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Atomfall, la recensione: simile a molti, diverso da tutti

Il nome Rebellion non è nuovo nel panorama videoludico: lo studio britannico ha costruito la sua fama grazie a titoli come Sniper Elite e Zombie Army, che hanno saputo conquistare una nicchia di giocatori amanti degli sparatutto tattici e dell’azione brutale. Con Atomfall, lo sviluppatore si allontana dalla sua zona di comfort per offrirci un’esperienza survival in prima persona ambientata in un’Inghilterra distopica, segnata da una misteriosa catastrofe nucleare. Il risultato è un RPG che si discosta dai grandi nomi del genere per proporre una visione unica, fortemente radicata nella cultura britannica.

Ma Atomfall riesce davvero a emergere come un’esperienza imprescindibile, o rischia di rimanere schiacciato dal peso delle sue ambizioni? Dopo aver trascorso diverse ore nel suo inquietante mondo, siamo pronti a svelare tutto quello che c’è da sapere su questo attesissimo titolo.

Atomfall recensione copertina

Oberon deve morire

La trama di Atomfall prende ispirazione da eventi storici reali, in particolare i test nucleari britannici degli anni ’50, rielaborandoli in un contesto fantascientifico e inquietante. Il gioco ci catapulta in una regione del Regno Unito isolata dal resto del mondo a causa di un misterioso incidente atomico. La popolazione locale è stata lasciata a se stessa, tra milizie paramilitari, culti fanatici e individui disperati pronti a tutto per sopravvivere.

In Atomfall, il protagonista è un enigma tanto per il giocatore quanto per sé stesso. Si risveglia in un bunker senza memoria, senza sapere chi sia o come sia arrivato lì. Il gioco non impone una personalità o un background predefinito: spetta al giocatore costruire la propria identità attraverso le scelte e le azioni compiute nel mondo di gioco. Indizi disseminati nell’ambiente possono offrire suggerimenti su chi il protagonista fosse in passato, ma la sua vera essenza si definirà nel presente, con le decisioni prese nel corso dell’avventura.

Atomfall Gameplay 6

Un altro elemento chiave della storia è la misteriosa “Voce al telefono”, un’entità enigmatica che comunica attraverso cabine telefoniche sparse nel mondo di gioco e tramite le reti di comunicazione dei bunker. Questa presenza sembra conoscere ogni mossa del protagonista, monitorandolo costantemente, ma le sue reali intenzioni rimangono oscure. L’unica certezza è il suo messaggio ricorrente: “Oberon deve morire”. Chi o cosa sia Oberon e perché debba essere eliminato è un mistero che il giocatore dovrà svelare.

L’elemento narrativo più interessante è l’assenza di una guida chiara: sin dall’inizio siamo liberi di esplorare il mondo di gioco e di scoprire, pezzo dopo pezzo, il destino di questa terra martoriata. Il mistero è onnipresente, e il senso di smarrimento iniziale ricorda titoli come STALKER, dove il giocatore deve fare affidamento sulla propria curiosità e capacità di sopravvivenza per avanzare.

Il sistema di “Piste da seguire” di Atomfall rivoluziona l’approccio alle missioni tradizionali, sostituendole con indizi che il giocatore deve raccogliere e collegare autonomamente. Questi indizi possono essere scoperti attraverso dialoghi, lettere od oggetti trovati nel mondo di gioco, ma non forniscono istruzioni esplicite: spetta al giocatore interpretarli e decidere dove dirigersi. Inoltre, il gioco non utilizza indicatori di missione sulla mappa o sulla bussola, incoraggiando l’esplorazione attenta e la deduzione.

Tuttavia, per facilitare la navigazione, è possibile piazzare manualmente segnalini sulla mappa, che verranno poi mostrati sulla bussola. Questo sistema rende l’indagine più immersiva e realistica, spingendo il giocatore a osservare il mondo di Atomfall con maggiore attenzione e a seguire il proprio istinto piuttosto che una linea guida predefinita

Atomfall Gameplay 8

Sopravvivenza, libertà e pianificazione

Dal punto di vista del gameplay, Atomfall si configura come un RPG survival in prima persona, con una forte componente esplorativa e una struttura sandbox che lascia grande libertà d’azione al giocatore. Dobbiamo osservare il mondo, ascoltare i dialoghi con gli NPC e raccogliere indizi per orientarci. Questa scelta enfatizza l’immersione, ma potrebbe scoraggiare chi preferisce un’esperienza più guidata.

Il sistema di combattimento è brutale e realistico. Le sparatorie sono letali, con un solo colpo alla testa capace di mettere fuori gioco sia noi che i nemici. La scarsità di munizioni spinge il giocatore a prediligere il combattimento corpo a corpo, ma questo sistema presenta delle limitazioni: non è possibile schivare o parare, il che rende gli scontri ravvicinati piuttosto macchinosi ma sempre appaganti (quando se ne esce vivi). Spesso ci si ritrova a indietreggiare mentre si colpisce ripetutamente, con l’aggiunta occasionale di un calcio per prendere una boccata d’aria ogni tanto. Questo stile di combattimento vi porterà a morte certa se ci sono gruppi numerosi di nemici che vi inseguono.

Atomfall Gameplay 2

Per evitare queste situazioni, il gioco permette di adottare un approccio furtivo, che risulta più efficace rispetto al combattimento diretto ma è molto difficile non farsi sentire durante gli abbattimenti. Il sistema però ha qualche problemino, infatti spesso è possibile rimanere nascosti anche in piena vista, con nemici che faticano a individuare il giocatore persino attraverso recinzioni o finestre oltre ad abbandonare rapidamente l’inseguimento, rendendo possibile fuggire semplicemente girando un angolo o rifugiandosi in una casa abbandonata vicina. Questo comportamento nel gioco è giustificato dicendo che i nemici umani “non vogliono problemi e preferiscono evitare lo scontro”, ma perdere interesse dopo 10 secondi forse è un po troppo poco.

Interessante è anche la possibilità di affrontare il gioco senza uccidere nessuno. Atomfall offre strumenti per il furtivo, con meccaniche di stealth e la possibilità di evitare i combattimenti. Tuttavia, l’efficacia di questo approccio non è sempre garantita, poiché alcuni nemici sembrano ignorare completamente la nostra presenza, mentre altri ci inseguono senza sosta per chilometri, rendendo la fuga un’opzione poco praticabile.

Atomfall Gameplay 7

Un comparto tecnico altalenante tra bellezza e imperfezioni

Dal punto di vista tecnico, Atomfall si presenta come un titolo ambizioso, capace di offrire scorci visivamente affascinanti ma con alcune imperfezioni che ne limitano l’impatto complessivo. Il motore grafico utilizzato da Rebellion riesce a ricreare con grande cura i paesaggi ispirati al Lake District, con vallate verdeggianti, villaggi decadenti e strutture abbandonate che raccontano visivamente la tragedia dell’incidente nucleare che ha colpito l’area. La direzione artistica si dimostra convincente, con un uso efficace della palette cromatica per sottolineare il senso di isolamento e mistero che permea il mondo di gioco.

Si nota però come l’engine del gioco sia un tantino indietro rispetto alla concorrenza con alcuni artefatti visivi (esattamente come succedeva in Sniper Elite Resistance) su alcuni ambienti che soffrono un pochino di oversharpening. Un altro aspetto che può spezzare il ritmo dell’avventura è la gestione dei caricamenti. Sebbene il gioco proponga un mondo aperto, la presenza di frequenti schermate di caricamento ogni volta che si entra o si esce da caverne, edifici o nuove aree di esplorazione tende a frammentare l’esperienza.

Atomfall Gameplay 5

Sul fronte audio, invece, Atomfall riesce a compensare alcune delle sue carenze tecniche con un lavoro eccellente nella costruzione dell’atmosfera. Gli effetti sonori ambientali, come il fruscio del vento tra gli edifici in rovina o il lontano scricchiolio di legno e lamiere, contribuiscono a creare un senso costante di tensione. La colonna sonora è discreta e minimale, ma si inserisce perfettamente nel contesto, amplificando la sensazione di isolamento e pericolo. Questo comparto sonoro, unito a una direzione artistica ispirata, aiuta a rendere il mondo di Atomfall un luogo tanto affascinante quanto inquietante.

Atomfall è un diamante grezzo

Atomfall non è il classico RPG post-apocalittico che ci si potrebbe aspettare. Sebbene le influenze di Fallout e STALKER siano evidenti, il titolo di Rebellion ha una propria identità ben definita, grazie a un’ambientazione affascinante e a un approccio alla narrazione che lascia grande libertà al giocatore.

Il livello di difficoltà è elevato, e non sempre per i motivi giusti: la mancanza di indicazioni chiare e la struttura open-ended possono risultare dispersive, mentre alcune meccaniche di combattimento e stealth necessitano di maggiore rifinitura, ma si tratta di cose che possono essere migliorate e bilanciate con aggiornamenti software.

Nonostante questi difetti, Atomfall riesce a distinguersi per la sua atmosfera unica e il suo worldbuilding intrigante. Se amate i giochi di sopravvivenza con un forte focus sull’esplorazione e non temete un’esperienza che sa essere impegnativa, allora il titolo di Rebellion merita sicuramente una possibilità. Se invece preferite un’esperienza più guidata potreste provare ad abbassare la difficoltà, ma la vera esperienza sta dietro il suo spirito hardcore nudo e crudo. Atomfall è un esperimento coraggioso che, con alcune migliorie, potrebbe diventare un cult per gli amanti del genere.

Piccola nota a margine: che senso ha far scegliere all’utente se il menu di pausa ferma il gioco o meno? Cambia totalmente il gameplay, avrei scelto una delle due impostazioni da tenere fissa per dare una definizione all’approccio di stealth e combattimenti

Atomfall è un gioco action survival sviluppato da Rebellion disponibile per PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X/S, Xbox One e Microsoft Windows dal 27 Marzo 2025

Atomfall

Voto - 8

8

/10

Atomfall è un gioco action survival sviluppato da Rebellion disponibile per PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X/S, Xbox One e Microsoft Windows dal 27 Marzo 2025

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Rino Lazzizzera

Rino Lazzizzera

Nato (quasi) con la prima xbox in mano. il mio primo videogame è stato The Getaway per PS2 ed è stato letteralmente amore a prima vista (mai vista una alfa romeo in un videogioco prima di allora). Appassionato di videogiochi ma anche di Informatica, Tecnologia e Meccanica. Mi trovate praticamente ovunque e su qualunque piattaforma con il nick "Nevarnost"

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