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The Witcher 4: CD Projekt ha deciso di non utilizzare l’AI generativa per le sue complicazioni

L’industria dei videogiochi è in pieno dibattito sull’uso dell’intelligenza artificiale generativa (gen AI) nello sviluppo dei titoli futuri. In questo contesto, CD Projekt ha preso una posizione chiara: per ora, niente AI generativa in The Witcher 4 o negli altri giochi in sviluppo. Se da un lato molte aziende stanno sperimentando il suo potenziale, dall’altro i dubbi legali ed etici sono in crescita, e l’azienda ha voluto sottolinearne alcuni particolarmente importanti. A ribadirli è stato Michał Nowakowski, joint CEO della compagnia polacca, durante la presentazione finanziaria del FY 2024 riportata da PCGamer.

Nowakowski ha spiegato che CD Projekt sta effettivamente studiando le applicazioni dell’AI nei videogiochi, con team dedicati alla ricerca di soluzioni personalizzate. Tuttavia, quando si parla di AI generativa, ossia quella che crea asset come immagini, testi o musica, il problema principale non è la qualità, ma le implicazioni legali legate alla proprietà intellettuale. “Non stiamo implementando alcuna AI generativa in The Witcher 4 o nei progetti futuri a breve termine“, ha dichiarato Nowakowski, aggiungendo che le questioni legali rendono questa tecnologia ancora troppo rischiosa.

Mostro del trailer di The Witcher 4

AI e videogiochi: tra opportunità e ostacoli legali

CD Projekt non è la prima azienda a frenare sull’uso della gen AI per questioni di copyright. Getty Images, per esempio, ha vietato nel 2022 la vendita di immagini generate da AI, temendo che gli algoritmi fossero stati addestrati su materiale con licenza. Anche Valve ha adottato un approccio simile, rifiutando di pubblicare su Steam giochi con asset creati dall’intelligenza artificiale principalmente per la difficoltà di dimostrare di avere i diritti necessari per utilizzarla nella creazione di asset. In entrambi i casi viene sottolineata la mancanza di chiarezza legale sui dataset di addestramento di queste tecnologie.

La controversia è parte di un dibattito molto più ampio. I giganti dell’AI sostengono che i loro modelli non possono esistere senza attingere a materiale preesistente, mentre artisti, scrittori e sviluppatori lottano per proteggere i propri diritti. La battaglia è tutt’altro che conclusa, ma nel frattempo molte aziende preferiscono stare alla larga dal rischio di cause legali. Per CD Projekt, questo significa che l’AI generativa non è completamente esclusa dal futuro della compagnia, ma fino a quando non verranno risolti i problemi legali e di proprietà intellettuale, resterà fuori dai giochi in sviluppo. Nowakowski ha lasciato aperta la porta per un’eventuale integrazione in futuro, ma al momento il focus dello studio è altrove.

Ciri in The Witcher 4

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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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