L’attesa è quasi terminata: dal 4 al 6 aprile 2025, PLAY – Festival del Gioco tornerà per la sua 16° edizione, segnando un cambiamento epocale con il trasferimento presso il quartiere fieristico di BolognaFiere. Un evento che, anno dopo anno, è cresciuto a dismisura, fino a diventare la più grande manifestazione italiana dedicata al mondo dei giochi da tavolo, di ruolo, di carte, miniature e dal vivo. Il cambio di sede rappresenta una vera e propria evoluzione per PLAY, che quest’anno raggiunge numeri da record: 43.000 mq di area coperta, quattro padiglioni e ben 3.000 tavoli da gioco, raddoppiando gli spazi rispetto all’edizione precedente.
Una crescita che non si limita solo alla superficie, ma che punta a migliorare ulteriormente l’esperienza dei visitatori con un’offerta ancora più ampia e diversificata. L’evento si inserisce in un contesto di mercato in cui il gioco da tavolo continua a mantenere una posizione di rilievo, rappresentando il 16% dell’intero settore ludico in Italia. In particolare, i giochi di carte collezionabili hanno registrato un +23% nelle vendite, dimostrando come l’interesse per il mondo analogico non accenni a diminuire.
Una delle tendenze emergenti è il fenomeno dei “kidult”, adulti che non rinunciano al piacere del gioco, spesso attratti da titoli che uniscono strategia, competizione e un tocco nostalgico. Tra le novità più attese dell’edizione 2025 c’è l’apertura del quarto padiglione, in parte dedicato proprio ai Trading Card Games, cavalcando il boom delle carte collezionabili. Inoltre, per la prima volta, PLAY ospiterà un’intera nazione: la Croazia sarà il paese ospite, con un’area dedicata ai suoi autori ed editori, inaugurando una nuova tradizione che vedrà ogni anno protagonista un diverso paese e la sua cultura ludica.

PLAY 2025: Ospiti internazionali e tendenze di gioco in evoluzione
Un altro punto di forza di PLAY 2025 sarà la presenza di alcuni dei più importanti game designer internazionali. Tra questi spicca Phil Eklund, ex ingegnere aerospaziale e autore di giochi dal forte impianto scientifico come Bios Genesis e High Frontier. Arriva per la prima volta anche la designer filippina Bianca Canoza, in arte Momatoes, creatrice del gioco di ruolo indie ARC, già nominata agli ENNIE e vincitrice del Diana Jones Award come designer emergente. Non mancheranno Varnavas Timotheoun e Vangelis Bagiartakis, autori del premiato Hegemony, e il francese Antoine Bauza, celebre per 7 Wonders, uno dei giochi di carte più apprezzati al mondo.
PLAY non è solo board game, ma anche sperimentazione. La mostra Turno Extra esplorerà il rapporto tra gioco da tavolo e tecnologia digitale, presentando titoli che integrano app e dispositivi elettronici per arricchire l’esperienza ludica. In parallelo, l’area Play History proporrà un percorso di circa 20 momenti di gioco dedicati all’80° anniversario della Liberazione, offrendo un’opportunità di riflessione storica attraverso il gioco. Grande attenzione sarà data anche al legame tra gioco ed editoria. In collaborazione con la Bologna Children’s Book Fair, si terrà un incontro tra illustratori internazionali e case editrici di giochi da tavolo, con l’obiettivo di trovare nuovi talenti capaci di unire arte e game design.
Infine, l’Area Scientifica continua a crescere con la partecipazione di importanti istituti di ricerca, tra cui il CNR, l’INAF e l’INFN, a conferma del ruolo fondamentale del gioco nei processi di apprendimento. Un esempio su tutti è il board game e-Mission, di Maxeo Menapace e Matt Leacock, che affronta il tema del cambiamento climatico in modo interattivo e collaborativo. Non bisogna perdere l’occasione di partecipare, visitando il sito ufficiale per tutte le informazioni su biglietti, eventi, ospiti e necessità. PLAY 2025 non rappresenterà solo un festival dedicato ai giocatori, ma sarà una conferma come punto d’incontro tra cultura, innovazione e creatività, dove il gioco diventa strumento di connessione tra generazioni, nazioni e discipline diverse.
