L’industria videoludica sta attraversando un periodo di forte instabilità, con studi di sviluppo che chiudono i battenti a un ritmo preoccupante. Questo è un argomento trattato da Matt Karch, CEO di Saber Interactive e responsabile del recente titolo Warhammer 40.000: Space Marine 2, in una recente intervista dove ha parlato della crisi del settore videoludico, sottolineando come il tempo dei budget esagerati sia ormai finito. Basta un solo titolo che non raggiunga le aspettative di vendita di un publisher per mettere a rischio l’intero team di sviluppo. Questo scenario è diventato sempre più comune a causa dei budget astronomici richiesti per la produzione dei giochi AAA.
Negli ultimi anni, i costi di sviluppo sono aumentati vertiginosamente, spesso raggiungendo cifre a nove zeri. La causa principale è l’ambizione crescente dei progetti, che puntano a offrire esperienze sempre più vaste e dettagliate. Tuttavia, la posizione geografica degli studi di sviluppo gioca un ruolo altrettanto determinante: operare in luoghi con un alto costo della vita, come la California, può rendere insostenibile il mantenimento di interi team. “I giochi con un budget a nove cifre che generano ricavi a otto cifre stanno condannando molti sviluppatori“, ha dichiarato Karch nell’intervista riportata da DualShockers, evidenziando inoltre che per restare competitivi è fondamentale ridurre i costi del personale, valutando la possibilità di spostare il lavoro in paesi con costi inferiori.
Saber Interactive, infatti, ha sedi in paesi come Serbia, Armenia, Russia, Spagna e Portogallo, evitando così di concentrarsi troppo sugli Stati Uniti, dove mantenere uno studio è estremamente oneroso. L’effetto più evidente di questa tendenza è il declino delle nuove IP di fascia AAA. I publisher, temendo il rischio finanziario, preferiscono investire su franchise consolidati, lasciando agli studi indipendenti il compito di sperimentare con idee innovative. Il risultato? Un mercato dominato da sequel, remaster e remake, mentre i titoli più originali nascono quasi esclusivamente nel panorama indie.

Per Saber Interactive, il futuro dopo Space Marine 2 è un sequel, ora in sviluppo
Nonostante le difficoltà economiche, alcuni studi continuano a puntare su grandi produzioni. Saber Interactive ha recentemente confermato lo sviluppo di Space Marine 3, sequel del sorprendente successo Warhammer 40,000: Space Marine 2, pubblicato a settembre 2024. Il secondo capitolo ha ricevuto un’ottima accoglienza, con una media voto piuttosto elevata e vendite solide, il che ha spinto Focus Entertainment a dare il via libera al terzo episodio con largo anticipo.
Il nuovo capitolo promette battaglie ancora più spettacolari, una campagna con il ritorno del protagonista Titus e modalità multiplayer arricchite da nuove sfide. Anche se il gioco è ancora lontano dall’uscita, Saber ha confermato che Space Marine 2 continuerà a ricevere supporto per diversi anni, con nuove missioni, aggiornamenti e contenuti aggiuntivi per mantenere alta l’attenzione dei giocatori. L’annuncio di Space Marine 3 si inserisce in un trend ormai consolidato: piuttosto che rischiare su IP originali, gli studi preferiscono investire su franchise già affermati, dove il ritorno economico è più sicuro.
Questo approccio potrebbe garantire stabilità finanziaria, ma rischia di appiattire la creatività dell’industria nel lungo termine. Con il mercato AAA sempre più orientato verso franchise collaudati e i costi di sviluppo fuori controllo, il futuro del settore sembra destinato a una ridefinizione. L’unica speranza per un equilibrio tra innovazione e sostenibilità economica potrebbe risiedere nella crescita di studi di medie dimensioni, capaci di realizzare titoli ambiziosi senza gli eccessi dei blockbuster moderni.
