Negli ultimi mesi, Balatro si è trasformato da piccolo progetto indipendente a vero e proprio fenomeno globale. Il roguelike deck-builder ispirato al poker ha conquistato milioni di giocatori, ottenendo premi e riconoscimenti che ne hanno consolidato lo status di uno dei titoli più rilevanti del momento. Eppure, dietro il successo del gioco si cela un mistero che continua ad affascinare la community: chi è LocalThunk, l’enigmatico sviluppatore che ha dato vita a questa esperienza tanto coinvolgente?
La scelta di rimanere anonimo ha alimentato speculazioni di ogni tipo, tuttavia, secondo Wout van Halderen, direttore della comunicazione di Playstack (publisher di Balatro), la verità è molto più semplice: LocalThunk non ha mai cercato di costruire un’aura di mistero intorno a sé, voleva solo sviluppare il suo gioco in tranquillità. “Non è stata una mossa di marketing”, ha dichiarato van Halderen in un’intervista a PCGamer. “Non gli piace stare sotto i riflettori, e ora che il gioco è diventato così popolare, la sua scelta di restare anonimo si sta rivelando la decisione migliore.“
Anche durante i The Game Awards, LocalThunk era seduto nel pubblico, ma non si è rivelato, nemmeno quando Balatro ha vinto il premio Best Debut Indie, ritirato dal PR Manager di Playstack Wout Van Halderen al posto suo. Nonostante il desiderio di restare nell’ombra, LocalThunk non si è completamente sottratto al dialogo con il pubblico. Ha recentemente pubblicato un lungo post in cui racconta il processo di sviluppo di Balatro e il suo impatto sulla sua vita, condividendo anche le difficoltà personali affrontate nel corso del progetto.

Balatro: un successo che non si ferma
Se inizialmente Balatro era nato come un hobby, oggi è un titolo che domina le classifiche e continua a espandersi. L’ultimo aggiornamento ha introdotto crossover con Assassin’s Creed, Fallout, Civilization e molte altre proprietà iconiche, segno che il supporto al gioco è tutt’altro che terminato. Per quanto LocalThunk voglia evitare i riflettori, è innegabile che il successo gli abbia aperto molte porte. “Le partnership con le piattaforme diventano più semplici, le e-mail ricevono risposte più velocemente,” ha spiegato van Halderen, confermando che l’industria videoludica sa riconoscere il valore di un prodotto di qualità.
Tuttavia, il programmatore canadese sembra determinato a mantenere il proprio anonimato. “Se va a una festa e qualcuno gli chiede del gioco, probabilmente si riferiscono a una partita di hockey, perché nessuno lo associa a Balatro, ed è un lusso che pochi creatori possono permettersi al giorno d’oggi” ha scherzato van Halderen. Mentre il gioco continua a espandersi e a ottenere nuovi traguardi, il suo sviluppatore sembra intenzionato a restare fedele alla sua filosofia: lavorare in silenzio, lontano dai riflettori, per continuare a offrire ai giocatori un’esperienza sempre più ricca.
