Ci sono momenti in One Piece che riescono a richiamare il passato in maniera sottile ma incredibilmente efficace. Momenti che rimangono scolpiti nella mente dei fan per svariati motivi, ma uno in particolare è rimasto impresso nel pubblico per il suo essere estremamente ilare per il personaggio e per la situazione in generale. Stiamo parlando della scena in cui Eneru, nell’arco di Skypeia, dopo aver tirato contro Luffy i suoi attacchi più potenti, scopre che l’elettricità non ha effetto su di lui. Il suo volto sbigottito è ancora oggi una delle immagini più utilizzate per trasmettere la sensazione di sorpresa, e da quel momento questo tipo di espressioni sono state ricorrenti su One Piece.
Il pubblico ora ha preso l’abitudine di chiedersi: chi sarà il prossimo personaggio nell’arco corrente a tirare fuori un’espressione simile? Ebbene, secondo molti, l’indizio ci è stato dato nel capitolo 1143, dove Hajrudin avverte Luffy di non avvicinarsi a Loki, perché altrimenti verrà colpito da un fulmine. Un avvertimento che suona quasi ironico, considerando che Luffy è fatto di gomma e, come ben sappiamo, la gomma è un perfetto isolante contro l’elettricità.
Al momento le avventure di One Piece non sono lontane da questa scena, in quanto siamo in attesa del capitolo 1145, nel quale molti sperano che la scena si sposti nuovamente su Loki e Luffy per vedere un’evoluzione nella loro interazione. Un pensiero, tuttavia, non può che spostarsi sull’idea di un breve scontro tra i due, con il principe maledetto che potrebbe fulminare Luffy con il suo martello, scoprendo della sua invulnerabilità e rimanendone sorpreso, al pari dell’iconica scena, ormai divenuta meme a tutti gli effetti.

Ragnir è un’arma fruttata? L’ipotesi sul martello di Loki
Se nel caso di Eneru la logica scientifica dell’isolamento della gomma ha reso Luffy invulnerabile, qui potremmo trovarci di fronte a qualcosa di più particolare. Loki brandisce Ragnir, un enorme martello, e proprio con esso ha scagliato un fulmine contro l’Albero di Adamo. Questo è un punto di partenza ottimale per avanzare teorie sul suo utilizzo in un ipotetico scontro con Luffy e per cercare di capire il potenziale combattivo di Loki. Per esempio, Loki, più che per l’invulnerabilità, potrebbe rimanere sorpreso colpendo in pieno Luffy con Ragnir e schiacciandolo in maniera comica come una sottiletta, ma senza arrecargli danno per via del suo Gear 5 che, come abbiamo visto nello scontro con Kaido, è efficace nel suo essere cartoonesco.
Loki non sembra un personaggio adatto a queste situazioni, ma Oda ama sorprenderci, dato che nemmeno Kaido lo era e lo ha comunque sfoggiato un’espressione tanto sorpresa, quanto bislacca. Ma volendo ipotizzare una situazione diversa, più seria, bisogna ragionare sulle potenzialità di Ragnir, ricollegandoci al fatto che abbia evocato dei fulmini. Loki al momento non può utilizzare il suo misterioso Frutto del Diavolo (ed è ovvio che ne abbia uno) per via delle catene di agalmatolite, per cui la domanda lecita è: E se questo martello fosse in realtà un’arma fruttata?
Quello delle armi fruttate è un tema ricorrente in questo arco di Elbaph grazie al debutto di Figarland Shamrock e della sua spada Cerberus, la quale ha alimentato ipotesi sia sul suo essere la prima arma fruttata risvegliata, sia sulla possibilità che suo fratello gemello Shanks abbia a sua volta un’arma simile, a tema Grifone. Esiste la possibilità che Ragnir abbia mangiato un frutto del diavolo legato ai fulmini, ma con caratteristiche ben diverse dal Goro Goro no Mi di Eneru. Per molti, Ragnir è chiaramente ispirato al Mjolnir di Thor, con la scusante che il suo potere non sia innato, ma abbia uno degli aspetti più comuni di One Piece.

Mentre il frutto di Eneru permetteva al suo utilizzatore di trasformarsi in elettricità pura e controllare fulmini devastanti con una precisione millimetrica, il potere di Ragnir potrebbe funzionare diversamente. Potrebbe trattarsi di un frutto che genera cariche elettriche solo quando viene colpito con forza, accumulando energia e rilasciandola in potenti scariche. Questo lo renderebbe più simile a un’arma mitologica, ispirata appunto ai martelli divini della mitologia nordica. Un martello che emette fulmini attraverso l’impatto potrebbe essere molto più pericoloso, perché potrebbe bypassare la sua naturale immunità, oltre che ad alimentare l’ipotesi che Loki possa essere in grado di rivestire i fulmini di Haki, in quella che sarebbe un’assoluta novità per un personaggio di One Piece.
Per altri utenti, come avocversion su Instagram, il frutto di Ragnir sarebbe l’Arashi-Arashi no Mi (Storm-Storm Fruit), che evocherebbe tempeste e ne controllerebbe la furia. Questa ipotesi è molto interessante perché rende più ampio lo spettro di possibilità. Stando al murale visto nel capitolo 1138, Loki sarebbe uno dei candidati ideali per essere parte dello scontro finale come alleato di Luffy, ma anche in un eventuale scontro sull’isola di Elbaph un’arma simile sarebbe benevola sotto diversi punti di vista. Potrebbe ampliare tremendamente il potenziale offensivo di Nami, che già in passato ha sfruttato le condizioni atmosferiche a suo favore.
Ma soprattutto potrebbe aiutare Luffy, il quale nello scontro con Kaido ha sfruttato anche lui le nuvole e i fulmini per combatterlo, andando oltre la normale comprensione afferrando fisicamente un fulmine. Grazie a Loki, potrebbe utilizzare nuovamente e con molta più facilità (e libertà) questa mossa, potenzialmente ribaltando lo scontro a proprio favore. Insomma, che si tratti di un nuovo momento iconico divertente o che sia un prezioso aiuto in una battaglia, la relazione tra Loki e Luffy, per i fan di One Piece, è destinata soltanto a rafforzarsi, con la speranza che il Principe Maledetto diventi davvero un alleato, poiché al momento il personaggio è entrato prepotentemente nelle preferenze della community.
