Oggi è difficile immaginare il volto di Lord Varys senza pensare a Conleth Hill, ma l’attore nordirlandese ha rivelato che inizialmente non voleva proprio far parte del cast di Game of Thrones. In un’intervista rilasciata a The Irish Times, Hill ha raccontato come la sua riluttanza derivasse da un certo fastidio personale per il genere fantasy. “Non mi piacciono i maghi,” ha detto con sincerità, spiegando che veniva da un background teatrale più classico e da ruoli più “terreni” in drammi, sitcom e musical.
Eppure, una scena in particolare ha ribaltato tutto. Non una scena qualunque, ma quella comparsa nella terza stagione, episodio quattro, intitolato And Now His Watch Is Ended. In quel momento, Varys confida a Tyrion Lannister un dettaglio chiave della sua infanzia: da bambino fu rapito e castrato da un mago per un oscuro rituale. La magia funzionò, e l’esperienza traumatica segnò per sempre il giovane Varys, instillandogli un odio profondo per tutto ciò che fosse soprannaturale. Proprio come l’attore che lo interpreta.
Hill ha ammesso che fu quella rivelazione sul passato di Varys a convincerlo della profondità del personaggio. Non era solo il “Maestro dei Sussurri” viscido e calcolatore, ma un uomo segnato da un dolore antico, che cercava vendetta e controllo in un mondo dove il potere era spesso in mano ai più spietati. Una scena potente, in cui Varys mostra a Tyrion di aver catturato proprio quel mago, ora suo prigioniero. Un passaggio che rivela molto più del desiderio di vendetta: mostra pazienza, strategia e una visione più ampia della giustizia.
Game of Thrones: un attore stava per rifiutare il ruolo, fino a quando una scena non ha cambiato tutto

La scena, originariamente presente nel secondo libro della saga di George R.R. Martin (A Clash of Kings), nel romanzo assume toni leggermente diversi. Lì Varys racconta l’episodio per spiegare il suo odio per la magia, soprattutto dopo aver scoperto che Stannis Baratheon aveva usato incantesimi per eliminare suo fratello Renly. Ma nella serie TV, l’aggiunta del mago prigioniero rende tutto più personale, quasi viscerale.
È ironico che proprio un elemento magico – il trauma causato da essa – abbia convinto un attore scettico sulla magia ad accettare il ruolo più iconico della sua carriera. Con buona pace dei maghi, stregoni e sortilegi, il Varys di Conleth Hill è diventato una delle figure più memorabili di Game of Thrones, come leggiamo su Comic Book.
