrebbe approfittarne e rilanciarle internamente: 9%
  • No, questi giochi hanno avuto il lo tempo, andiamo avanti: 1%
  • Non so o non mi interessa: 2%
image 17

Da Gravity Rush a WipEout: le glorie Sony che meritano una seconda occasione

La lista dei titoli citati nel dibattito è lunga e piena di nomi che hanno segnato epoche diverse della storia PlayStation. Gravity Rush, ad esempio, è ancora oggi uno degli action più originali della line-up PS Vita e PS4, con il suo gameplay basato sulla manipolazione della gravità. Soul Sacrifice, con il suo tono cupo e il gameplay cooperativo, aveva gettato le basi per esperienze che oggi potrebbero prosperare nell’era dei live service e dei giochi a stagioni.

Poi ci sono le leggende degli anni 2000: WipEout, simbolo del racing futuristico con una fanbase devota; MotorStorm, sinonimo di adrenalina su sterrato; Twisted Metal, che ha appena ricevuto una serie TV, ma che da troppo tempo manca dal mondo videoludico; e ancora The Getaway, Cool Boarders e persino il folle Tokyo Jungle. Tutti titoli che, con la giusta visione creativa, potrebbero tornare sotto una luce nuova. E in parte, questo sta già succedendo. Titoli come Patapon e Everybody’s Golf sono recentemente riapparsi al pubblico in vesti multipiattaforma, dopo anni di silenzio. Non più esclusive, ma progetti “liberati” da Sony, affidati a realtà esterne in grado di ripensarli per un pubblico contemporaneo.

L’apertura del pubblico verso questa direzione non è casuale. Negli ultimi anni, sempre più giocatori hanno iniziato a vedere con occhi diversi la questione dell’esclusività: ciò che un tempo era un vanto, oggi può diventare una gabbia. Soprattutto se il risultato è quello di vedere giochi amati scomparire per decenni, senza che nessuno li tocchi. Sony, da parte sua, sembra iniziare a percepire questo cambio di rotta. Se non altro, il sondaggio può fungere da segnale. La domanda è lì, forte e chiara: i fan vogliono rivivere certe emozioni, e sono pronti ad accettare che il futuro di alcune serie non debba per forza passare da uno studio first-party. L’importante è che tornino.

sony gravity rush

Leggi anche: Sony: un brevetto di un sistema di lip-sync multilingua può velocizzare lo sviluppo dei giochi

Articoli correlati

Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

Condividi